Molti di voi hanno visto le foto su FB quindi non mi dilungo troppo sulla spedizione nel deserto. Volete provarci anche voi? Ecco le regole da seguire –
1. Passate almeno due serate in giro per quartieri improbabili a comprare attrezzature assortite (che poi non userete MAI perche’ quelle degli istruttori, ormai ribattezzati GURU, sono troppo piu’ fighe delle vostre).
2. Alzatevi alle 4:30 di mattina di giovedi’ e alle 5:00 radunatevi presso l’auto che avete noleggiato in fretta e furia tramite un amico perche’ il meccanico non vi ha restituito la Hummer per tempo. Caricate armi e bagagli.
3. Godete del motore 4500 (ovviamente benzina) del Landcruiser e percorrete l’autostrada costiera ad una velocita’ media di 180 km/h per giungere in tempo al luogo dell’appuntamento battendo ogni record di guida criminale (Shatti-Al Kamil via Sur: 2 ore e 5 minuti)
4. Giunti in loco sollazzatevi con le prove radio e l’inserimento delle coordinate nel GPS. Sghignazzate con aria di superiorita’ perche’ il luogo in cui di prevede di montare il campo la sera e’ a soli 33 km dalla partenza e avete tutto il giorno per arrivarci.
5. Partenza in gruppone di 25-30 macchine (credo), tappa sgonfiaggio gomme e via sulle dune.
6. Insabbiatevi varie volte e fatevi soccorrere da qualche strano figuro.
7. Nel frattanto impiantate varie volte la macchina di muso e di culo precipitando dalle dune in modo scoordinato. Danneggiate gravemente il paraurti anteriore e un paio di pezzi e pezzetti intorno al faro anteriore sinistro.
8. Distruggete anche il paraurti posteriore e stupitevi quando, dopo una successiva botta piu’ forte della prima, torna a posto da solo.
9. Guidate su e giu’ per le dune per 7 ore. Avrete coperto tra i 25 e i 30 km. NON RAGGIUNGERETE MAI il luogo definito dalle coordinate GPS inserite alla partenza. Montate il campo in un altro posto (tanto sono tutti uguali), stappate una bottiglia di prosecco fresco e allestite un barbecue. Andate a dormire.
10. Svegliatevi alle 5 di mattina, fate colazione e ricominciate a guidare sulle dune. Bottate ulteriormente la macchina e insabbiatevi un altro paio di volte tanto per andare sul sicuro.
11. Quando pensate che non riuscirete mai piu’ a tornare a casa, trovate la pista per uscire dal deserto. Salutate tutti, rigonfiate le gomme e riavviatevi verso Muscat questa volta sulla strada interna nota anche come LA STRADA DELLA MORTE per l'inquietante numero quotidiano di incidenti letali che vi si verificano. Notate che, a causa delle collisioni multiple, l’auto presenta interessanti problemi alla convergenza. Ignorate la vicenda e proseguite.
12. Arrivati a Muscat (senza passare da casa) recatevi direttamente a Wadi Kabir, il quartiere dei meccanici e degli sfasciacarrozze (ci sono anche i carpentieri ma non vi servono). E’ l’equivalente di una domenica pomeriggio in Italia. Cercate disperatamente un meccanico che esegua un intervento cosmetico sull’auto a noleggio perche’ la franchigia dell’assicurazione e’ SPROPOSITATA e non potete restituire la macchina in quello stato.
13. Trovate, dopo lungo peregrinare, il Sig. Al Bustan, genio assoluto e Angelo Salvatore, che vi promette di lavorare per voi dalle 7 a mezzanotte di un giorno festivo. Affidategli l’auto con un sospiro di sollievo.
14. Andate a casa a mangiare (non avete nemmeno pranzato), abbioccatevi sul divano e, 4 ore dopo, trascinatevi nuovamente fino all’altro capo della citta’ a ritirare la macchina. PERFETTA! Ringraziate profusamente il Sig. Al Bustan, la moglie gobba e centenaria e il vecchio omanita su sedia a sdraio in mezzo alla strada che ha monitorato i lavori.
15. Riattraversate tutta la citta’ e consegnate la macchina ad un omanita che dorme sul retro di un pick up nel parcheggio di uno studio di ingegneria. Lui ripartira’ immediatamente (nel mezzo della notte) per le Wahiba a raccogliere campioni di sabbia. Il suo unico bagaglio: un cuscino, un paio di ciabatte e dei sacchetti vuoti.
16. Tornate a casa e svenite a letto
Per tutta la durata del viaggio, ogni 15 minuti (e, con piu’ convinzione, ogni volta che bottate la macchina), alzate gli occhi al cielo e mormorate: “GRAZIE OTE, INCOMPETENTI FANNULLONI, CHE NON MI AVETE RESTITUITO LA HUMMER IN TEMPO PER QUESTA GITA!”.
