Sunday, June 30, 2013

Internet e bestemmie nel Sultanato

Non e' un segreto che le connessioni Internet omanite - rispetto a quelle del mondo "vero" - siano lente, inaffidabili e mostruosamente onerose. D'altronde non c'e' alternativa. Si tace e si paga. In una dicotomia che ricorda molto l'avvento di Omnitel (poi Vodafone) nell'Italia dominata da Telecom di meta' anni '90, le opzioni papabili sono Omantel e Nawras. Io ho scelto Nawras solo perche' il loro Wifi, gestito da una specie di tostapane luminoso, aveva tempi di attivazione brevissimi mentre sull'ADSL di Omantel si narrano leggende mitologiche di decenni d'attesa per un "Tecnico Godot" che possibilmente non apparira' mai.

Nawras costa  ma non mi lagno. Ho voluto il piano Platinum (che, nel piano base, puoi scaricare 3 documenti word - brevi - al mese e poi iniziano a fatturarti gli extra) e me lo pago. Oggi, pero', mi sto incazzando. Mi scrive Nawras per comunicarmi quanto segue:

"Dear Customer,
to give you a better and faster Home Broadband experience we will change the Platinum Plan monthly usage from 200 GB to 120 GB starting from the next bill cycle after 30 June. This revised limit will have a limited impact on your overall experience, as your average use is less than this limit. Nawras - Get closer."

Non sono un'esperta di queste cose, ma qualcuno puo' spiegarmi perche' l'abbassamento del mio limite dovrebbe "migliorare la mia esperienza"? E poi, cosa gliene frega a loro se non consumo tutti i miei GB ogni mese? Li pago e quindi ho il diritto di scaricarli se voglio! E' come prendere in affitto un appartamento e - un bel giorno - il padrone di casa ti cementa la porta di una stanza "perche' tanto non la usi mica, ma guarda che lo faccio per il tuo bene, l'uso del resto della casa sara' molto piu' piacevole. E' come ordinare una pizza e vedersela portare a tavola con una fetta mancante "perche' tanto non la mangi e vedrai che apprezzerai molto i restanti tre quarti, nel frattempo pero' la paghi tutta". 

Sto chiamando a raccolta gli spiriti degli antichi saggi affinche' mi donino oratoria e dialettica per andare ad inveire. Residenti del Sultanato, anche voi siete vittime di questo sopruso?

(Get Closer una cippa!)

Saturday, June 29, 2013

Un weekend a Londra

Partita e tornata in 4 giorni, dormito poco, bevuto molto, divertita un sacco. A grande richiesta, la sfilata dei cappelli indossati ad Ascot (suona così posh che quasi mi vergogno) e un paio di appunti di viaggio.

Alla vostra sinistra, me medesima in assetto Ascot completo: cappotto psichedelico, cappello "invernale" fiorato, alcool e gioco d'azzardo. Come dicevano i nonni, il calore si perde dalla testa e, nel clima novembrino del solstizio d'estate londinese, c'era un certo qual rischio di assideramento (sandalo cestinato quasi subito e sostituito con decolleté e calzamaglia mille denari). Nella mano destra, uno dei 300 champagnini (non ho ancora controllato lo status della carta di credito e, finchè posso, ignoro il problema). Nella mano sinistra, scheda scommesse.

A seguire i cappelli altrui che, per un motivo o per l'altro, mi sono ritrovata in testa.
 Cappello di Harrods con frecce e punte. A fine serata, cappello di Harrods ammaccatissimo senza frecce e senza punte  (notare che qua siamo già al curioso after party).

















Cappello di Fenwick/Bond Street. PRESTIGIOSISSIMO.

A mio modesto avviso,  paio quasi una signora. 

Per i residenti del Golfo, Ascot è casa lontano da casa. I pro sono l'abbondanza di alcool e il gioco d'azzardo. I contro sono freddo e pioggia. Per il resto, finchè il parcheggio pullula di Ferrari/Lamborghini con targa Qatarina, la Royal Enclosure contiene un "Dubai Millennium Bar" e metà dei cavalli in gara appartengono allo sceicco della porta accanto, ci si ambienta in fretta.

