Wednesday, March 26, 2008

CARTELLONISTICA


Per i parlanti inglese: notate il testo del cartello che invita i bagnanti alla prudenza. La cosa ha una sua ragion d'essere perche' gli omaniti tendono ad affogare con allarmante frequenza. Secondo me funziona un po' come in Baywatch: entrano in mare, fanno 3 passi e, con l'acqua che gli arriva a malapena ai fianchi, affondano. La differenza con Baywatch e' che qua sono ASSENTI bagnini/e rossovestiti di bell'aspetto...A questo proposito vi presento un'interessante invenzione: per permettere ad una tipa velata di fare la bagnina (e alle musulmane in genere di fare il bagno) hanno registrato il marchio per un costume battezzato "BURKINI" (burka + bikini). Trattasi di una specie di muta da sub floscia con grande cappuccio fatto in tessuto da costume da bagno...Esiste in due versioni una leggermente attillata e una piu' ampia che si chiama "modest fit"... Senza parole!

RESIDENZA...E BELLA FOTO!


Finalmente ce l'ho fatta: dopo una trafila burocratica estenuante iniziata con la compilazione di un paio di etti di moduli assortiti in arabo, il prelievo del sangue per accertare che non diffondero' infezioni assortite nel Sultanato e il rilievo delle mie impronte digitali da parte di almeno 3 uffici diversi, ecco a voi in tutto il suo (scarso) splendore la mia resident card. Da qui in poi tutto e' possibile: la patente omanita, il conto in banca, l'abbonamento ad Internet a casa, l'acquisto di un auto (Hummer? piu' la guardo piu' mi convinco che e' una sboronata inutile...e proprio per questo inizia a piacermi!)e, ultima ma non ultima, la tessera per l'acquisto di alcolici. So che e' uno dei vostri temi di discussione favoriti quindi vi aggiorno subito in proposito. Ieri ho ritirato la modulistica (9 pagine)e ho scoperto che richiedere l'autorizzazione a bere e' leggermente piu' complicato che presentare la dichiarazione dei redditi in Italia. Sorvolo sulle domande piu' irritanti tipo "Religione?" (si e' mai visto al Bel Paese un modulo in cui devi dichiarare a che religione appartieni? Credo, anzi, che non sia nemmeno legale) e "Reddito mensile" (che serve a calcolare la quota massima di acquisto che e' fino al 10%), per lamentarmi di una circostanza di cui non ero a conoscenza. In questa simpaticissima nazione non esistono tasse sul reddito delle persone fisiche, bollo auto, canone RAI, IVA e tutta la congerie di gabelle che ci opprimono in quanto contribuenti italiani MA devi pagare le tasse sulla tua somma mensile di possibile acquisto-alcool. Questo spiega perche' il mio capo che guadagna cifre innominabili ha una umile licenza da circa 200 euri mensili...Per qualunque novita' burocratica vi rimando alla settimana prossima perche', come sapete, ho ospiti veronesi quindi, dopo il lavoro, mi intrattengo con loro (fino ad ore eccessivamente tarde, a dire il vero) trascurando le mie incombenze. Per fortuna stasera inizia il weekend che, allo stato degli atti, prevede nella giornata di domani una gita a Sifah (la spiaggia bianca di cui ci sono varie foto in giro per il blog) che implica un lungo viaggio fra monti e deserto, spettacolare ma impegnativo, serata giovedi' sera in citta' e la mattina di venerdi' partenza per Nizwa con visita al mercato delle capre (che adoro: c'e' un'asta durante la quale fanno camminare le capre al guinzaglio su uno spiazzo circolare mentre la meglio gioventu' dei contadini locali urla le offerte), al suq perche' Pia deve comprare un pugnale per suo padre (vendono anche, senza alcun controllo o autorizzazione, degli interessanti fucili, vecchi ma ben funzionanti e stavo pensando di acquistarne uno da appendere in salotto...) A seguire, se non mi perdo irrimediabilmente, visiteremo un paio di forti nel deserto e, al ritorno, parteciperemo alla festina-aperitivo con deejay all'Hotel Radisson che somiglia un sacco al Piper pero' puoi farti il bagno. L'opzione (B) e': faccio serata oggi e poi dormo per 2 giorni...

