Saturday, January 28, 2012

INTERMEZZO INQUIETANTE

Interrompo le Storie Vere per mostrarvi cosa ho appena scovato sulle bancarelle di libri in arabo per bambini al Muscat City Centre. Prima che me lo chiediate, guardavo in giro facendo esercizio di lettura e traduzione aspettando il Dott. P. che era andato in bagno. Mentre gongolavo tutta tronfia per essere riuscita a leggere e tradurre "Al Assad Al Malik" (il Re Leone), mi è caduto l'occhio su queste due interessanti pubblicazioni per l'infanzia:

Un anziano con gli occhi gialli e una tunica da Poseidone tiene in mano una barca in fiamme. Tutt'intorno dischi volanti. Che cazzo è? Io punto su "Triangolo delle Bermuda" perchè la seconda parola del titolo è "Brmuda" e la prima la ricordo vagamente nell'elenco "parole che non ti serviranno mai a un cazzo" del primo corso di arabo. Triangolo era tra queste. Domattina mi faccio tradurre il tutto da un praticante e, se ci ho preso, mi auto-promuovo a parlante arabo 2.0.


Sopra la testa del Maligno (o quel che è), riconosco la parola "ora" (nel senso di 60 minuti) e, forse, sotto c'è scritto "zero". Non riesco a dirvi altro.

Libri demoniaci per bambini, come farne a meno?

Ἀληθῆ διηγήματα

Alzi la mano chi ha capito il titolo!

(Disclaimer: Ammetto in partenza di averlo copia-incollato perchè con laptop d'oro e la sua prestigiosa tastiera cangiante semi-araba non sono in grado di usare altri alfabeti mantenendo la poca sanità mentale che mi resta)

Il titolo è "Storie Vere", un'opera vecchissimissima di Luciano di Samosata (nulla a che vedere con gli ubiqui samosas), al cui preambolo ho pensato intensamente per gli ultimi tre giorni. Tra un aperitivo e l'altro. Stupendomi parecchio più per questa reminiscenza liceale che per tutto quel che sta succedendo di questi tempi nel Sultanato.

Innanzitutto non cominciate a sbuffare che questo libro è una figata. Anzi procuratevelo e leggetelo subito . Sono seria.

Veniamo al preambolo. In sintesi Luciano ci dice:

"L'unica cosa vera di questa storia è che è tutto falso"

Prendetela un po' così, sedetevi comodi e mettetevi a leggere.

Libro I - L'automobile

Nel dicembre 2010, V. e la sottoscritta decisero di regalarsi un'automobile. Non che non ne avessero già una o due a testa ma sembrava un'idea intelligentissima. Era il pregiato veicolo che i muscatesi ricorderanno col nome di "Daisy", il pericoloso trabiccolo senza freni (e senza tergicristalli, come scoprii una delle tre notti di pioggia del 2011 quando dovetti tornare a casa in autostrada con la testa fuori dal finestrino). Le foto sono qui.

Quando V. si trasferì "per sempre" a Dubai 3 mesi fa, incapaci di decidere cosa fare di Daisy, decidemmo di venderla a un di lei collega greco. La settimana scorsa, V. si è ri-trasferita "per sempre" a Muscat e il collega M. è stato licenziato (nego che tra le due cose ci sia correlazione alcuna). Ci sono voluti 5 secondi e lo sguardo di chi condivide un progetto idiota "La ricompriamo?" ho chiesto. "Ovvio".

V. chiama subito collega M. e gli comunica la nostra proposta.

Ci mettiamo d'accordo per andare a recuperare Daisy giovedì in una cittadina a un centinaio di chilometri da Muscat dove M. viveva esiliato a causa del suo ormai ex lavoro. Giovedì mattina, dall'inquietante ufficio di V. con affaccio sul cimitero di Ghubra (quello dove, durante il ciclone, il fango fece simpaticamente emergere i cadaveri seppelliti di fresco), chiamiamo M.

Il mio greco moderno è un po' arrugginito ma sento ripetere a più riprese "Astynomia" che, ben ricordo, è la polizia. Poi silenzio. Poi saluti. Poi V. cerca di spiegarmi una vicenda che nemmeno lei ha capito.

