Oggi il rientro in studio è stato duro. Molto duro. Esco da un weekend ricchissimo di eventi più povera di un paio di occhiali da sole di D&G e dell'unico accendino presente sull'isola deserta ma più ricca di una tenda da tre non mia che è apparsa nel bagagliaio di Scatola al ritorno nel mondo civile. Andiamo con ordine.
Un mese fa mi arriva un'e-mail di Rossella che propone un interessante weekend "camping&diving" alle incantevoli isole Damanyat. Tutto perfettamente organizzato. Attrezzatura da campeggio e pasti compresi. Un immersione pomeridiana giovedì, notturna opzionale e due immersioni il venerdì prima del ritorno a Muscat.
Eccellente programma a cui mi iscrivo subito con entusiasmo.
Avrete visto le foto su FB in cui sembra tutto bellissimo. In realtà è andata così. Alterno in blu programma originario e in nero accadimenti effettivi.
- Appuntamento alle 10 alla marina di Seeb, luogo a me ignoto ed estremamente rurale poco fuori Muscat. Partenza.
- Alle 10 eravamo ancora davanti a casa di Rossella in attesa dei ritardatari. Tappa bancomat , ingorgo del venerdì al souq di Seeb, parcheggio di fantasia sul lungomare e affannoso trasporto bagagli. Nove persone con attrezzatura da sub, frigo-borse e roba da spiaggia. Milioni di bagagli che secondo l'organizzazione andavano caricati TUTTI in una Golf. Arrivo al barchino, trasbordo sul barcone (Dhow). Ore 11.30: tutti a bordo! Anzi no, non tutti. Quel che non avevamo considerato era il secondo temibilissimo gruppo-gita. Fantozzi, Filini, la Signorina Silvani e perfino il Geometra Calboni. C'erano tutti. Ed erano in 19! Sorvolo sul gaio dottorando in neurologia "nato in Vienna da genitori persiani" e sul di lui moroso (e anche sulle loro assurde tenute color kaki con cappello panama abbinato) ma non sorvolo sui geni assoluti che, intorno a mezzogiorno, hanno telefonato da Barka (a 40 km dal luogo dell'appuntamento) chiedendo indicazioni perchè si erano persi...
Ora 12.45. Arrivano gli ultimi. Si parte.
- Preparazione del campo, prima immersione, relax in spiaggia, barbecue e immersione notturna.
Realtà: Hahahahaha... certo! Arrivo alle isole alle 2, saltando carica di bagagli da una barca all'altra mi cadono in mare i pregiati occhiali D&G. Il vero dramma non sono tanto i 90 Rial spesi per gli occhiali ma il dover passare 2 giorni su una spiaggia BIANCHISSIMA senza occhiali da sole. A furia di strizzare gli occhi sono tornata a Muscat con delle zampe di tacchino intorno agli occhi che mi hanno fatto ripensare con insistenza alla conversazione di qualche giorno fa sulla Emirates Beauty Clinic. Che sia tempo di Botox?
Montiamo il campo e via, la prima immersione! Non sapevo che sarebbe anche stata l'unica. Devo menzionare l'inconsueto avvistamento di gomitoli di serpenti di mare (velenosissimi).
Torniamo alla base e parte il gruppo-Fantocci. Tre ore esatte per prepararsi all'immersione, partono direttamente per la notturna. Nel frattempo noi rimaniamo abbandonati nell'oscurità (qua alle 7 è buio) sull'isola deserta. Ancora crediamo nel barbecue. Gli organizzatori scompaiono. Iniziamo a bere per non pensare. Arriva la fame. Sta finendo l'acqua. Ammetto (senza andarne fiera) che inizio a nascondere ovunque bottigliette d'acqua piene a metà e trovate in giro nel timore di un razionamento. Passano le ore. La conversazione verte su un solo tema:
Che personaggio di Lost vorresti essere?/moriremo tutti?/sono avanzati dei panini del pranzo? ho fame/ho sete/torneranno mai a prenderci?
Alle 9.30 si presenta un organizzatore in preda all'esaurimento nervoso. Ci riferisce che al campo-Fantozzi due persone sono state attaccate e punte da scorpioni, che un altro si è infilzato una mano su un riccio di mare, che il loro gazebo è crollato senza motivo in mille pezzi e che, in generale, li stanno facendo impazzire. Nel frattempo il mare si è agitato e, dato che stanno grigliando sulla barca grande, non possono trasferire il cibo sulla barca piccola per portarcelo.
Di bene in meglio.