Sunday, March 23, 2008

BUONA PASQUA E LIETO LUNEDI' DELL'ANGELO A TUTTI

Mi cospargo il capo di cenere (tanto e' stagione) per non aver pubblicato in anticipo i miei migliori auguri ma ho due ottimi motivi:
1. La Santa Pasqua qui non se la caga nessuno (tranne un gruppo di inglesi che stamattina alle 5.30 ha partecipato alla messa)
2. Nei giorni scorsi ero al mare perche', come sempre, gli omaniti propongono interessanti festivita' sostitutive. Mercoledi' era il compleanno del Profeta (e non chiedetemi quale perche' ne hanno uno solo che si scrive con la "P" maiuscola). Poi, non si sa bene perche', invece del mercoledi', il Sultano Qaboos ha dichiarato vacanza per il sabato ma va bene lo stesso: basta che sia weekend lungo.

Vi lascio, mentre effettuate gli ultimi acquisti pre-bagordi per domani, con un pensiero che vi fara' molto riflettere: nel mio nuovo paese durante i giorni di festa e' assolutamente vietato a tutti i bar e ristoranti vendere alcolici dal tramonto del giorno precedente al tramonto del giorno di festa. Una ragazza locale mi ha chiesto se funziona cosi' anche da noi e ho immaginato una scena apocalittica: i bar di Verona che non ti danno da bere dalle 18.00 della Vigilia di Natale alle 18.00 del 26 dicembre...credo scoppierebbe la guerra civile...

Buon divertimento per domani e attendo foto scandalose (tanto la location sembra propizia...)

Tra l'altro questa sera saluto le mie prime ospiti a Muscat, Pia e una sua amica. Vediamo un po' come le sistemo a casa...il divano letto, Inshallah, lo consegnano oggi ma non ci credo poi tanto...

P.S. Non e' che non voglia mostrarvi foto o intrattenervi con larghezza di dettagli sulla mia nuova vita ma ho problemi tecnici e sono priva di connessione casalinga. Costretta per tutto il weekend a leggere la posta in un anfratto buio annidato sopra una sala biliardi (l'Internet point vicono a casa) mi e' passata pure un po' la voglia...Se finalmente finiscono tutte le pratiche per il permesso di soggiorno (e mi sento sempre di piu' un extra-comunitaria), almeno mi posso abbonare a Nawras!

Saturday, March 15, 2008

CASA NUOVA

Accetto in silenzio il messaggio di lamentela ricevuto dal malvagio avvocato e avente ad oggetto gli scarsi aggiornamenti (e le inesistenti foto) recentemente pubblicati sul blog ma ho avuto delle notevoli difficolta’ col trasloco nella nuova casa…Se, dalla diuturna lettura dei miei scritti, vi siete fatti un’idea di come sia il Sultanato, potrete immaginare cosa significa trasferirsi in un appartamento appena completato. E poi…completato? Che cazzo vuol dire? Non c’e’ ancora il gas, la TV non funziona perche’ manca l’antenna condominiale, mi hanno lasciato la lavatrice sul poggiolo sostenendo che devo installare da sola tutte le varie tubazioni, non mi sono ancora arrivati il microonde e l’immancabile tappeto persiano inclusi nel contratto oltre ad un paio di magagne minori che al momento mi sfuggono. Tutto intorno fervono ancora i lavori di completamento del palazzo (gigantesco) e vivo in un insidiosissimo cantiere dove le norme anti-infortunistiche sono ignote. Per uscire di casa devo percorrere a piedi centinaia di metri di mucchi di sabbia, rigagnoli, fili elettrici scoperti e tombini spalancati privi di qualsivoglia segnalazione. Nel complesso e’ un’esperienza surreale ma simpatica! La vita mondana nel frattempo impazza perche’ tutti cercano di uscire il piu’ possibile prima che Muscat si trasformi in una citta’ fantasma all’arrivo dei grandi caldi. Io arranco tra supermercati maledicendo il costo eccessivo del mocio Vileda e della carta igienica ma per il resto me la cavo egregiamente. Sono gia’ stata, oltre che al famoso matrimonio, ad un ballo in abito lungo all’ambasciata indiana e a varie cene. Stasera c’e’ un simpatico party su una nave da guerra britannica in transito ma, ahime’, ho gia’ confermato la mia augusta presenza al Club dei Diplomatici per la presentazione dell’Associazione di Amicizia Oman-Spagna…tipico esempio di intrattenimento inutile ma dotato di “open bar” e percio’ apprezzatissimo dalla comunita’ internazionale. Quasi dimenticavo…ovviamente non ho tirato fuori nemmeno un Rial di affitto e, sostanzialmente, sto occupando in modo abusivo. Dei gratia, l’addetta alle risorse umane del mio studio (con tutta la paccottiglia che assumono per le varie forme di servitu’ serve anche un addetta che tenga il conto dei dipendenti) e’ una lontana parente del mio padrone di casa che al momento si trova in viaggio d’affari ad Atene. Grazie alla di lei intercessione ho avuto le chiavi e una pattuizione del tipo “ci mettiamo d’accordo” solo che, ovviamente, continuo a non avere i soldi per pagare l’affitto :-)