1. Passate almeno due serate in giro per quartieri improbabili a comprare attrezzature assortite (che poi non userete MAI perche’ quelle degli istruttori, ormai ribattezzati GURU, sono troppo piu’ fighe delle vostre).
2. Alzatevi alle 4:30 di mattina di giovedi’ e alle 5:00 radunatevi presso l’auto che avete noleggiato in fretta e furia tramite un amico perche’ il meccanico non vi ha restituito la Hummer per tempo. Caricate armi e bagagli.
3. Godete del motore 4500 (ovviamente benzina) del Landcruiser e percorrete l’autostrada costiera ad una velocita’ media di 180 km/h per giungere in tempo al luogo dell’appuntamento battendo ogni record di guida criminale (Shatti-Al Kamil via Sur: 2 ore e 5 minuti)
4. Giunti in loco sollazzatevi con le prove radio e l’inserimento delle coordinate nel GPS. Sghignazzate con aria di superiorita’ perche’ il luogo in cui di prevede di montare il campo la sera e’ a soli 33 km dalla partenza e avete tutto il giorno per arrivarci.
5. Partenza in gruppone di 25-30 macchine (credo), tappa sgonfiaggio gomme e via sulle dune.
6. Insabbiatevi varie volte e fatevi soccorrere da qualche strano figuro.
7. Nel frattanto impiantate varie volte la macchina di muso e di culo precipitando dalle dune in modo scoordinato. Danneggiate gravemente il paraurti anteriore e un paio di pezzi e pezzetti intorno al faro anteriore sinistro.
8. Distruggete anche il paraurti posteriore e stupitevi quando, dopo una successiva botta piu’ forte della prima, torna a posto da solo.
9. Guidate su e giu’ per le dune per 7 ore. Avrete coperto tra i 25 e i 30 km. NON RAGGIUNGERETE MAI il luogo definito dalle coordinate GPS inserite alla partenza. Montate il campo in un altro posto (tanto sono tutti uguali), stappate una bottiglia di prosecco fresco e allestite un barbecue. Andate a dormire.
10. Svegliatevi alle 5 di mattina, fate colazione e ricominciate a guidare sulle dune. Bottate ulteriormente la macchina e insabbiatevi un altro paio di volte tanto per andare sul sicuro.
11. Quando pensate che non riuscirete mai piu’ a tornare a casa, trovate la pista per uscire dal deserto. Salutate tutti, rigonfiate le gomme e riavviatevi verso Muscat questa volta sulla strada interna nota anche come LA STRADA DELLA MORTE per l'inquietante numero quotidiano di incidenti letali che vi si verificano. Notate che, a causa delle collisioni multiple, l’auto presenta interessanti problemi alla convergenza. Ignorate la vicenda e proseguite.
12. Arrivati a Muscat (senza passare da casa) recatevi direttamente a Wadi Kabir, il quartiere dei meccanici e degli sfasciacarrozze (ci sono anche i carpentieri ma non vi servono). E’ l’equivalente di una domenica pomeriggio in Italia. Cercate disperatamente un meccanico che esegua un intervento cosmetico sull’auto a noleggio perche’ la franchigia dell’assicurazione e’ SPROPOSITATA e non potete restituire la macchina in quello stato.
13. Trovate, dopo lungo peregrinare, il Sig. Al Bustan, genio assoluto e Angelo Salvatore, che vi promette di lavorare per voi dalle 7 a mezzanotte di un giorno festivo. Affidategli l’auto con un sospiro di sollievo.
14. Andate a casa a mangiare (non avete nemmeno pranzato), abbioccatevi sul divano e, 4 ore dopo, trascinatevi nuovamente fino all’altro capo della citta’ a ritirare la macchina. PERFETTA! Ringraziate profusamente il Sig. Al Bustan, la moglie gobba e centenaria e il vecchio omanita su sedia a sdraio in mezzo alla strada che ha monitorato i lavori.
15. Riattraversate tutta la citta’ e consegnate la macchina ad un omanita che dorme sul retro di un pick up nel parcheggio di uno studio di ingegneria. Lui ripartira’ immediatamente (nel mezzo della notte) per le Wahiba a raccogliere campioni di sabbia. Il suo unico bagaglio: un cuscino, un paio di ciabatte e dei sacchetti vuoti.
16. Tornate a casa e svenite a letto
Per tutta la durata del viaggio, ogni 15 minuti (e, con piu’ convinzione, ogni volta che bottate la macchina), alzate gli occhi al cielo e mormorate: “GRAZIE OTE, INCOMPETENTI FANNULLONI, CHE NON MI AVETE RESTITUITO LA HUMMER IN TEMPO PER QUESTA GITA!”.
1 comment:
ho le lacrime agli occhi... non riesco a smettere...
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