Sono in ritardo col reportage dalle sfilate. Prendetevela con Rossella che si è auto-nominata fotografa ufficiale dell'evento presentandosi con attrezzatura professionale (sopravvissuta per miracolo ad un'imbarazzante volo dalla tribuna della fotografa che è rotolata di un livello con sonora culata a terra). Le mie foto, al solito, fanno schifo. Se lei non mi fa un collage di vestiti d'oro e buffi copricapi, io non posso scrivere. Tuttavia una visione d'insieme di cappelli, turbanti et similia ve la posto.
In other news, sono in missione per conto di me stessa e del mio disastrato conto corrente. Sto cincischiando in attesa di andare in banca per una transazione perlomeno complessa.
Oggi alle 19, al Seeb Stadium c'è la partita di pallone. Oman-India ovvero lo squadrone del Sultanato contro una nazione di un miliardo di abitanti tra i quali nessuno riesce a trovarne 11 che sappiano giocare a calcio. Per le implicazioni sociologiche (più che per il valore sportivo), stavo pensando di andare. Nel frattanto buon giovedì.
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