Il mio vicino di casa, dopo un anno in Oman, ancora non e' riuscito ad ottenere dalla polizia la licenza per comprare alcool. Anche se lo derido e a seguire lo insulto pesantemente a cadenza settimanale per la sua sprovvedutezza, in fondo in fondo sono una persona compassionevole e cerco di aiutarlo in questo dramma. In novembre, sorprendemente, non ho comprato neanche una bottiglia quindi ieri sera ho deciso di andare da OUA per utilizzare la mia quota mensile dando la possibilita' al povero Michele di acquistare un paio di bozze con la mia licenza (il che sarebbe ovviamente illegale...).
Per chi si chiede come mai lo spaccino alcoolico si chiami cosi', OUA ha un nome a caso perche' non si puo' fare riferimento all'alcool nella ragione sociale di una persona giuridica. Ad ogni modo il proposito di questo post non e' la solita dissertazione sulle norme che regolano acquisto e consumo di vino. Il vero proposito e' comunicarvi con gioia che OUA ha ampliato la gamma di vini in vendita.
Passeggiavo per il negozio con una confezione di Corona sottobraccio meditando sulla quantita' di birrette da portare domani al campeggio in spiaggia, quando ho visto da lontano delle immagini familiari. Ricordi di Piazza Erbe riassunti in un duo pericolosissimo: Masi Campofiorin e Lugana Ca' dei Frati. Sentirsi a casa...
Inutile dire che la percentuale del budget che avevo messo a disposizione di Michele e' stata drasticamente ridimensionata per far spazio ai miei nuovi acquisti.