Thursday, January 28, 2010

CAPITAL AREA YACHT CLUB (LOST IN TRANSLATION)



Sono arrivate le tessere 2010 per i soci dello Yacht Club dove è ubicata Caitlin Ann, la nostra barca. Grazie a Ros per avermi fatto notare/fotografare questa perla assoluta.

Recapitoliamo con un'analisi logica della seconda frase.

Alcoholic: soggetto (= Un alcolizzato)
from outside: moto da luogo (= da fuori)
are not allowed: verbo, terza persona plurale del presente indicativo (e anacoluto dato che il soggetto, l'Alcolizzato, è singolare) (=non sono autorizzati)
to consume: verbo, modo infinito (= a consumare)
the premises: complemento oggetto (= i locali nel senso di immobili)

COSA C*ZZO SIGNIFICA? Che un alcolizzato forestiero non può distruggere a morsi il ristorante del club?

Io so cosa intendono dire e cioè che non ci possiamo portare le birrette da casa per berle sulla spiaggia del club ma la storia dell'alcolizzato rabido che affila i canini sui muri del bar è più divertente.

MISCELLANEA DALL'ULTIMA SETTIMANA

Paese di pazzi. Ecco una sintesi di recenti siparietti tragicomici.

1. Inaugurazione di prestigiosa esposizione di quadri allo Shangri La. Io e Chiara conversiamo amabilmente con un vippissimo omanita di mezza età che, nel frattempo, cerca invano di nascondere dietro un tavolino il suo (giovane) accompagnatore fingendo di non conoscerlo.

Lui: "Ah, l'Italia, che paese meraviglioso. Ah, la Cappella Sistina...Ah, la Galleria Borghese...Ah, (inserire museo/monumento a piacere e ripetere varie volte). Tornate spesso a casa?"

Io e Chiara: "Abbastanza spesso."

Lui: "Mi raccomando, se in Italia avete bisogno di qualunque cosa, aiuto, informazioni, assistenza, chiamate immediatamente l'Ambasciata Omanita a Roma."

Io e Chiara: "Eh???"

2. Dal mio broker a Ruwi. Ho deciso che è giunto il momento di investire nella Borsa di Muscat, Wall Street in turbante dove le maggiori società quotate sono cementifici e pollerie. Sorvolo sulle enormi difficoltà per trovare l'ufficio del Sig. Wissam, il mio Asset Manager, che è ubicato sopra la Grill House. Il buon Wissam parla un ottimo inglese e sembra sapere quel che fa. Il suo assistente no.

Assistente: "Good, good, buy Majan Investment Fund. Your money become bigger."

Io : "Hu, bigger?"

Assistente: "Bigger, bigger, very big".

3. Riapparso Wissam, procediamo con la descrizione di vari prodotti. Domande, risposte. Ancora domande. Nessuno mi dà nemmeno un pezzo di carta da leggere.

Io: "Avete un prospetto informativo?"

Wissam: "Per cosa?"

Io: "Per i fondi d'investimento"

- Perplessità -

Io : "Sai, al mio paese per un'operazione del genere ti consegnano una carriola piena di brochure, prospetti, contratti e contrattini"

Wissam: "Ma no, noi facciamo tutto tramite SMS"

Io "Ah"

(Ne ho ricevuti circa 315 nelle due ore successive al nostro meeting. Il contenuto è vario e poco chiaro. Alcuni sono in arabo...)

4. Passiamo ai dettagli. Consegno il solito pacchetto di fotocopie di passaporto, permesso di soggiorno e simili.

Wissam " Hai già l'Investor Number?"

Intermezzo chiarificatore

L' Investor Number serve per essere autorizzati a compravendere in MSM (così si chiama questa specie di gioco in scatola che qua funge da Borsa). Io ne avevo ottenuto uno come effetto collaterale di una storia torbidissima di adulterio euro-omanita (in cui io non c'entravo nulla). In realtà è un anno e mezzo che cerco di capire come sia successo ma non mi ci raccapezzo. Ad ogni modo, il mio Investor Number mi era stato mandato via SMS (e ridagli). Ricordo come ieri che ero in sala e facevo il Bartezzaghi. Letto il SMS (che mi augurava "Happy trading"), ho segnato il numero sulla Settimana Enigmistica.