Tuesday, March 11, 2008

RIAMBIENTARSI IN OMAN (PARTE II)

Innanzitutto mi compiaccio del grande successo di pubblico riscosso dal precedente post…il mio nuovo contatore mi segnala che, nella sola giornata di ieri, ben 39 cazzeggiatori hanno avuto accesso al blog…ma voi lavorate qualche volta? E mi riferisco nello specifico a quelli che si connettono 8 volte in 3 ore per vedere se qualcuno ha aggiunto commenti: sappiate che vi monitoro con attenzione. Giulio:grazie per le foto dell’8 marzo. Qua si e’ festeggiato poco ma ho visto sul giornale un messaggio augurale del Sultano a tutte le signore… Aspetto con ansia di visionare le ulteriori scandalose foto del BBQ dai Meroni. Venendo a cose piu’ serie: e’ imminente il mio trasferimento nel nuovo appartamento dove e’ fortunatamente ricomparso il WC (ricorderete la mia perplessita’ quando, ad una seconda visita della mia futura dimora, ne ho riscontrato la sparizione). Oggi alle 17, se il Signore che impera da queste parti mi e’ favorevole, ritiro le chiavi e inizio a trasferire i miei averi. Inutile dire che non ho i soldi per pagare l’affitto dato che il padrone di casa vuole sull’unghia 11 mensilita’ anticipate piu’ (ed e’ la cosa che mi irrita di piu’ perche’ denota un’avidita’ e una diffidenza senza confini) una mensilita’ di caparra. A 900 euri al mese e contando che col mio umile bancomat Unicredit all’estero posso prelevare solo 200 euri al giorno, ci mettero’ anni a mettermi in pari. Il problema vero e’ che l’affitto lo paga lo studio ma mese per mese. Il contabile Haider Amin (si’, si chiama come l’ex dittatore del Congo) suggerisce di chiedere un prestito in banca ma, non avendo ancora la residenza, non posso aprire un conto quindi non mi faranno mai un finanziamento…Io comunque mi insedio…al limite occupo abusivamente! In questo marasma ho iniziato a compilare moduli a caso e sto avviando l’iter per l’ottenimento della patente omanita, delle tessere della “Omani Historical Society” e della “Omani Environmental Protection Society”, di una serie clamorosa di raccolte punti di tutti i supermercati, dell’iscrizione al corso di arabo e, forse la cosa piu’ importante, della famosa “licenza per l’acquisto di alcolici”. Vi faro’ sapere. Nel frattanto, dato che ovviamente i pacchi che ho mandato dall’Italia non sono ancora arrivati, ieri sono andata a comprare un set di lenzuola e due asciugamani. Sugli asciugamani niente da dire ma la questione delle lenzuola e’ non priva di spunti narrativi. Le fantasie e i colori imbarazzanti mi hanno costretta ad optare per il male minore cioe’ una specie di delirio psichedelico a cerchi intersecantesi sui toni del marrone e del fucsia che, secondo me, portera’ a incubi orrendi (specialmente in abbinamento alle eleganti tende color pesca della camera da letto) ma sorvoliamo. Il vero problema e’ che qua, in quasi tutti i simpatici pacchetti “Bedsheet Set”, c’e’ un lenzuolo solo. Sospetto che cio’ accada perche’ i deficenti locali (omaniti e stranieri, e’ un malcostume generalizzato), invece di dormire con la finestra aperta e coperti dall’introvabile lenzuolo di sopra, dormono tutti con le finestre sigillate, l’aria condizionata a 17 gradi e il trapuntone scandinavo in piuma d’oca da baita! Per finire in gloria, ho dovuto penare un’ora per trovare delle lenzuola in cotone perche’ sono tutte misto poliestere: ma quanto schifo fa l’idea di un lenzuolo sintetico??? E pensare che il pignolo mi ha tanto derisa quando ho deciso di inviare per posta le mie lenzuola veronesi…per una volta nella vita sono felice di non avergli dato bado…

