Eccoci al grande giorno.
GIOVEDI 12 NOVEMBRE 2009, PARTE LA WAHIBA CHALLENGE
Sveglia alle 6:00. Avrei preferito che l' "insegnante di educazione fisica", una delle componenti del team, avesse evitato di tirarmi giù dal letto urlando come il Sergente Hartman di Full Metal Jacket. Chi mi conosce sa che, dopo di ciò, era inevitabile che iniziasse a scorrere cattivo sangue... Chiara, forse presagendo l'imminente tragedia, cerca di placarmi con un bel caffè caldo e cantuccini.
Parentesi: le tende che si aprono da sole sono una figata, peccato che sia praticamente impossibile richiuderle.
Ore 7:00: partenza per il meeting point. 5 minuti di strada. Leslie buca una gomma nel percorso. Comiciamo bene...Arriviamo. Per cambiare la gomma perdiamo la foto di gruppo e parte delle istruzioni di gara. Poco male. Ci consegnano le coordinate GPS del primo checkpoint e partiamo. Seguono 8 ore di guida sulle dune. Divieto assoluto di usare piste pre-esistenti. Assenza totale di segni di vita. Sabbia, sabbia e ancora sabbia. Ci si incastra, si spinge, si tira, ci si disinsabbia (se questo verbo esiste), si riparte. Passiamo i due checkpoint. Recuperiamo ogni volta nuove coordinate GPS. Continuiamo ad insabbiarci, liberarci, scalare dune, scendere da dune, cercare modi di aggirare dune su cui non riusciamo a salire o da cui non riusciamo a scendere.
Ore 15:30: Arriviamo al campo! Ce l'abbiamo fatta! Foto di gruppo, registrazione col comitato organizzatore, baci, abbracci e giubilo.
Ore 16:00: montiamo il campo, breve partitella a pallavolo, discesa dalle dune sugli slittini (parte del bagaglio della Capitana della squadra...). Cena frugale.
Ore 17:30: Iniziamo a bere. Si socializza con gli altri teams. Si chiacchera con gli organizzatori. I butei del PDO Pirates Team sono i miei nuovi idoli! Non so come, ma hanno caricato sulle loro jeep assi, chiodi, martello, un generatore, luci e lucette, sound system e un frullatore per i frozen cocktails. Hanno attraversato il deserto e, appena arrivati al traguardo, HANNO COSTRUITO UN BAR! Inutile dire che sono seguite abbondanti libagioni.
Ore 22:45: Mi spengo lentamente. Con un altra Diva decidiamo di tornare al campo. Ci perdiamo arrancando per mano sulle dune (non sobrissime). Per fortuna incrociamo altre due compagne di squadra di ritorno al campo e le seguiamo. Io già preventivavo di svegliarmi all'alba su una duna ricoperta di scorpioni...
Ore 23:00: Svengo in tenda.
VENERDI
Ore 6:00: Sveglia. E ridagli...Bestemmio, lotto per piegare la tenda che continua a rimontarsi da sola. La schiacciamo con violenza nell'apposito sacco.
Ore 7:00: Ennesime coordinate GPS. Si riparte. Copiate e incollate la descrizione della giornata precedente. Dune, dune, dune.
Ore 12:30: Raggiungiamo il traguardo finale. Rinnovato giubilo, baci, abbracci e foto di gruppo. Breve picnic e rigonfiamo le gomme per seguire i 40 km di pista fino all'uscita del deserto. Tappa benzina, bevande fresche, saluti e via verso Muscat.
Ore 16:30: arrivo a Muscat. Carico a scarico bagagli, sposatamenti assortiti e finalmente una doccia. La sabbia non si scolla. Pazienza...cambio d'abito per il barbecue di fine gara al Club dei Petrolieri.
Ore 21:00: torno a casa e perdo i sensi.
Nel complesso, un gran weekend :-)
GIOVEDI 12 NOVEMBRE 2009, PARTE LA WAHIBA CHALLENGE
Sveglia alle 6:00. Avrei preferito che l' "insegnante di educazione fisica", una delle componenti del team, avesse evitato di tirarmi giù dal letto urlando come il Sergente Hartman di Full Metal Jacket. Chi mi conosce sa che, dopo di ciò, era inevitabile che iniziasse a scorrere cattivo sangue... Chiara, forse presagendo l'imminente tragedia, cerca di placarmi con un bel caffè caldo e cantuccini.
Parentesi: le tende che si aprono da sole sono una figata, peccato che sia praticamente impossibile richiuderle.
Ore 7:00: partenza per il meeting point. 5 minuti di strada. Leslie buca una gomma nel percorso. Comiciamo bene...Arriviamo. Per cambiare la gomma perdiamo la foto di gruppo e parte delle istruzioni di gara. Poco male. Ci consegnano le coordinate GPS del primo checkpoint e partiamo. Seguono 8 ore di guida sulle dune. Divieto assoluto di usare piste pre-esistenti. Assenza totale di segni di vita. Sabbia, sabbia e ancora sabbia. Ci si incastra, si spinge, si tira, ci si disinsabbia (se questo verbo esiste), si riparte. Passiamo i due checkpoint. Recuperiamo ogni volta nuove coordinate GPS. Continuiamo ad insabbiarci, liberarci, scalare dune, scendere da dune, cercare modi di aggirare dune su cui non riusciamo a salire o da cui non riusciamo a scendere.
Ore 15:30: Arriviamo al campo! Ce l'abbiamo fatta! Foto di gruppo, registrazione col comitato organizzatore, baci, abbracci e giubilo.
Ore 16:00: montiamo il campo, breve partitella a pallavolo, discesa dalle dune sugli slittini (parte del bagaglio della Capitana della squadra...). Cena frugale.
Ore 17:30: Iniziamo a bere. Si socializza con gli altri teams. Si chiacchera con gli organizzatori. I butei del PDO Pirates Team sono i miei nuovi idoli! Non so come, ma hanno caricato sulle loro jeep assi, chiodi, martello, un generatore, luci e lucette, sound system e un frullatore per i frozen cocktails. Hanno attraversato il deserto e, appena arrivati al traguardo, HANNO COSTRUITO UN BAR! Inutile dire che sono seguite abbondanti libagioni.
Ore 22:45: Mi spengo lentamente. Con un altra Diva decidiamo di tornare al campo. Ci perdiamo arrancando per mano sulle dune (non sobrissime). Per fortuna incrociamo altre due compagne di squadra di ritorno al campo e le seguiamo. Io già preventivavo di svegliarmi all'alba su una duna ricoperta di scorpioni...
Ore 23:00: Svengo in tenda.
VENERDI
Ore 6:00: Sveglia. E ridagli...Bestemmio, lotto per piegare la tenda che continua a rimontarsi da sola. La schiacciamo con violenza nell'apposito sacco.
Ore 7:00: Ennesime coordinate GPS. Si riparte. Copiate e incollate la descrizione della giornata precedente. Dune, dune, dune.
Ore 12:30: Raggiungiamo il traguardo finale. Rinnovato giubilo, baci, abbracci e foto di gruppo. Breve picnic e rigonfiamo le gomme per seguire i 40 km di pista fino all'uscita del deserto. Tappa benzina, bevande fresche, saluti e via verso Muscat.
Ore 16:30: arrivo a Muscat. Carico a scarico bagagli, sposatamenti assortiti e finalmente una doccia. La sabbia non si scolla. Pazienza...cambio d'abito per il barbecue di fine gara al Club dei Petrolieri.
Ore 21:00: torno a casa e perdo i sensi.
Nel complesso, un gran weekend :-)
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