Quasi dimenticavo Elisabetta, in gran forma e d'azzurro vestita.


Monday, June 17, 2013

Scherzi a parte - Indiani in America

Per chi vive in Italia e non ha familiarità con la demografia omanita: forse non tutti sanno che un terzo della popolazione proviene dal sub-continente indiano. Indiani, pakistani, bengalesi e confinanti vari sono un elemento standard della vita del Sultanato (ricorderete il grande sogno di imparare l'Urdu come svolta totalissima nella mia vita quotidiana).

Parlando di indiani, E. - che vive e lavora a contatto con milioni di loro e, per essere diplomatica, tende a non apprezzarli appieno - mi segnala il miglior scherzo telefonico del decennio. 

Parliamo di indiani trapiantati negli Stati Uniti in seguito ad un matrimonio combinato dalle rispettive famiglie. Di lui che le fa le corna e si fa beccare come un fesso. Di come nega l'evidenza nel modo intollerabile che è così familiare a chi vive nel Golfo.

Ascoltatelo tutto e non fatevi sfuggire la perla assoluta: il "Buddha call".


Ah, mercoledì mattina me ne vado a Londra. Robe di corse di cavalli ad Ascot. Incurante del dress code che pare prevedere vestitini, gambe nude e sandaletti, sto meditando una tenuta invernale. Trovo adattissimo il mio cappottino preferito, un incubo damascato turchese e bordeaux.

E' l'unica foto che ho in cui indosso il cappotto definitivo.

In alternativa (almeno tiene caldo) il solito vestito d'oro.


Che dite? Turchese o oro?

Thursday, June 13, 2013

Magia Nera

Benvenuti all'angolo della Cronaca Giudiziaria.

Ricordate le due vittime della strega africana? Gulf News ci comunica che la fattucchiera è stata condannata a otto anni di reclusione per aver causato la morte di due persone e lesioni ad altre quattro fumigandole con un mix di incensi e sostanze tossiche in una cucina di Mabellah.

L'antro della Strega Sciattona, ho scritto tutta questa roba inutile solo per farvelo vedere!
Ma io dico, che cosa dice il cervello a sei adulti che si radunano in quella cucina pezzente a inalare merda, magari bollita nel pentolone di alluminio da mensa di cantiere? Poi fai una micro-ricerca su Google (che peraltro per "black magic oman", si premura innanzitutto di chiederti se per caso stai cercando "black magic woman") e si apre una mondo di demenza, pessimo inglese e storie che, a confronto, Wanna Marchi la candiderei a un Premio Nobel a sua scelta. Fra tutti, adoro Mirza Ji, Omani Black Magic Specialist che, oltre a telefono e mail, ha anche un simpaticissimo video su YouTube. Cura problemi di ogni tipo in 72 ore.


Consigliatissimi anche i forum e la ricchissima bibliografia su Bahla, la città delle ceramiche, del forte cittadino Patrimonio Unesco e, soprattutto, della magia nera. Chiedete in giro agli omaniti e - terrorizzati - vi diranno "Mio cuggino una volta ci hanno fatto il malocchio e si è svegliato con le zambe da mulo e ora mette le scarpe invece dei sandali per nascondere gli zoccoli e tutti quelli che mettono le scarpe chiuse hanno le zampe da mulo. No, non so di cosa tu stia parlando quando dici "centauro" e sghignazzi. E un altro era in una fattoria a Bahla e l'hanno rapito, reso uno zombie e fatto schiavo e ora raccoglie datteri per le streghe. E la moschea di Bahla ogni mattina quando ti svegli scopri che è in un posto diverso del villaggio. E in piazza c'è l'albero con le catene a cui legavano i jinn (*spiriti nonchè etimologia di "genio")". Poi un giorno vai a Bahla e non succede nulla. Non ci sono moschee volanti, muri che si costruiscono e demoliscono da soli, zombies, spiriti maligni. Nulla. Una fabbrica di ceramiche e un vecchio forte che - dopo restauri infiniti - ha riaperto finalmente al pubblico a fine 2012. Bello, per carità, è bello ma io volevo vedere le streghe!
Ritratto tutto e chiedo venia ai poteri soprannaturali che non mi lasciano ruotare manco in Paint la foto di me medesima mentre mi appresto ad esplorare il forte di Bahla... paura vera...


