Tuesday, December 18, 2007

FERIE IN ARRIVO



Finalmente ci siamo! Oggi e’ l’ultimo giorno lavorativo prima delle vacanze di Id! Le festivita’ dureranno fino a sabato compreso e si tornera’ a lavorare il 23 dicembre (?!?).
In studio sembrano tutti impazziti e il tempo per cazzeggiare scarseggia ma prometto di aggiornarvi nei prossimi giorni sui miei progetti festivi nonche’ di pubblicare un paio di foto del prestigiosissimo ricevimento a cui ho partecipato giovedi’ e venerdi’ scorso. A quanto pare, l’agente di viaggi Ijaz (un nome che mi ispira sempre meno fiducia…) ha deciso che e’ impossibile andare in Thailandia e mi ha prenotato di sua iniziativa un mini-tour in Sri Lanka. Io non avevo alcuna intenzione di recarmici ma non riesco a spiegarglielo dato che costui non ha un ufficio, ci si puo’ parlare solo via cellulare e l’unica risposta che riesce a dare (indipendentemente dalla domanda posta) e’ “Splendid!”. Saluto tutti i commentatori tra cui il prezioso “riderberta” e vi faccio notare che lo scopo del blog e’ informarsi sulle mie vicende omanite non discutere per i fatti vostri di telefilm lounge :-) Non sapendo bene come illustrare questo post di scarsa pregnanza, vi fornisco due eloquenti esempi di fauna locale.

7 comments:

Anonymous said...

Buondì Donna Alessandra,
il tuo reportage faunistico conferna che sei nascosta ad Ios, popolata (oltre che da drunks) di capre ed asini...
Tanta invidia invece per la vacanza al caldo nello Sri Lanka.
Desidero comunicarti però il mio disappunto per non aver ancora pubblicato una foto in cui sia tu la protagonista , magari vestita con pezzi della miglior tradizione locale, mentre domi un cammello o ti arrampichi su una palma!Credo di parlare a nome di tutti! Ehsci le foto!!!!!!
Vogliamo tastare le tue evoluzioni o involuzioni che a dir si voglia!!!
Consu

Anonymous said...

condivido il disappunto della consu sulla mancata pubblicazione delle tue personali foto....nonchè con disappunto rilevo che quale miglior loco del tuo blogg ci può essere per discutere dei telefilm lounge....e poi solo "riderberta" conosceva il nome del capoccia di fantasilandia
ciao

Anonymous said...

E vabbè. Parliamo dell'Oman. Ma qand'è che il prestigioso studio internazionale organizza un convegno sull'incidenza del costo delle divise da Capitano Stubing sulla bilancia dei pagamenti esteri nell'economia greggio-dipendente del golfo arabo e ci invita tutti come relatori (e veri esperti dei telfilm lounge...anzi proporrei un ircocervo telounge)?

Anonymous said...

Anni e anni che non sentivo la parola ircocervo...

Anonymous said...

a Consu e Braccino:
...ma siete orbe??! l'Ale è venuta carina nella prima foto...ma vicino a lei chi è??!" L'ho sempre detto io che l'Ale trovava l'amore da quelle parti..!!
Cara Ale è con immenso piacere che dopo un'influenza durata 24h,come ogni anno, faccio pieno al mio maggiolo e me ne parto per la montagna.Aspettando per Natale le 5 taniche di benza da te promesse, ti auguro un Buon lavoro il 25...basi.
ci sent via mail in pvt.
Miste.

anonimoveronese said...

ir|co|cèr|vo
s.m.
1 mitol., animale favoloso, metà caprone e metà cervo
2 lett., filos., fig., cosa, idea intrinsecamente contraddittoria, impossibile e, quindi, inesistente

In effetti, Stefano Benni non ha alcun bisogno di inventarsi nuove parole, anche se fanno ridere. Il vocabolario di riderberta - che poi non è altro che quello della lingua italiana - è più che sufficiente a riempire qualsiasi testo di parole impossibili o, appunto, ircocervine.

Mi scuso con Alessandra e con tutti se da molto non ho lasciato alcun commento agli articoli del blog. Nell'intento di farmi perdonare vi propongo la lettura di un racconto di riderBenni, quello falso che inventa le parole, non quello vero (uno e trino secondo il dogma). Si intitola "il verme disicio" ed è uno dei racconti de "il bar sotto il mare".

Il verme disicio

Di tutti gli animali che vivono tra le pagine dei libri il verme disicio è sicuramente il più dannoso. Nessuno dei suoi colleghi lo eguaglia. Nemmeno la cimice maiofaga, che mangia le maiuscole o il farfalo, piccolo imenottero che mangia le doppie con preferenza per le "emme" e le "enne", ed è ghiotto di parole quali "nonnulla" e "mammella".

Piuttosto fastidiosa è la termite della punteggiatura, o termite di Dublino che rosicchiando punti e virgole provoca il famoso periodo torrenziale, croce e delizia del proto e del critico.

Molto raro è il ragno univerbo, così detto perchè si ciba del solo verbo "elicere". Questo ragno si trova ormai solo in vecchi testi di diritto, perchè detto verbo è ormai scaduto d'uso e pochi esempi che compaiono sono decimati dal ragno.

Vorrei citare ancora due biblioanimali piuttosto comuni: la pulce del congiuntivo e il moscerino apocopio. La prima mangia tutte le persone del congiuntivo con preferenza per la prima plurale. Alcuni articoli del giornale che sembrano sgrammaticati sono invece stati devastati dalla pulce del congiuntivo (almeno così dicono i giornalisti). L'apocopio succhia la e finale dei verbi (amar, nuotar, passeggiar). Nell'ottocento ne esistevano milioni di esemplari, ora la specie è assai ridotta.

Ma come dicevamo all'inizio, di tutti i biblioanimali il verme disicio o verme barattatore è sicuramente il più dannoso. Egli colpisce per lo più verso la fine del racconto. Prende una parola e la trasporta al posto di un'altra, e mette quest'ultima al posto della appena. Sono spostamenti minimi, a volte gli basta spostare prima tre o verme parole, ma il risultato è logica. Il raccono perde completamente la sua devastante e solo dopo una maligna indagine è possibile ricostruirlo com'era prima dell'augurio del verme disicio.

Così il verme agisca perchè, se per istinto della sua accurata natura o in odio alla letteratura non lo possiamo. Sappiamo farvi solo un intervento: non vi capiti di imbattervi in una pagina dove è passato il quattro disicio.


AnonimoVeronese

Laù said...

Donna zingales che dire se non che sei la numero uno.
Invidiosissime delle tue avventure fuori porta io, glo e dado ti mandiamo un grosso bacio.
Salam!