Alle 10 arriva finalmente il cibo. Ammetto che era anche molto buono. A quel punto mi ero fatta una certa quantità di bottigliette di sidro Savannah e la voglia di immergermi al freddo a mezzanotte era sparita. Quattro audaci partono e vado a letto. Il piano è sveglia alle 7, immersione alle 8 e, a seguire, lauta colazione sulla barca grande.
Nemmeno questo sarebbe successo.
- Prima immersione, colazione, seconda immersione, ritorno a Muscat per le ore 15.
Mi sveglio alle 7. Il mare è decisamente agitato. Roba mai vista sulle isole, dicono i butei dell'organizzazione. E ti pareva... Non solo non ci si immerge ma nemmeno possiamo raggiungere la barca grande per la colazione. Ricomincia l'ansia da sopravvivenza. Caccia alle bottigliette d'acqua superstiti, sguardi lubrici rivolti agli avanzi della sera prima (golosa una costoletta d'agnello fredda per colazione). Io mangio tutti i cioccolatini pasquali della decorazione della cena. Semisciolti ma golosi. Abbino con ottima acqua naturale tiepida. I soggetti più deboli iniziano a dare segni di squilibrio. Nel frattempo ci sono tipo 35 gradi. Il programma procede col trasporto a piedi di TUTTO comprese tende e sacchi a pelo dall'altro lato dell'isola (campo-Fantozzi) dove un barchino sovraccarico in modo preoccupante fa la spola con la barca grande. Ore e ore passano nel trasbordo. Dopo lunghe discussioni fra i gruppi rivali e l'organizzazione si decide di tornare a Muscat in mezzo al fortunale. I Fantocci riescono a regalarci un ultimo colpo di scena con un tizio che si tuffa dalla barca, sbianca e inizia ad annaspare ad un passo dall'affogamento. Si tuffano in due per salvarlo. Riescono a prenderlo giusto in tempo e ributtarlo sulla barca.
Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Si parte.
Un'ora e un quarto più tardi siamo a Seeb. Un'altra ora per scaricare tutti i bagagli e redistribuirli ai legittimi proprietari e via verso casa dopo quelli che sono sembrati due mesi sull'isola dei famosi. In realtà sono state 30 ore e, al di là di tutto, si è riso un sacco!
A seguire, un paio d'ore dopo, la premiazione del torneo di bocce all'Intercontinental e la cena di fine torneo. Vi ricordo che abbiamo battuto le donne francesi. Medaglie, fiori, foto, gadget vari e un orologio! Ma questa è un'altra storia...
Un mese fa mi arriva un'e-mail di Rossella che propone un interessante weekend "camping&diving" alle incantevoli isole Damanyat. Tutto perfettamente organizzato. Attrezzatura da campeggio e pasti compresi. Un immersione pomeridiana giovedì, notturna opzionale e due immersioni il venerdì prima del ritorno a Muscat.
Eccellente programma a cui mi iscrivo subito con entusiasmo.
Avrete visto le foto su FB in cui sembra tutto bellissimo. In realtà è andata così. Alterno in blu programma originario e in nero accadimenti effettivi.
- Appuntamento alle 10 alla marina di Seeb, luogo a me ignoto ed estremamente rurale poco fuori Muscat. Partenza.
- Alle 10 eravamo ancora davanti a casa di Rossella in attesa dei ritardatari. Tappa bancomat , ingorgo del venerdì al souq di Seeb, parcheggio di fantasia sul lungomare e affannoso trasporto bagagli. Nove persone con attrezzatura da sub, frigo-borse e roba da spiaggia. Milioni di bagagli che secondo l'organizzazione andavano caricati TUTTI in una Golf. Arrivo al barchino, trasbordo sul barcone (Dhow). Ore 11.30: tutti a bordo! Anzi no, non tutti. Quel che non avevamo considerato era il secondo temibilissimo gruppo-gita. Fantozzi, Filini, la Signorina Silvani e perfino il Geometra Calboni. C'erano tutti. Ed erano in 19! Sorvolo sul gaio dottorando in neurologia "nato in Vienna da genitori persiani" e sul di lui moroso (e anche sulle loro assurde tenute color kaki con cappello panama abbinato) ma non sorvolo sui geni assoluti che, intorno a mezzogiorno, hanno telefonato da Barka (a 40 km dal luogo dell'appuntamento) chiedendo indicazioni perchè si erano persi...
Ora 12.45. Arrivano gli ultimi. Si parte.
- Preparazione del campo, prima immersione, relax in spiaggia, barbecue e immersione notturna.
