Una settimana e un giorno e saro’ nuovamente tra voi.
Al di la’ del tono vagamente messianico del preambolo, mi fa piacere venire in Europa per un po’. La percezione dello spostamento Oman-Italia, mi rendo conto, e’ molto cambiata rispetto all’ultima volta che sono venuta a Verona. Un paio di settimane fa, in una conversazione casuale, ho pronunciato una frase che, pensandoci a posteriori, ha una portata dirompente. Si parlava dell’estate (che qua, contrariamente all’Italia, e’ una faccenda parecchio odiosa), del caldo, dell’umidita’, della carenza di porco decente in commercio, dello scarso assortimento di vini degni di questo nome, del traffico demenziale sulla Sultan Qaboos Highway e via discorrendo. Insomma, il dialogo-tipo degli stranieri a Muscat che qua stanno tutti da Dio e nemmeno ci pensano a tornare in Occidente, ma, specialmente nei mesi estivi, indulgono volentieri alla lamentela.
Ad un certo punto me ne sono uscita con la seguente osservazione : “Io almeno a luglio vado in Italia per un paio di settimane, sfuggo all’afa e mi ingozzo di porco e vino (ormai un leit motiv)”. Il mio interlocutore, a quel punto, mi ha chiesto “Quando torni?” e la mia risposta e’ stata “Saro’ a casa per il 2 agosto”. CASA…ma vi rendete conto? Io mi chiedo come sia successo in cosi’ poco tempo…
Ho riflettuto sulla cosa con calma e, in effetti, e’ vero…Ormai qui ho tutto quello che serve a chiamare un posto “casa”: ho un appartamento, mi muovo agilissima nel complesso sistema viario della capitale, conosco un sacco di gente (e ovviamente i baristi di parecchi locali), ho il permesso di residenza, la patente omanita, il conto in banca (con abbinate ben 4 carte di credito di cui due ORO…certo che ‘sta gente di fida…), la tessera-alcool, il deposito titoli per compra-vendere azioni alla simpatica Borsa di Muscat, l’abbonamento in palestra, l’abbonamento a varie riviste e periodici (Oman today e Business Today sono i miei preferiti).
In piu’ leggo i giornali locali mentre bevo il caffe’ al bar e riesco a seguire tutti gli avvenimenti con una certa cognizione di causa. Ho una conoscenza approfondita di tutti i supermercati e di tutto cio’ che vendono (ho gia’ selezionato le marche locali preferite per qualunque genere alimentare e non…compro solo acqua minerale Jabal Al Akhdar, succhi di frutta Masafi, detersivo Bahar, datteri Beteel e cosi’ via). Inizio a capire di cosa parlano i locali quanto origlio i loro vaneggiamenti in arabo. Chissa’…
Casa o non casa resta il fatto che sono felicissima di tornare per un po’ nel buon vecchio continente. Nemmeno il vostro strano weekend (sabato e domenica) mi spaventa perche’ io saro’ in fine settimana perpetuo per 15 giorni…magari mi manchera’ il muezzin che chiama i butei alla preghiera e scandisce le ore della mia giornata ma per un po’ posso accontentarmi delle campane di una chiesa.
Devo solo riuscire a sopravvivere al weekend di festeggiamenti per la mia partenza che si apre domani sera. Fatto cio' mi lancio nelle celebrazioni per il mio arrivo a Verona e, a seguire, per il mio compleanno, per la mia partenza dall'Italia e, a completare il tutto, per il mio ritorno in Oman...La vedo durissima...
A presto.
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