Per un lungo periodo ho trascurato la vicenda. Compra l'Hummer, vai in vacanza ogni tre mesi, compra la barca, sperpera denaro in str*nzate assortite e chi ce li ha i soldi da investire? Poi arrivò il 2010 e il motto dell'anno: GET RICH OR DIE TRYING. In realtà sono troppo pigra per una roba così estrema ma avete capito il senso. Nelle ultime settimane sono entrata in "business mode" e ho lanciato una serie di progetti di vario tipo con fine comune il lucro.

Ahimè, le grandi imprese si bloccano sempre per le ragioni più stupide. Nell'ultimo anno e mezzo ho cambiato 3 telefoni perdendo il SMS col mio prezioso Investor Number. Inutile aggiungere che la Settimana Enigmistica su cui avevo astutamente annotato il numero è sparita nel nulla durante le grandi pulizie di inizio 2010 (altro buon proposito per il nuovo anno).

Fine dell'intermezzo chiarificatore

Propongo a Wissam e Assistente una versione della vicenda che mi faccia sembrare un po' meno cretina. Suggerisco che il Numero si può senz'altro recuperare chiamando l'Ufficio del Registro del MSM. Assistente si illumina e afferra il telefono. In arabo (molto fiera di me, ho capito quasi tutto) -

Assistente: "Salamelecchi vari, avete il Numero di Alexandra?"

Wissam interviene scrutando il mio nome scritto sul passaporto: "No, Assistente, si chiama Alisandra"

Io, già infastidita: "Non sarebbe meglio provare col cognome?"

Da qui parte un delirio di compitazione in italiano ed arabo. Varie versioni del mio nome e cognome vengono proposte e poi scartate.

20 minuti dopo.

Assistente: "La Borsa non ha il tuo Numero"

Io: "Non è possibile"

Wissam "Sicuramente hanno sbagliato a scrivere il tuo nome e quindi ora non riescono a ritrovarlo nella lista"

Io: "Molto bene"

E questa è l'istituzione in cui sto pensando di buttare miei sudati denari...Quasi quasi compro Parco della Vittoria e Viale dei Giardini; mi pare un investimento più serio :-)




Saturday, January 23, 2010

AWARDS

Nella categoria "POSTO PIU' BELLO CHE HO VISITATO IN GENNAIO" vince a mani basse la Big Hole nella parte meridionale delle Wahiba Sands. Notate il mare sullo sfondo.

Rimando i "racconti di viaggio" ad un momento piu' propizio. Nel frattempo potete leggere quelli di Chiara.



Wednesday, January 20, 2010

FOTO PROVVISORIA DEL MESE

Ecco uno Scuolabus. Avvistato ieri all'Al Khuwair Roundabout.

Al di la' delle solite formule propiziatorie, la scritta Toyota (chiaramente fatta a mano) GRONDA SANGUE.

Perche'?

Se volete chiamare per chiedere info, il prefisso dall'Italia e' +968.

Monday, January 18, 2010

BLUE MONDAY? NON PER ME...

Leggo su Repubblica che, secondo un ignoto studioso inglese, oggi, lunedi' 18 gennaio, e' il giorno piu' triste del 2010. Cito:

"Il «Blue Monday» è il risultato di un’equazione ideata dal professor Cliff Arnall del «Centre for Lifelong Learning» , un’organizzazione inglese che effettua studi sulla qualità della vita, dove il parametro W indica le condizioni meteo, D i debiti contratti durante le feste, T il tempo trascorso dal Natale, Q la prossima busta paga ed M rappresenta un coefficiente emozionale legato all’incognita N, ovvero la voglia di reagire."

Sara'...io ho passato una giornata simpaticissima. Stamattina di buon'ora sono partita per il capoluogo della regione interna montuosa (si', sto cercando di rendere tutto un po' anonimo) per partecipare all'inaugurazione di una fabbrica di piloni di cemento. E' stata un'ottima gita in montagna, come sempre con l'Avv. Scozzese Cinico. Abbiamo snobbato il pullmann ufficiale (perche' partiva troppo presto) e via, 174 km di gossip e cattiveria.

Sul posto altre 3 ore di chiacchere allietate dalle varie fasi della cerimonia. e da una galleria di personaggi incredibili. Lettura del Corano, taglio del nastro da parte della Sig.a Ministro del Turismo (cosa c'entri il suo Ministero lo sa solo lei...), firma di tutti i gentili ospiti su un pilone di cemento, giro della fabbrica con dimostrazioni pratiche (ora so come fare un pilone di cemento, se interessa vi spiego), coffee break, varie ed eventuali. Nel frattempo un gruppo di omaniti circolava intorno al perimetro della fabbrica cantando e danzando con spade e pugnali. Nel gruppo segnalo un omino rincartapecorito e bicentenario con un occhio di vetro che agitava la spada più degli altri. Preoccupante.