1. L'assicurazione di Daisy è scaduta la settimana scorsa.
2. Daisy era "in the interior" (espressione generica usata in Oman per descrivere qualunque posto lontano dalla costa/nel deserto/sui monti, insomma in culo all'universo).
3. Nessuno pare sapere perchè fosse lì nè perchè fosse stata affidata ad un autista omanita di nome Fahad.
4. Fahad era stato fermato dalla polizia con l'assicurazione scaduta.
5. Fahad si era sposato il giorno prima ed era scomparso nel nulla in viaggio di nozze con la nostra macchina.
6. Non se n'è più saputo nulla.

Prima domanda ai lettori: che cosa diamine facciamo adesso?

Libro II - L'armadio (e il bassorilievo d'oro)

Mentre ci si interrogava sul da farsi per recuperare Daisy, arriva C. con la faccia di chi ha avuto una brutta settimana. Un paio di caffè dopo sappiamo che C. ha affittato un appartamento temporaneo per un mese, in attesa di trasferirsi altrove. Sappiamo anche che il suo padrone di casa vive in una villa di 4 piani con ascensore panoramico interno che, all'attico, si apre su un bassorilievo a tutta parete del lungomare di Muscat. Venti metri quadrati ricoperti integralmente di foglia d'oro. E questo è il meno.

Raccattando pochi effetti personali a casaccio prima di lasciarle l'appartamento (tra questi si mormora ci fosse un'arma da fuoco), ha dimenticato in giro per casa un sacchetto da supermercato pieno di preservativi in gusti assortiti, un manganello telescopico e, ultimo ma non meno importante, un dildo di legno (!!!) che è stato al centro delle discussioni che hanno accompagnato un ulteriore caffè. Anche se a quel punto io volevo già passare ai superalcolici.

Nel mezzo di quel che, dalla descrizione di C., sembra la cantina dello Storpio di Pulp Fiction, c'è un armadio. Un'anta è aperta. L'altra è chiusa a chiave. Un paio domande per voi: vista la roba che il tipo ha lasciato in giro senza farsi problemi, cosa mai avrà pensato di dover chiudere a chiave? Cadaveri? AK-47? Animali in via d'estinzione? E soprattutto, chi ne capisce di scasso? Idee? Suggerimenti? Come lo apriamo quest'armadio? E come lo richiudiamo in modo che non si noti? Aiutooooooooo: mi arrovello da due giorni e ne sto facendo una malattia.

Si è fatto tardi. Rimando i prossimi capitoli perchè aspetto un amico che deve usare la mia lavatrice per un bucato di biancheria e magliette. Poi svengo a letto perchè la nuova istruttrice del Boot Camp stamattina mi ha quasi uccisa. Cattiva, urlante e con il super-potere di fermare il tempo. Un'ora di Boot Camp con lei = 3 giorni e mezzo di tempo percepito.

Ricordate che non è vero niente (anche se suggerimenti su come scassinare l'armadio sono graditissimi).

Wednesday, January 25, 2012

IL SULTANO DELL'OMAN TORNA IN SARDEGNA. E LE MOGLI?

Stamani FB ruota intorno allo sciame sismico che sta scuotendo Verona. Un po' mi preoccupo ma, finche' stanno tutti a parlarne su Internet, secondo me non c'e' pericolo. Mi ricorda i giorni del ciclone Phet...

Tra gli aggiornamenti in tempo reale di veronesi ubriachi, cani indifferenti alle scosse telluriche e soliti profeti dell'Apocalisse, noto un articolo postato da due sardi muscatesi.

L'Unione sarda pubblica un pregevole articoletto sulle grandi manovre per preparare la visita del magnifico Sultano nel Regno del Porceddu. Pur avendo scritto su FB che polemizzare con la stampa italiana mi stanca moltissimo, quattro righe ho deciso di scriverle egualmente.

Leggiamo l'incipit insieme.



Voi sapete, vero, dove voglio andare a parare?

"Diciassette anni fa era sbarcato a Cagliari con aerei, elicotteri, panfili, 30 Mercedes e 7 mogli."

Le mogli. Sono sempre le mogli che mi irritano. 17 anni fa a Cagliari erano 7. A Bari nel 2008 erano 6 o 7 a seconda delle fonti. A Palermo erano 6. Regna il caos sul numero delle mogli.