Realtà: Hahahahaha... certo! Arrivo alle isole alle 2, saltando carica di bagagli da una barca all'altra mi cadono in mare i pregiati occhiali D&G. Il vero dramma non sono tanto i 90 Rial spesi per gli occhiali ma il dover passare 2 giorni su una spiaggia BIANCHISSIMA senza occhiali da sole. A furia di strizzare gli occhi sono tornata a Muscat con delle zampe di tacchino intorno agli occhi che mi hanno fatto ripensare con insistenza alla conversazione di qualche giorno fa sulla Emirates Beauty Clinic. Che sia tempo di Botox?
Montiamo il campo e via, la prima immersione! Non sapevo che sarebbe anche stata l'unica. Devo menzionare l'inconsueto avvistamento di gomitoli di serpenti di mare (velenosissimi).
Torniamo alla base e parte il gruppo-Fantocci. Tre ore esatte per prepararsi all'immersione, partono direttamente per la notturna. Nel frattempo noi rimaniamo abbandonati nell'oscurità (qua alle 7 è buio) sull'isola deserta. Ancora crediamo nel barbecue. Gli organizzatori scompaiono. Iniziamo a bere per non pensare. Arriva la fame. Sta finendo l'acqua. Ammetto (senza andarne fiera) che inizio a nascondere ovunque bottigliette d'acqua piene a metà e trovate in giro nel timore di un razionamento. Passano le ore. La conversazione verte su un solo tema:
Che personaggio di Lost vorresti essere?/moriremo tutti?/sono avanzati dei panini del pranzo? ho fame/ho sete/torneranno mai a prenderci?
Alle 9.30 si presenta un organizzatore in preda all'esaurimento nervoso. Ci riferisce che al campo-Fantozzi due persone sono state attaccate e punte da scorpioni, che un altro si è infilzato una mano su un riccio di mare, che il loro gazebo è crollato senza motivo in mille pezzi e che, in generale, li stanno facendo impazzire. Nel frattempo il mare si è agitato e, dato che stanno grigliando sulla barca grande, non possono trasferire il cibo sulla barca piccola per portarcelo.
Di bene in meglio.
Alle 10 arriva finalmente il cibo. Ammetto che era anche molto buono. A quel punto mi ero fatta una certa quantità di bottigliette di sidro Savannah e la voglia di immergermi al freddo a mezzanotte era sparita. Quattro audaci partono e vado a letto. Il piano è sveglia alle 7, immersione alle 8 e, a seguire, lauta colazione sulla barca grande.
Nemmeno questo sarebbe successo.
- Prima immersione, colazione, seconda immersione, ritorno a Muscat per le ore 15.
Mi sveglio alle 7. Il mare è decisamente agitato. Roba mai vista sulle isole, dicono i butei dell'organizzazione. E ti pareva... Non solo non ci si immerge ma nemmeno possiamo raggiungere la barca grande per la colazione. Ricomincia l'ansia da sopravvivenza. Caccia alle bottigliette d'acqua superstiti, sguardi lubrici rivolti agli avanzi della sera prima (golosa una costoletta d'agnello fredda per colazione). Io mangio tutti i cioccolatini pasquali della decorazione della cena. Semisciolti ma golosi. Abbino con ottima acqua naturale tiepida. I soggetti più deboli iniziano a dare segni di squilibrio. Nel frattempo ci sono tipo 35 gradi. Il programma procede col trasporto a piedi di TUTTO comprese tende e sacchi a pelo dall'altro lato dell'isola (campo-Fantozzi) dove un barchino sovraccarico in modo preoccupante fa la spola con la barca grande. Ore e ore passano nel trasbordo. Dopo lunghe discussioni fra i gruppi rivali e l'organizzazione si decide di tornare a Muscat in mezzo al fortunale. I Fantocci riescono a regalarci un ultimo colpo di scena con un tizio che si tuffa dalla barca, sbianca e inizia ad annaspare ad un passo dall'affogamento. Si tuffano in due per salvarlo. Riescono a prenderlo giusto in tempo e ributtarlo sulla barca.
Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Si parte.
Un'ora e un quarto più tardi siamo a Seeb. Un'altra ora per scaricare tutti i bagagli e redistribuirli ai legittimi proprietari e via verso casa dopo quelli che sono sembrati due mesi sull'isola dei famosi. In realtà sono state 30 ore e, al di là di tutto, si è riso un sacco!
A seguire, un paio d'ore dopo, la premiazione del torneo di bocce all'Intercontinental e la cena di fine torneo. Vi ricordo che abbiamo battuto le donne francesi. Medaglie, fiori, foto, gadget vari e un orologio! Ma questa è un'altra storia...
2 comments:
haha resoconto super spassoso. Devi ammettere che e' materiale eccellente per il blog.
Ros.
Materiale di altissima qualita'!
Tu che fine hai fatto in questi giorni? Lavoro? Vedo che latiti da FB e tutto il resto del cazzeggio online...
Post a Comment