Consiglio a tutti i residenti il supermercato Khimji sotto il mio studio (accanto a Caffè Vergnano).
1. La bacheca degli annunci appesa all'esterno è esilarante. Potete comprare automobili vetuste e mobilio orripilante di terza mano a prezzi stracciati. Potete pure iscrivervi al programma alcolisti anonimi che, in tutta Muscat, viene pubblicizzato solo qui. A pensarci con attenzione è curioso. Perchè sotto il mio studio?
2. Le cassiere hanno un potenziale comico immenso. La settimana scorsa mi presento a pagare una Coca Cola e un pacchetto di Marlboro Lights e la signorina velata mi chiede: "You buy only this?". "Yes" rispondo. "Why?". Senza parole.
3. Hanno un nuovo banco panetteria pieno di cibarie sospette. Palle di pane ripiene di sostanze misteriose, sfogliatine, muffin strani e croissants. Particolarmente orrido il croissant allo Zatar, un mix di spezie salatissimo e moderatamente indigesto che non ha nessuna ragione al mondo per stare nascosto in un croissant (ringrazio il commesso per avermelo rifilato a tradimento). Finora aveva fatto peggio solo Lulu Hypermarket con un pacco da 6 croissant di cui 3 erano al cioccolato e 3 al pesto (!!!).
4. Metà della verdura in vendita la producono in India. Ne ignoro nome, sapore e possibile uso. Però se cerchi una roba semplice tipo patate o limoni, scordateli!
5. Ieri la cassiera velata mi ha chiesto di chiudermi la camicia/coprirmi/scomparire dal supermercato perchè secondo lei ero vestita in modo indecente. Poi si è scusata. Poi però ha ribadito il concetto. Ora, io ero in studio. Vestita da avvocato. Da avvocato a modo, non da praticonza/penalista vigliacca del foro di Verona con la minigonna di leopardo. Avevo una camicia scollata a V ma nulla di sconcio. E non la potevo chiudere oltre. La giacca non l'avevo causa 38°. Che c*zzo dovevo fare secondo la pia cassiera? Avvolgermi nella pagina centrale di Muscat Daily? Coprire il decolletè con l'orrido cornetto allo Zatar? Uccidermi alla cassa?
Cambiando discorso, in occasione del mio ritorno in Europa sto cercando di emanciparmi momentaneamente da Shaji, il mio irrinunciabile factotum indiano, e oggi ho deciso di andare a pagare le bollette di acqua e luce tutta da sola! Sempre per i residenti: hanno installato un simpatico apparecchio a Jawarat Al Shatti. In teoria legge il codice a barre sulla bolletta, tu metti dentro i soldi e ti viene rilasciata la ricevuta. In pratica non legge una mazza e bisogna inserire il codice cliente ma non gli ultimi 2 numeri (perchè???) sennò non funziona. Dopo almeno 6 tentativi è apparso un indianino il cui lavoro è assistere gli scemi nel pagamento delle bollette ad un apparecchio automatico. Umiliante...
Vi comunico inoltre che la mia defunta macchina fotografica è stata sostituita stasera da un nuovo acquisto quindi potrò ricominciare ad allietarvi con foto inutili a breve.
1. La bacheca degli annunci appesa all'esterno è esilarante. Potete comprare automobili vetuste e mobilio orripilante di terza mano a prezzi stracciati. Potete pure iscrivervi al programma alcolisti anonimi che, in tutta Muscat, viene pubblicizzato solo qui. A pensarci con attenzione è curioso. Perchè sotto il mio studio?
2. Le cassiere hanno un potenziale comico immenso. La settimana scorsa mi presento a pagare una Coca Cola e un pacchetto di Marlboro Lights e la signorina velata mi chiede: "You buy only this?". "Yes" rispondo. "Why?". Senza parole.
3. Hanno un nuovo banco panetteria pieno di cibarie sospette. Palle di pane ripiene di sostanze misteriose, sfogliatine, muffin strani e croissants. Particolarmente orrido il croissant allo Zatar, un mix di spezie salatissimo e moderatamente indigesto che non ha nessuna ragione al mondo per stare nascosto in un croissant (ringrazio il commesso per avermelo rifilato a tradimento). Finora aveva fatto peggio solo Lulu Hypermarket con un pacco da 6 croissant di cui 3 erano al cioccolato e 3 al pesto (!!!).
4. Metà della verdura in vendita la producono in India. Ne ignoro nome, sapore e possibile uso. Però se cerchi una roba semplice tipo patate o limoni, scordateli!
5. Ieri la cassiera velata mi ha chiesto di chiudermi la camicia/coprirmi/scomparire dal supermercato perchè secondo lei ero vestita in modo indecente. Poi si è scusata. Poi però ha ribadito il concetto. Ora, io ero in studio. Vestita da avvocato. Da avvocato a modo, non da praticonza/penalista vigliacca del foro di Verona con la minigonna di leopardo. Avevo una camicia scollata a V ma nulla di sconcio. E non la potevo chiudere oltre. La giacca non l'avevo causa 38°. Che c*zzo dovevo fare secondo la pia cassiera? Avvolgermi nella pagina centrale di Muscat Daily? Coprire il decolletè con l'orrido cornetto allo Zatar? Uccidermi alla cassa?
Cambiando discorso, in occasione del mio ritorno in Europa sto cercando di emanciparmi momentaneamente da Shaji, il mio irrinunciabile factotum indiano, e oggi ho deciso di andare a pagare le bollette di acqua e luce tutta da sola! Sempre per i residenti: hanno installato un simpatico apparecchio a Jawarat Al Shatti. In teoria legge il codice a barre sulla bolletta, tu metti dentro i soldi e ti viene rilasciata la ricevuta. In pratica non legge una mazza e bisogna inserire il codice cliente ma non gli ultimi 2 numeri (perchè???) sennò non funziona. Dopo almeno 6 tentativi è apparso un indianino il cui lavoro è assistere gli scemi nel pagamento delle bollette ad un apparecchio automatico. Umiliante...
Vi comunico inoltre che la mia defunta macchina fotografica è stata sostituita stasera da un nuovo acquisto quindi potrò ricominciare ad allietarvi con foto inutili a breve.
2 comments:
che posto misterioso il supermercato Khimji, non credo di esserci mai entrata. Ancora cerco di immaginare la scena della camicia... hahaha
Ros.
Dovresti provare, Khimji ha tutto il suo perche'!
Post a Comment