A ora di pranzo siamo tornati in città, pranzo da Darcy's, 3 ore scarse di lavoro, 30 km di macchina per andare a recuperare la mia ottima salama toscana da R. e S. che sono ricchi e hanno l'affettatrice (gliel'avevo affidata un paio di giorni fa affinchè me la affettassero... grazie per l'ottimo servizio), pausa tè e torta (grazie anche di quello), spesa da Lulù per il weekend di campeggio sulle dune e finalmente a casa.

Sintesi della giornata, decisamente spassosa.

Ma torniamo al Blue Monday ed esaminiamo i fattori considerati dal Prof. Arnall:

"W": meravigliosa giornata di sole, temperature massime sui 27 gradi.
"D": buona domanda, non sono ancora arrivati gli estratti delle spese fatte con carta di credito in Italia. Boh?
"T": e chi se frega? Tra un mesetto c'e' il compleanno del Profeta PBUH e ci sara' di nuovo vacanza.
"Q": 13 giorni. Posso sopravvivere gioiosamente.
"M": non ho coefficienti emozionali.

Commento finale: oggi, decisamente, non e' la giornata piu' triste del 2010.

A voi com'è andata?

Saturday, January 16, 2010

IL GOMMISTA



Visti i numerosi messaggi che ho ricevuto in merito, vi confermo che Hummer sta di nuovo bene. La vicenda e' stata stranamente rapida e indolore anche se non priva di spunti narrativi interessanti.

Dopo il fastidioso incidente mi sono rivolta a Said, lo sfuggente (e pigrissimo) tuttofare dello studio per assitenza. Ci ho messo la solita mezz'ora per -

a. costringerlo a smettere di leggere il giornale
b. aspettare che si mettesse il turbante
c. aiutarlo a cercare le chiavi dell'elegante pickup con fiamme oro/argento su cui si sposta
d. convincerlo a portarmi mio gommista di fiducia (e non dal suo)
e. farmi venire un paio di nuovi capelli bianchi dopo aver rischiato almeno 3 incidenti potenzialmente mortali in un percorso inferiore ai 2 km.

Da li' in poi e' stato tutto sin troppo facile. Il mio gommista e' nella piazzola del mio distributore di benzina dove c'e' anche il mio lavasecco e il mio ufficio postale (in cui sono entrata solo una volta). Tutto cio' senza contare il pregiato negozio Select e ben due bancomat. Non ho mai passato cosi' tanto tempo in un distributore di benzina come all'Omanoil di MQ e lo consiglio vivamente.

L'insegnamento che ho tratto da questa storia e' che non c'e' motivo al mondo di cambiarti una gomma da solo quando, per l'equivalente monetario di una birra al bar, puoi caricarti in macchina un gommista in carne ed ossa comprensivo di tutta l'attrezzatura necessaria che riesce a completare l'opera in tempi da Formula 1 anche se la macchina e' abbandonata a caso sul ciglio di una strada a scorrimento (molto) veloce.

Wednesday, January 13, 2010

ERRATA CORRIGE

Qualche giorno fa sono stata rimproverata. La censura arriva dall'alto. Da molto in alto. E suona piu' o meno cosi':

"La devi finire con quel blog. Se lo leggono in Patria sembra che qua siamo tutti allegri, spensierati e perennemente in vacanza, compriamo macchine e barche in continuazione e non lavoriamo mai. Se se ne accorgono in Italia e' un disastro per la nostra immagine!"

Detto fatto, vi comunico che in realta' l'Oman e' un luogo tristissimo dove veniamo tenuti a lavorare in stato di semi-schiavitu' nelle miniere di cromo e siamo costretti a nutrirci esclusivamente di datteri/biryani/capra-cotta-sottoterra. In questa valle di lacrime in cui non si arriva a fine mese e le imposte sul reddito delle persone fisiche ci divorano (forse sto esagerando), piangiamo ogni sera al ricordo dei meravigliosi inverni di nebbia della Pianura Padana.

