Sorvolo velocemente sul fatto che sono quasi alla fine del quarto giorno di Ramadan e mi sembra sia iniziato da tre mesi. Più degli altri anni, mi irritano gli orari di fantasia di qualunque esercizio commerciale.
"Buongiorno, sono AZ, ho saputo che per Ramadan avete cambiato orari"
"Sì Madam, siamo aperti dalle 9 alle 16 e poi dalle 22 a mezzanotte"
"Begli orari del cazzo, quindi cosa succede col mio appuntamento delle 18.30 che, peraltro, ho prenotato un mese fa?"
"Siamo chiusi"
"Quindi quando posso venire?"
"L'abbiamo messa in lista d'attesa"
"Eh? Ma state scherzando? E poi come fate a risistemare tutti gli appuntamenti che siete aperti due ore in meno al giorno rispetto al solito orario continuato 9-20?"
"Ma no, Madam, non è vero che lavoriamo due ore in meno, chiudiamo due ore dopo"
"Vaffanculo"
(Prima che me lo chiediate, ho già scritto una verbosa lettera di lamentela al CEO)
Nel frattempo sto finendo le lenti a contatto giornaliere e l'ottico non risponde. Telefono da ore per capire quando sono aperti. Invano.
Comincio a pensare di aver ricevuto in dote una certa dose di pazienza usa-e-getta per tollerare tutto questo e, al quinto Ramadan, l'ho consumata tutta.
Aggiungiamoci che oggi ricorre il mio genetliaco e non posso nemmeno offrire ai pochi rimasti in città una bevanda al bar perchè i bar sono chiusi tutto il mese. Per fortuna che ho degli amichetti bravissimi che mi hanno organizzato un ritrovo serale altrimenti oggi nemmeno mi alzavo dal letto...
Comunque non è di questo che volevo parlarvi. La settimana scorsa Collega Americano è andato a mangiare in un nuovo ristorante che si chiama Love at First Bite, una pacchianata cosmica con il solito menu di roba-unta-qualunque che si trova in questa parte del mondo ma con nomi allucinanti a tema "Ammmore" tipo "Fries with Benefits". A me l'arredamento del posto non dispiace: la tappezzeria nera a gigli fiorentini dorati ha tutto il suo perchè ma, comunque, non è cosa da tutti.
Insomma, l'amico di Collega, che ha un ottimo blog di recensioni di ristoranti, ha scritto la sua recensione. Sono andata a leggerla per curiosità e ho trovato la guerra civile. Sto cercando un modo diplomatico di spiegarvi come i commentatori di una recensione di un ristorantino siano paurosamente esemplificativi di quel che non va in questa parte del mondo. La recensione incriminata, da cui mezza popolazione (omanita) di Muscat si sente lesa nell'onore, è qui. I commenti allucinanti che arrivano fino alla minaccia esplicita sono in calce.
Sono basita.
Ah, io a Love at First Bite non ci ho mai mangiato.
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