Saturday, March 8, 2008

RIAMBIENTARSI IN OMAN (PARTE I)

Riambientarsi…facile a dirsi…Ho dovuto aspettare la prima mattinata lavorativa per trovare il tempo di scrivere due righe e aggiornarvi sui miei primi giorni qui. Sono arrivata mercoledi’ sera dopo un viaggio stranamente perfetto e giovedi’ e’ iniziato il delirio. Pranzo con il collega svizzero che ha iniziato a lavorare un mese fa e si e’ gia’ preso le ferie, pomeriggio di ispezione del mio appartamento che, secondo l’agente immobiliare locale, sara’ pronto fra due giorni, caffe’ con un paio di conoscenti e, la stessa sera, matrimonio omanita. Il ricevimento e’ stato traumatico: sala gigantesca apparecchiata per 800-900 ospiti TUTTE DONNE! Intorno a me, ancora frastornata, sono passati abbigliamenti e acconciature che non avevo mai visto, nemmeno nei periodi piu’ bui degli anni Ottanta. Cotonature torreggianti, abbinamenti di colori improbabili, veli, strascichi e un gusto generalizzato per lo sfoggio di ori in gran quantita’ mi hanno traumatizzata. Il problema e’ che non so nemmeno come descriverli…attendo che la sposa mi mandi le foto che condividero’ con voi. A proposito della sposa: erano necessari occhiali da sole molto scuri per guardarla senza perdere un paio di diottrie visto che si e’ presentata con un vestito completamente tempestato di roselline cangianti in cristallo e munito di collettone rigido, altissimo e puntuto alle estremita’ che ricordava quello della matrigna di Biancaneve. Tra l’altro la sposa stessa, dopo aver speso decine di migliaia di Rial per l’evento, si deve essere anche divertita un casino! E’ stata tutta la sera immobile senza mangiare ne’ bere seduta su una specie di triclinio posizionato su un palcoscenico in fondo alla sala. Accanto a lei campeggiava un’elegante torna nuziale multistrato alta piu’ o meno come me e punteggiata di fuochi artificiali (da accendersi al momento del taglio) e tutto intorno archi ornati di rose rosse degni di uno sposalizio in casa Forrester. Ad un certo punto si e’ presentato anche lo sposo munito di solito camicione bianco parzialmente coperto da una specie di mantello da batman in tessuto lucido e, ovviamente, munito di pugnale legato in vita, coltello e spada dorata al fianco. Praticamente sembrava un contrabbandiere di armi bianche vestito da carnevale…Il buffet e’ stato all’altezza dell’evento e ha proposto un misto di cucina locale e internazionale. Non che mi mancassero la capra cotta sottoterra e il dolce di acqua di rose e mandorle che ti fa venire il diabete se ne mangi piu’ di un cucchiaio ma il tutto si lasciava mangiare! La cena e’ stato resa ancor piu’ difficile dal fatto che i festeggiamenti non prevedono alcun tipo di bevanda alcoolica…ammetto che io e la mia collega americana, dopo circa un’ora, abbiamo finto di andare in bagno e, correndo a rotta di collo, ci siamo precipitate nel baretto messicano di fronte che e’ una roba tipo Tropico Latino ma con un interessante optional e cioe’ la band di filippini nani che canta dal vivo musica latino-americana inventando le parole delle canzoni perche’ non sanno lo spagnolo. Due margaritas velocissimi e siamo tornate al tavolo pronte a subire anche il momento danzante con musica araba e anziane coperte di tessuti metallizzati che ancheggiavano ovunque…Ho abbandonato il campo completamente esaurita entro la mezzanotte ignara della fallimentare gita al mare organizzata per il giorno dopo dai mei coinquilini…Ma questa e’ un’altra storia…Fuggo dallo studio perche’ ho appuntamento col ciccione dell’autonoleggio per ritirare una macchina. A presto.

Tuesday, March 4, 2008

RITORNO IN OMAN

Cari amici,
al termine di un lungo e piacevole periodo di vita veronese, domattina alle 11.40 sarò nuovamente sul volo Milano-Doha con successiva coincidenza per Muscat dove prevedo di arrivare circa 15 ore dopo (hmm...comodo vivere in Oman...). Prometto aggiornamenti a breve. Per quando riguarda le foto del mio pranzo di addio, a quanto pare le avete già viste tutti su Internet. Mi riservo comunque di scrivere un paio di righe (debitamente censurate) sul gossip della giornata.
Ciao a tutti.