Io lo ripeto e non per spirito di polemica, ma per i motivi che gia' ho abbondantemente enunciato in passato:

HM Qaboos e' scapolo.
Celibe.
Insomma, non sposato.
Non ha mogli.
Nemmeno una.
Mi capite quando scrivo?

(forse questa prosa semplice e perentoria rendera' finalmente chiaro il concetto)

Breve nota finale sull'impagabile osservazione "Oltre che essere un nababbo Qaboos bin Said al Said è anche un capo di Stato".

Boh...chi ha voglia di commentare direttamente, trova il link all'articolo qui.

Chiudo con un illuminato commento di Chiara.
"APPELLO AI GIORNALISTI: Qui in Oman avremmo da lavorare e sinceramente saremmo anche stanche di mandare lettere alle testate italiane correggendo le str... che proponete ai VS lettori. Questo articolo, ad esempio, chi ve l'ha scritto? L'Ing Cane? 600 cortigiani e 7 mogli [MILLEMILA, NUMERI DA CAPOGIRO...per favore, primo non ha mogli e secondo ... "600 cortigiani" e chi e'? La Turandot?? (Poi glielo spiegate voi alla Royal Guard e all'Ufficio del Diwan che in Italia vengono appellati come "cortigiani")] ...."

Saturday, January 21, 2012

TUTTO CAMBIA

E' una settimana di cambiamenti a Muscat. Pero' nulla cambia veramente. Gente che arriva, gente che cambia casa, nessuno che parte. E' come vivere in una grande ruota per criceti. Gennaio 2012 e' il mese dei traslochi. Singoli, multipli, semplicemente ridicoli. V. e' tornata a Muscat "per sempre", dopo essersi trasferita a Dubai "per sempre" nel novembre 2011. Ha fatto rimandare indietro gli stessi mobili che aveva spedito, piu' una serie di costosissimi pezzi di design finto-straccione comprati a Dubai. Ora vuole assistenza. Per ridisporre lo stesso mobilio nella stessa casa da cui era partito.

La cosa bella e' che con l'anno nuovo e' ricominciata la routine. L'iperlavoro delle ultime due settimane mi sta dando una tregua e, finalmente, ho un po' di tempo libero da impiegare in attivita' sociali. Ho appena sentito il Capitano Mark. Anche lui cambia casa. Nello stesso palazzo. Poiche' nemmeno oggi riuscira' a fare il trasloco, mi chiedeva se avessi tempo, dopo lavoro, per un aperitivo.

"Hanno dipinto l'appartamento nuovo con delle vernici tossiche e non ci posso entrare. Anche oggi rimando il trasloco. Hai tempo per un cocktail dopo lavoro?"

"Ovvio."

"Dove?"

"Mark, sono 4 anni e 2 mesi che ci conosciamo e che, almeno una volta al mese, andiamo a bere un ape dopo lavoro. Ne convieni?"

"Ne convengo."

" Siamo mai stati in un posto diverso da Trader Vic's per questa specifica attivita'?"

"Hmmmm, non credo"

"Esatto e ti diro' di piu'. Come tutte le volte che ci vediamo, la prima cosa che dirai sara' che sei a dieta/stai andando in palestra un sacco/ti stai nutrendo in modo sano/vuoi risparmiare, quindi vuoi bere solo una cosa. Una di numero. Poi, quando il tuo ridicolo piccolo cocktail stara' finendo, ordineremo una letale vasca di tikki puka puka e due steak sandwich. Poi, 30 Rial piu' tardi, ti lamenterai di essere un ciccione povero. Nel frattempo parleremo malissimo di tutti quelli che conosciamo e, per finire, minaccerai di andartene dall'Oman per sempre. "

"Perfetto, ci vediamo alle 18.30"

"A dopo"

Saturday, January 14, 2012

LA STAGIONE DEGLI AMORI

Alla fine dell'inverno (che qui e' durato circa 10 giorni), passioni sopite, gelosie e colpi di fulmine tornano a ricordarci che e' ricominciata la stagione degli amori. Oggi parleremo dell'Avvocato Inglese, specie rappresentata in Muscat da un folto contingente sia maschile che femminile. Uomini e donne costantemente sull'orlo di una crisi di nervi. Impegnatissimi in complessi intrecci intra- e extra-ufficio ma comunque e sempre tra Avvocati Inglesi.

