Friday, July 15, 2011
LE GRANDI MANOVRE
Inshallah, ci siamo. In settimana sono a Verona. Qualcuno vuole datteri, halwa, turbanti o altri gadget omaniti? Parlate adesso o tacete per sempre!
Tuesday, July 12, 2011
PAUSE
Saturday, July 9, 2011
RADIO ADS
Riservato ai residenti.
Indico una votazione per eleggere il più irritante, fastidioso, inutile spot radiofonico omanita:
quello che, appena inizia, ti fa cambiare stazione;
quello che, se lo senti la mattina presto, ti resta piantato nel cervello tutto il giorno e ti fa sentire idiota;
quello che, se si potesse, ne faresti una suoneria per il cellulare;
quello che, a distanza di anni, purtroppo non riesci a dimenticare.
Ecco i miei candidati:
1. Finland Eye Centre (...because we care... your eyesight is simply the most important thing to us...)
2. Muscat Eye Laser Centre (...Welcome to your new life. Thank you, Dr. Maria...)
3. Al Saffah 1 (il meraviglioso jingle "Al Saffah chicken is so tasty and good làlàlà, we are proud to say it's from Oman, Al Saffah chicken is the best for everyone!")
4. Al Saffah 2 ("What does it mean to be Omani?")
5. Chips Oman (cantiamo tutti insieme a squarciagola "Chiiiiiiiiips, chips Oman!")
6. Power Cash (l'assurdo jingle dell'omonimo giuoco a quiz idiota su 90.4)
7. Al Kanz Saving Scheme (NBO "almost everybody wins")
8. Frendi Mobile/Internet
Non vorrei influenzarvi ma, anche se Al Saffah una ne pensa e cento ne fa (orrido il nuovo spot in cui un bambino promette a un amichetto di prestargli la bicicletta in cambio di una coscia di pollo), in questi giorni ho un serio problema con Chips Oman.
Accorrete numerosi a votare nella sezione commenti e, se ho dimenticato qualche spot, fatemi sapere che aggiungo candidati.
Per finire, se non avete nulla di più produttivo da fare, guardatevi le pagine FB di Chips Oman e, soprattutto, di Asaffa Foods.
Friday, July 8, 2011
RICERCHE DI GENTE STRANA
Vi comunico che in preda alla nullafacenza più totale (e approfittando di una pausa pubblicitaria durante l'ennesima programmazione di Fast and Furious su Italia 1), ho dato un'occhiata a StatCounter, il pregiato sistema che spia tutti voi, amici lettori del blog.
Oltra ai soliti "Lettere dall'Oman" con tutte le immaginabili permutazioni, vi segnalo gente che è arrivata al blog cercando -
Oltra ai soliti "Lettere dall'Oman" con tutte le immaginabili permutazioni, vi segnalo gente che è arrivata al blog cercando -
- poligamia in Oman
- concorsi per fotomodelle 2011
- furgone di scemo e più scemo a forma di pastore tedesco
- il monociglio islam
- come mi vesto stasera
- parete foto di rossella sposa
- diependente (sic) non si presenta a lavoro per settimane
- libri operazione carne tritata tradotti in italiano
- cocktail indiani
E' FINITA UN'ALTRA SETTIMANA DA DESPERATE HOUSEWIFE
Cosa dire al nuovo studio che ti ha stampato tre etti di biglietti da visita secondo cui ti chiami ALLESSANDRA? Pazienza, serve tanta pazienza, mi ripeto in un mantra poco convincente da quando mi sono convertita alla semi-casalinghitudine.
Ho quasi completato l'odissea dei cambi di indirizzo. In questo meraviglioso Sultanato, non esiste la consegna della posta a domicilio. Il sistema "funziona" - se così si può dire - tramite invio a caselle postali. Tutti usano la casella postale del datore di lavoro vista la difficoltà (percepita) di procurarsene una propria. Ergo, se cambi lavoro, cambi pure indirizzo.
Io ho detto BASTA a questa roba e mi sono procurata una casella postale personale. Divido le spese con un "P.O. Box Husband" (nuovo modello di "marito di comodo", da non confondersi con i più comuni "Gym Husband" e "Club Membership Husband" di cui, magari, un giorno vi parlerò). Quando vi dicono che il tempo medio di attesa per una casella postale personale è 5 anni, annuite con un sorriso di circostanza. Io ci ho messo un quarto d'ora e sono disposta a vendere il segreto :)
Tutto questo sproloquio è per introdurre la conversazione del mese. Mi reco in banca per registrare la variazione di indirizzo. Compilo l'apposito modulo e lo consegno al simpatico addetto. Il buon Abdullah apre la schermata del mio conto corrente, registra il cambio e poi, senza che nessuno gli avesse chiesto nulla, mi dice:
"Your balance is XXXX Rial. You are a very rich man."
...Senza parole...
Ho quasi completato l'odissea dei cambi di indirizzo. In questo meraviglioso Sultanato, non esiste la consegna della posta a domicilio. Il sistema "funziona" - se così si può dire - tramite invio a caselle postali. Tutti usano la casella postale del datore di lavoro vista la difficoltà (percepita) di procurarsene una propria. Ergo, se cambi lavoro, cambi pure indirizzo.
Io ho detto BASTA a questa roba e mi sono procurata una casella postale personale. Divido le spese con un "P.O. Box Husband" (nuovo modello di "marito di comodo", da non confondersi con i più comuni "Gym Husband" e "Club Membership Husband" di cui, magari, un giorno vi parlerò). Quando vi dicono che il tempo medio di attesa per una casella postale personale è 5 anni, annuite con un sorriso di circostanza. Io ci ho messo un quarto d'ora e sono disposta a vendere il segreto :)
Tutto questo sproloquio è per introdurre la conversazione del mese. Mi reco in banca per registrare la variazione di indirizzo. Compilo l'apposito modulo e lo consegno al simpatico addetto. Il buon Abdullah apre la schermata del mio conto corrente, registra il cambio e poi, senza che nessuno gli avesse chiesto nulla, mi dice:
"Your balance is XXXX Rial. You are a very rich man."
...Senza parole...
Sunday, July 3, 2011
DESPERATE HOUSEWIFES
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