Sorvoliamo ovviamente sul fatto marginale che la censura di cui sopra mi e' stata rivolta dal mio gentilissimo ospite (nel senso di colui che ospita) mentre desinavo ad una cena di gala all'Intercontinental :-)

P.S. Grazie ancora dell'invito!

Forse non e' pertinente nemmeno la foto dabbasso, scattata ieri pomeriggio mentre si sorseggiava Pimm's mangiando porco (grazie C.) e formaggi in barca pero', anche se e' una delle solite millemila foto di Banda Khiran, mi piace particolarmente quindi ve la propongo. Vi sia di sollievo nell'ostile inverno europeo... E ricordate: qui si vive una VITA DI STENTI E PRIVAZIONI.


Monday, January 11, 2010

HOW COMPLETELY USELESS ARE HSBC OMAN?

Era da tempo che non mi iscrivevo ad un Facebook Group ma stavolta HO DOVUTO farlo. Promotrice dell'iniziativa e' Kathy (la DJ della radio nonche' mia istruttrice in palestra le rare volte che li degno della mia augusta presenza).

Io combatto contro HSBC da quasi due anni. E non sto vincendo.

Dedico il logo del gruppo ai miei anni come cliente STATUS di HSBC Oman.

Siete pessimi. Anzi, pessimissimi.

Sappiate che continuo ad essere vostra cliente solo perche' tutte le banche qui sono allucinanti quanto voi (se non peggio) quindi cambiare servirebbe a poco se non ad esaurirmi nelle pratiche per il trasferimento del conto.






Sunday, January 10, 2010

FASTIDIO!

Serpeggia il fastidio. La malasorte, che pareva aver smesso di affliggermi, stamattina mi ha riservato una nuova rogna (potenzialmente pericolosissima). Me ne andavo serena verso l'ufficio quando alla fine del ponte dell'Intercontinental mi e' esplosa una gomma. Non era sgonfia, non era bucata, era IN FRANTUMI.



Che palle! La povera Hummer e' stata abbandonata al suo destino sul ciglio della Al Inshirah Street. A pausa-pranzo mi attende una visita dal gommista e, con tutta probabilita', una nuova avventura...

Saturday, January 9, 2010

PER I BUTEI RESIDENTI NEL GOLFO

I veronesi, escludendo quelli morbosamente interessati alla politica internazionale (cioè il Tano), possono pure smettere di leggere. No gossip, no avventure.

Torno or ora dalla cena bi-settimanale a casa dei miei zii adottivi S. & A.

S. è uno dei Senior Lawyers del mio studio. Lui è l'avvocato buono, il Cinico è l'avvocato cattivo. Io li adoro entrambi. Stasera, prima cena del nuovo anno, ci siamo viziati ad antipasti di porco, main course elaboratissimo e dessert accompagnato da prestigioso Sauterne.

La rivelazione della serata è stata però il programma di BBC World intitolato "Doha Debate". Ci ha ipnotizzati sul divano e, dopo 3 minuti, ho deciso che d'ora in poi diventerà un appuntamento fisso. Tema del dibattino odierno (in buona sostanza):

"Il modello-Dubai è o non è una cagata pazzesca?"

http://www.thedohadebates.com/

An Arab discussion forum has closed ranks in support of embattled Dubai in a heated and controversial debate boycotted by a number of Gulf media outlets.

It was the first time the city-state's financial misfortunes had been publicly discussed in the region.

Three successive panel members who agreed to speak against the motion, including Mark Beer, chairman and CEO of Dubai's British Businessmen's Group, had to be replaced after they pulled out at short notice, while five journalists representing Dubai newspapers and business publications also withdrew their accreditation and failed to appear. Although most of the absentees cited "operational or health reasons" for their last-minute change of mind, those familiar with the debates said they appeared to have decided the event was too contentious.

Per chi vive da queste parti dove la critica (e l'autocritica) sono rare a sentirsi, una graditissima sorpresa. Schiavismo, debiti, ipocrisia, inquinamento. Tutto ciò che avreste sempre voluto chiedere agli Emirati (e a varia altra gente nel Golfo) ma non avete mai osato domandare perchè terrorizzati dalle conseguenze.

Nota personale: si nota parecchio che il dibattito come arte liberale non è praticato granchè nel Golfo. I nostri vicini con la tovaglia in testa ad un esame di retorica avrebbero, forse forse, preso 3!