Vivono quasi tutti nel mio palazzo e sono fonte di grande intrattenimento (tranne quando si appostano negli ascensori per spiare chi entra ed esce dallo stabile). Giovedì scorso erano tutti raccolti a una festa e, per la prima volta, li ho osservati con la dovuta attenzione. Abbiamo lei che è innamorata di lui il quale è innamorato di un'altra. Abbiamo l'amica di lei che sbotta e dice a lei che a lui non gliene frega niente di lei e che lui ha la morosa [inserire etnia asiatica a caso] e che questa morosa non è nemmeno avvocato. Lei piange e manda a cagare l'amica. L'amica piange e va da lui a insultarlo. Poi viene da me a lamentarsi. Io bevo un Gin Tonic, che nemmeno mi piace ma gli inglesi non lo capiscono, e faccio la vaga. Poi arrivano le praticanti. L'attività principale di Praticante 1 è piangere. L'attività principale di Praticante 2 è innamorarsi a cadenza bi-settimanale. E ogni volta "è quello giusto". Di solito, sempre a cadenza bi-settimanale, seguono lacrime.

Inoltre scrivono TUTTI milioni di e-mails, SMS e BBM. Milioni. I 3 o 4 Avvocati Inglesi che hanno il mio numero producono almeno un quarto del mio traffico messaggistico totale.

Temo che parte del problema generale sia che qua pensano tutti di essere in un grande villaggio vacanze. E' vero che si lavora (chi più e chi meno) ma resta comunque una strana e lunghissima villeggiatura durante la quale si creano "le compagnie" e le storiette estive. Il problema è che poi nessuno parte mai per ritornarsene a casa propria e i disastri collettivi si accumulano negli anni in una ragnatela inestricabile di "non puoi invitare lui se inviti lei perchè 2 anni fa hanno litigato".

Praticamente uguale all'adolescenza in una città medio-piccola dell'operoso Nord-Est.

Io non sono sicura di aver capito proprio tutto quel che è successo a quella strana festa quindi è garantito che, entro 48 ore, farò piangero o incazzare qualcuno. C'est la vie...

Nel frattempo, mentre l'Avv. Inglese medio si infanga in una specie di tragicomico "Shatti Shore", l'Omanita standard s'ingegna in strategie di tacchinamento sempre più complesse. Guardate cos'ho trovato l'altra mattina, appeso alla maniglia della macchina.


E' un "deodorante per auto alla ciliegia o fragola" con su scritto il BBM PIN di un ignoto. Prima che me lo chiediate: no, non l'ho aggiunto e no, non lo faro' in futuro. Se qualcuno/a e' interessato/a, fatemi sapere che vi passo il PIN completo.

Tuesday, January 3, 2012

NON E' CHE MI VESTO DA LAPDANCER E NON ME NE SONO MAI ACCORTA?

Il 2011 era finito in un mare di polemiche e il 2012 comincia sulla stessa nota. Che non tollero più i profeti dell'Apocalisse l'ho già detto. Aggiungo che una rissa fra commentatori del post precedente mi sarebbe piaciuta parecchio. Dai, forza, lo so che, sotto sotto, qualcuno di voi ci crede a quelle cose lì. Uscite allo scoperto!

In other news, scopro di avere lettori inaspettati (e, alcuni, francamente inquietanti). Chi sei, amico/a che ti connetti dal Bangladesh? E dall'Armenia? E i maltesi? Ma soprattutto ho da preoccuparmi per le frequenti visite dal Consejo Superior de Investigationes di Madrid? Giuro che non metto piede nel vostro paese da almeno un anno e mezzo. E comunque non c'entro nulla. Qualunque cosa stiate cercando.

Per il 2012 auspico maggiore interazione con voi che, secondo me, avete un sacco di cose interessanti da raccontare. Un po' come questo signore che, il 27 dicembre, ha deciso di scrivermi. Voi non lo avrete notato perchè, per motivi misteriosi, ha deciso di aspettare ben 13 mesi per dire quel che pensava di questo post. Se vi avanzano due minuti (e lo so che vi avanzano perchè state tutti leggiucchiando in ufficio), dateci un occhiata che poi leggiamo e commentiamo insieme le interessanti questioni sollevate in questo intervento. Come sempre, commenti tra parentesi quadre e in rosso.

