Thursday, September 29, 2011

OMANITI

Una delle "Blog FAQ" (e mai termine fu più adatto di FAQ) è "Ma come sono gli omaniti?".

La risposta classica è "Dipende", che poi è la stessa risposta che dò più o meno a tutte le FAQ tipo "Come si vive in Oman?", "Quanto costa vivere in Oman?", "Faccio una cosa intelligente se mi trasferisco in Oman?".

Per aggiungere qualche elemento utile alla vostra conoscenza della popolazione locale, oggi vi presento due esemplari incontrati ieri sera in un locale della capitale.

Il primo rappresenta il rapporto confuso del giovane omanita con la tecnologia moderna. Fuori dal bar in pausa sigaretta, vediamo apparire nel parcheggio una specie di Toyota Echo costruita con materiali di risulta di varie marche e tonalità cromatiche. Parcheggio sportivo di fronte all'ingresso con musica dance a volume ridicolo, soliti occhi al cielo di noi raffinati Expat all'arrivo del supercafone. Poi però qualcosa attira l'attenzione collettiva.
"Oh, butei, quello si è installato un televisore LCD in macchina."
"Ma no!"
"Ma sì invece, guarda."
Seguono risate, corsa di gruppo verso l'auto, foto e conversazione.

















"Buonasera, osservavamo affascinati questa opera di altissima ingegneria, ma dicci, come minchia fai a guardare la TV che hai montato dietro il sedile? Segui MTV dallo specchietto retrovisore?"

"Ma no, dato che non posso guardare la TV sul retro, ho installato altri schermi in tutta la macchina. E anche una foto di Che Guevara."

Un solo commento WTF.

















Veniamo ora al secondo soggetto del nostro studio antropologico del mercoledì sera.
Omanita sui 25-30 cicciotto e pieno come un uovo in polo a righe bianco-beige. Nel complesso non un bel vedere.

Io, Emily e Chiara in una successiva pausa cicca (roba da smettere di fumare immediatamente).
Arriva il soggettone, punta Chiara e dice "Tu con me in tavolo VIP". Segue perplessità e un generico mormorio di risposta tipo "Sì, vabbè, più tardi, ciao". Bombolo non demorde, coinvolge tutte e tre, chiama un buttafuori e gesticolando in modo confuso ci indica farfugliano "Loro, VIP area, tavolo". Noi continuiamo a sviscerare un interessantissimo gossip ignorandolo e Ciccio si inquieta. Torna all'arembaggio chiedendo se parliamo francese (grazie a Emily per avermi indicata dicendo "Parla con lei") e millanta di aver studiato per 3 anni Scienze Politiche alla Sorbonne. Peccato che non sappia dire bene "Scienze Politiche" in francese. Io mi irrito. Emily si irrita. Lo allontaniamo. Ma lui torna, tutto scocciato, con la frase della settimana:

"This is not London"

che nel tono riassumeva una serie di interessanti concetti, soprattutto: "Guardate che questo passa il convento, non tiratevela tanto, anzi siate un po' contente che vi cago."

Ma vaffanculo.

P.S. Nel locale de quo credo servano alcool indiano che rende ciechi. Tre cocktails piccoli in 3 ore e oggi ho la corona di spine. E non sono la sola: Rossella ha appena scritto su FB che ha "la testa piena di vespe". Mai più. Se proprio ci torno, birra...

5 comments:

Dr. S said...

Let's hope he's not still waiting for us in the VIP area.
Next time, maybe we should ask him how much he can afford to pay us to go and sit with him... ;)

Chiaruga said...

...stop blaming me ladies!

AZ said...

Emily: NO. Never. Or maybe for a very large sum.

Chiara: you are the one to blame. Full stop :)

Ros said...

hahaha come al solito mi perdo i momenti piu' memorabili delle serate!! Ma com'e' che 'ste cose succedono sempre dopo che me ne vado?? Comunque concordo sui cocktails. Anch'io solo 3 in una serata (e l'ultimo non ce l'ho fatta nemmeno a finirlo nauseata) e oltre al nido di vespe in testa adesso mi sembra di avere anche una trave che attraversa l'occhio sinistro.

AZ said...

Ross, Fatti una birretta che passa tutto! (a me ha giovato molto) A dopo