Friday, January 8, 2010

VARIA OMANITA' / CERCANDO CARBURANTE...

Dopo aver dovuto rinunciare al South Wahiba Crossing (tutta colpa di Chiara), ho passato il primo weekend a Muscat del 2010. Non male. La tempesta di sfiga totalissima che mi ha perseguitata a cavallo del Capodanno sembra essersi acquietata e la vita è tornata ai suoi ritmi normali. Restano i cocci. Multe, oggetti rotti, strascichi di vari malanni ma nulla di grave. La parola magica con cui gli arabi combattono il malocchio sembra funzionare. Non mi chiedete qual è tanto non ve lo dico (o forse potrei, a pagamento, in stile Wanna Marchi).

Oggi simpaticissimo picnic a Sifah Beach con l'Avvocato Cinico e la sua famiglia al gran completo. Dama Francese, Figlio, Figlia 1, Figlia 2 e Cane. In aggiunta la Collega Inglese e, con circa 3 ore e mezza di ritardo, Chiara e il di lei Capo. Loro si sono persi la scenetta 1.

Scenetta 1:

Omanita del villaggio non troppo a piombo (300 anni di matrimoni tra cugini primi lasciano il segno), attirato da numero 4 donne bionde in bikini si parcheggia sulla stuoia comune. Io, come d'abitudine, non dò confidenza e ascolto. Non sono bionda e avevo la mia stuoia personale. Il tipo si allarga. Parla arabo ma sa tre parole di inglese tra cui "You married?" , domanda che viene rivolta a tutte e 4. A questo punto il gruppo, invece di ignorarlo, cerca di millantare una serie di unioni poligame in base alle quali tutte le donne presenti sono sposate o con l'Avvocato Cinico o col Figlio.

La conversazione continua. Il tipo cerca di abbracciare la Collega Inglese che si sposta all'altro capo della stuoia. Tensione. Il Cinico dà le spalle a tutti e parla col Cane. Io, vedendo che mi si guarda in cerca di assistenza, mi sollevo a metà dalla mia stuoia personale e chiedo ad alta voce "Perchè gli avete risposto quando è passato salutando? Mò ve lo cuccate voi." La Collega Inglese a questo punto prende il coraggio a due mani e gli dice in un Queen's English assolutemente inadeguato alle circostanze : "Please, you should go away now". Lui non capisce. Il fastidio continua.

Ad un certo punto il Cinico, che non sta facendo molto per difendere le donne della sua famiglia, si rompe le balle. Prende il cane e lo aizza contro l'omanita. L'omanita terrorizzato inizia a tirare sabbia addosso al cane. Tutti urlano. L'omanita fugge agitando i pugni e lanciando maledizioni. Tutti continuano a urlare. Io rispolvero la parola magica anti-malocchio e mugugno in arabo fra me e me. Il Cane, come telecomandato, torna a sedersi ai piedi del Cinico.

Nel frattanto si consumava un altro dramma. Chiara stava cercando di arrivare da Muscat senza (a mio modesto parere) aver ascoltato con troppa attenzione le mie spiegazioni sul percorso. Alla settima telefonata tipo "Bene, sono alla seconda rotonda dopo il Dive Centre, dove vado adesso?", mi confida che stanno finendo la benzina. Oramai sono vicini a Sifah, peccato che a Sifah non ci sia un benzinaio e il più vicino sia a 30 km di distanza. Segue un interessante discussione tra i due Ingegneri presenti sui principi generali dell'idraulica. Roba di vasi comunicanti e gente che vuole succhiarmi la benzina dal serbatoio con un tubo (che ovviamente non abbiamo). Non lo rendo pubblico ma nemmeno io sono messa poi così bene...ho poco più di un quarto di serbatoio di benza e un Hummer da riportare a Muscat.

Scenetta 2: Partiamo in cerca di benzina. Il ragionamento è: nell'enorme cantiere del villaggio turistico qua vicino devono avere del carburante. Da lì il delirio. Collega Inglese che era in macchina con me assiste allibita alla cosa. Fermiamo un gruppotto di pakistani del cantiere. L'apparizione di due autiste occidentali di fuoristrada crea grande interesse. Questi chiamano un omanita di mezza età che telefona a qualcuno e poi scompare (vedi foto in cui l'omanita si pavoneggia con un amico perchè sta interagendo con noi).