"ho vissuto per dieci anni in quei posti, non sono affatto com dice la signora [apprezzabile il tono cortese anche se io dico solo 3 cose in quel post: che la bolla di Dubai è scoppiata, che ho comprato un' I-Pod che non funziona, peraltro a Muscat, e che il commesso che me l'ha venduto è un esilarante aspirante playboy di Bangalore]. Tutto cio' che comperi e' soggetto a cambio in caso non funzioni. Se la Signora avesse riportato indietro il suo IPhone ed avessero riscontrato difetti nel funzionamneto dell'apparato lo avrebbero sostituito immediatamente [certo, infatti era difettoso e, dopo una serie di peregrinazioni nelle varie filiali del negozio, rivenditore autorizzato, perchè pareva essere esaurito, mi è stato sostituito]. Non critichiamo per quello che non e', se andiamo a Milano o a Roma o a Firenze e copmeriamo dai "vu' cumpra' o dai cinesi non ci lameniamo della qualita' dei prodotti acquistati, pero' ci lamentiamo di quello che comperiamo fuori Italia, e Dubai per decenni e' stata un punto di riferimeno per i buoni acquisti [e chi ha mai parlato dei cinesi? Io a Dubai consigliavo di non comprare appartamenti. Che non è come comprare telefonini o macchine fotografiche]. Ho la xcasa piena di acquisti fatti a Dubai da 30 anni e non si sono ancora guastati [che dire? Congratulazioni, se le avanza un giradischi anni '80 di quelli color aragosta per i 45 giri glielo compro io: ho deciso che lo rivoglio per ascoltare a palla in ufficio "A mille ce n'è nel mio cuore di fiabe da narrar..." e girare le pagine del libretto allegato quando suona il campanello. Sul serio. I dischi li ho ancora.]. Il oro funzionamento e' uguale a quello delle stesse cose in vendita in Europa. [Vi starete chiedendo perchè ho pubblicato tutto ciò. Beh, tenetevi forte che arriva la pièce de résistence! Ora la leggete per benino e poi mi dite cosa ne pensate. Abbiamo donne velate, polizia, censori e pure Emma Bonino. Io ci leggo anche una sottile critica al mio morigeratissimo modo di vestire ma questa potrebbe essere un'impressione. Pronti? Via!] Quanto all'indiano guardone, li trovi anche in Italia i guardoni, poi per questa situazione c'e' da dire che le donne laggiu' sono coperte, vestono in maniera tale da non avere problemi con gli uomini, ma maggiormente con la polizia [amiche di Muscat: alzi la mano chi è mai stata redarguita dai tutori dell'ordine per abbigliamento troppo provocante. Ora alzi la mano chi va per uffici pubblici e ministeri in abbigliamento volutamente "un po' da strappona" perchè così non si fa la coda. Conteggio presunto: 0 a 100?]: le possono fermare ed invitare ad essere meno "provocanti" e capita di vedere locali, veri locali, cioe' gente del posto [giuro che avevo capito che i "locali" sono "veri locali cioè gente del posto"], reiprendere una donna per come va' vestita in un ambiente in cui la donna vive una vita ed una situazione di vita diversa da quella che le donne vivono in europa ed in Italia in particolare. Non aesiste nel mondo arabo un partito come i radicali e non c'e' una Emma Bonino a cui fu rifiutato il visto d'ingresso perche' voleva emancipare le donne. esiste la Sharia e va rispettata per non avere problemi con quella gente appartenente ad una differente cultura e religione. Saluti"

Non so che dire. Tranne, forse, che una persona che è stata ripresa per abbigliamento sconveniente da un "locale, vero locale cioè gente del posto" io la conosco. Una sola. Peccato che sia un uomo e, nello specifico, un egregio manager bolognese che faceva jogging sulla beach road in un calzoncino con spacchi laterali oggettivamente risqué.