Quant'è bella giovinezza...

... che nel mio caso è fuggita definitivamente. Ore 21.50, tramortita sul divano. Età percepita 82 anni circa. Così inizia il mio weekend omanita - e se devo fare una previsione, non ci saranno grandi evoluzioni. 

Ah, fa caldo, caldo vero. Umidissimo. Per i soliti che poi intervengono per farmi notare che "tanto vivi nel deserto, è caldo secco", NON E' VERO NIENTE, venite a Muscat e poi vedete com'è secco, poi, dopo avermi dato ragione, abbandonatevi alla magica combo disidratazione/calo di pressione e tacete perdendo i sensi. Anzi, no, poco prima di svenire, entrate strisciando al Carrefour a comprare un Pocari Sweat nella speranza che vi salvi la vita. Godetevi i 30 gradi di differenza di temperatura tra il magma infernale fuori dal mall e la banchisa antartica della corsia latticini. Le sentite le budella che si attorcigliano? Ci sono ottime probabilità che lo svenimento sia il meno imbarazzante dei vostri problemi.


Favorisco foto dall'odierno FB. (marchetta: andate tutti e mettere un like su Muscat Marketing, è una mia amica!)
Va bene, basta, smetto di lagnarmi. Tanto il caldone per fine ottobre sarà passato (e, ad essere sincera, quest'anno è pure iniziato tardi). Inutile dire che se volete venire in vacanza da queste parti, non è la stagione giusta. Se invece vi ci mandano per lavoro, limitatevi ad odiare i vostri capi.

Dopo la lamentela climatica standard, passiamo a varie ed eventuali senza particolare costrutto:

 Mercoledì prossimo sarò a bordo del costosissimo volo diretto Omanair per Londra - sia maledetta per i prezzi ridicoli e gli aerei strapieni la chiusura delle scuole e la grande fuga di casalinghe e figliolanze assortite che tornano in UK abbandonando i capifamiglia a lavorare in Oman. Ben vi stanno le corna che i mariti abbandonati inizieranno immediatamente a farvi con le estetiste filippine. Comunque sto divagando. Come i vecchi, ora che ci penso. Dicevo che vado a Londra perchè una volta nella vita ci si deve vestire da imbecilli, indossare un cappello con fiori/frutti/piumaggi e andare a vedere le corse dei cavalli ad Ascot. Dite che non è vero che si deve? Beh, "I beg to differ". Gente in abbigliamenti perlomeno opinabili, alcool a fiumi e scommesse sui cavalli secondo me sono un ottimo motivo per fare 5.802 km. Mi fermo 5 giorni: se qualcuno è nella perfida Albione e vuole fare una bevanda, si manifesti!

A luglio, Inshallah, faccio un giro in Europa. Cosa dite? Che torno in Oman per due settimane e poi riprendo un costosissimo volo per il Vecchio Continente? Beh, non ditelo, lo so pure io ma il 2013 va così. Un volo al mese, pagare e tacere: se non faccio il poker di carte Frequent Flyer Gold per fine anno, mi immolo nell'area check-in in un falò di carte d'imbarco.

Stasera inizio a leggere "Le Notti Bianche". Dopo "Delitto e Castigo" (leggetelo subito se non l'avete ancora fatto), mantengo il filone e mi scaldo per la lettura di Ramadan, il mese dell'ozio e della noia. Dopo Ramadan 2012 (o meglio, 1433) dedicato a "Guerra e Pace", il Ramadan 2013 sarà il mese dei Fratelli Karamazov. Mi sento pronta (nel frattempo, ovviamente, non trascuro l'accumulo di una scorta di alcolici per sopravvivere a 30 giorni di bar chiusi).