L'omanita, il gentilissimo Sig. Mubarak, riappare 3 minuti dopo alla guida di un taxi (!!!) e ci dice di seguirlo. Giacchè siamo in ballo... Ci addentriamo nel villaggio al seguito del taxi fino al cortile su cui si affacciano le case di vari membri della famiglia del Sig. Mubarak che inizia a suonare i campanelli a caso chiedendo "Naft" (benzina). Vedi foto: il taxi, il cortile, il Sig. Mubarak che indaga.



Nel frattempo accorrono donne e bambini. Tutti sghignazzano e ci stringono le mani congratulandosi (di cosa poi non so...). Quando quasi non ci speravo più si materializza una tanica. Benzina "normale", quella che da noi è scomparsa da almeno un decennio. Bottiglia d'acqua tagliata a mo' di imbuto, si fa il pieno e si riparte.



Morale della favola: i butei dei villaggi sono la migliore o la peggior cosa che uno possa incontrare in Oman durante una gita fuori porta. I migliori e i peggiori indistintamente sono uno dei motivi per cui le gite fuori porta sono così spassose.

P.S. Tra i peggiori della zona segnalo anche lo scemo del villaggio di Sheik Al Sifah che tira pietre alle macchine degli occidentali di passaggio (e anche agli occidentali a piedi in spiaggia) . Lui non lo sa ma mi deve la vita. Durante le sue vacanze omanite, il Pignolo, uomo notoriamente violento, si recò a Sheikh Al Sifah e venne aggredito dal matto. Commentando l'episodio Pignolo disse " Se tu non mi avessi diffidato dal picchiare gli omaniti, lo avrei ammazzato". Non ho dubbi. So solo che quel giorno, al ritorno a Muscat, sul finestrino della macchina a nolo del Pignolo c'era l'evidente impronta di una faccia. Mah...

Ultimo ma non meno importante il ragazzino di Sifah che importuna i campeggiatori urlando "FAAAAAAAANTAAAAAA" e attaccando le frigo borse in cerca di lattine. Lo stesso ragazzino, al calar del sole e satollo di Fanta, ha anche la fastidiosissima abitudine di, come dire?, toccarsi in pubblico con un preoccupante ghigno sardonico stampato in faccia. Oggi non l'ho visto. Mi preoccupo un po'. Dove sarà finito?


Saturday, January 2, 2010

VABBE'...AUGURI

Rivedendo il post precedente, sembro un'alcolizzata in astinenza da porco. Ciò ovviamente non risponde al vero quindi aggiungo subito un post tradizionale.

Dopo una settimana di bagordi a Verona, sono di ritorno nel ridente Sultanato. Tralascio un elenco delle sciagure che mi si sono abbattute addosso negli ultimi 3 giorni e che, fino ad oggi pomeriggio, mi hanno fatto urlare "RIVOGLIO IL 2009".

La situazione si è normalizzata.

Va tutto bene.

Ditemi un po'... come sono andate le vacanze? Gossip degno di nota?

Vi lascio col magnifico SMS di auguri dell'adorabile Saji:

Its the month of cakes and candles, snow and laughter and love, peace and prosperity, smile and cheer. It's DECEMBER! Wish you a Merry Christmas and Happy New Year! From Shaji and family.

Questo mi porta a scoprire una cosa imbarazzante. Lavora per me da quasi due anni e ho SEMPRE scritto il suo nome sbagliato. Michele e Chiara, prendete nota anche voi: si chiama SHAJI e non SAJI. Non so bene cosa fare...

LIMONCELLO

Buon anno a tutti, rimando un resoconto degli ultimi 10 giorni per porvi un quesito.

Ho un paio di alberi a disposizione, ho lime e limoni da cogliere dai suddetti alberi, ho portato l'alcool puro dall'Italia, lo zucchero lo compro.

Al grande progetto manca solo un elemento: non mi ricordo assolutamente come si fa il limoncello. E sì che so con certezza di aver partecipato alla cosa anni fa coi parenti siculi...più volte...la memoria mi sta abbandonando...

Vista la catastrofica esperienza dei biscotti allo zenzero, mi rifiuto di seguire una ricetta scaricata da Internet. Mobilitatevi per favore e mandatemi un sunto della procedura :-)

La questione è della massima importanza e di una certa urgenza. Ora mi rimetto a vedere "Il Tempo delle Mele" su Canale 5 sorvegliando il gigantesco ragù misto bovino-porco che sobbolle in cucina.

Grazie!