Monday, January 2, 2012

2012

Carissimi,

benvenuti nell'anno nuovo. Per rispettare l'austerita' nelle spese imposta al Belpaese, evito accuratamente di parlare del mio capodanno ad Abu Dhabi. Non mi sento pronta a una selva di vaffanculo il 2 gennaio. Pero', forse, posso accennare ai bigne' con la granella placcata d'oro. O forse no.

Oggi sono tornata in ufficio. Ho miliardi di cose da fare ma nessunissima voglia, pertanto rimando il tutto a piu' tardi e propongo due temi per la giornata.

1. Finira' il mondo nel 2012? La mia risposta e' NO. Per ulteriori informazioni, leggete qui. In generale, i profeti della fine del mondo hanno veramente scocciato. Li incoraggio pubblicamente, a fine 2012, quando il mondo NON sara' finito, a nascondersi sotto un sasso e non farsi piu' vedere. Eppure so che non lo faranno. Come il cretino che predice l'Apocalisse ogni 4 anni dagli anni '80 e non ci ha mai preso (qualcuno si ricorda come si chiama?), il primo gennaio 2013 i soliti idioti ci diranno che si tratta di un banale errore di calcolo e che il mondo finira' nel 2015 o altra data a caso. Che tedio.


Pero' come calendario da parete ha un suo perche'

2. Si sta veramente aprendo uno stargate a sud dell'Oman? I pirati somali sono solo una scusa per dispiegare gli eserciti del mondo e contrastare gli extra-terrestri diretti in Yemen?


Jena Plissken in un film inutile

Torniamo indietro di circa una settimana. Sono in un bar a Verona. Sorseggio bevande e scambio chiacchere qua e la'. Qualcuno annuncia che i pirati hanno attaccato una nave italiana al largo dell'Oman. Su FB il tutto era gia' circolato con le solite 3 tipologie di commento -

(a) No, beh, tu non sai nulla dei pirati, sbroc, combattenti per la liberta', frutto dell'Occidente malvagio imperialista.
(b) Ah, io l'avevo sempre detto che il Golfo e' un posto pericoloso.
(c) Oh, ragazze, quando arrivano i nuovi contractors dell'anti-pirateria a Muscat? (inserire smileys a volonta' e progetti di serate al pub).

Nel bar scaligero i commenti erano piu' o meno gli stessi, cioe' minchiate farfugliate da ubriachi, con l'eccezione di (c) che vale solo per le signore residenti a Muscat ed e' una validissima considerazione. Dico piu' o meno perche', ad un certo punto, il Dott. F. si avvicina con aria cospirativa o cospiratoria (non so piu' l'italiano), mi prende sottobraccio e mi chiede: "Ma, la' da voi, si parla della concentrazione anomala di forze navali nel Golfo di Aden?". Vagamente memore del momento di crisi in seguito alla minaccia iraniana di chiudere lo Stretto di Hormuz, annuisco e continuo a bere il mio Valpolicella Ripasso in attesa di una lunghissima disquisizione in materia. Ma il Dott. F., altresi' noto col soprannome di "Conference", aveva in serbo qualcosa di ben piu' interessante. Qualcosa di cui avevo forse sentito parlare. Qualcosa che a me, francamente, fa ridere.

Google conferma con 80.000 risultati. Io abito accanto a uno Stargate. Lo dice anche questo Giacobbo emo in un interessante video. Se neanche voi avete voglia di lavorare, gustatevi questo. Ci sono pure i soliti progetti segreti per la creazione di psychic warriors e super-soldiers oltre a video e foto. A quanto mi pare di capire nel delirio generale, una fase lunare strana ha aperto questo Stargate e un governo segreto ha inventato i pirati e Al Qaeda per occupare l'area ed, eventualmente, interagire con gli osservatori extraterrestri. Quando arriva Kurt Russell?

E poi quanto diamine ci mette questo Stargate a fare qualcosa di significativo? E' da anni che si e' attivato, stando ai matti che popolano Internet. Dove sono i "Watchers"? Hanno anche loro tempistiche lente da Golfo Persico e si sono fermati a fumare una shisha?

Per favore, montate una polemica complottista nella sezione dei commenti? Necessito di intrattenimento.

Avevo un terzo argomento ma devo rimandare ad un altro post. Il dovere mi chiama.