Dopo una falsa partenza, torno sul blog per scusarmi di non avervi aggiornati sul mio ritorno e per rispondere alle mail di protesta che ho ricevuto da svariati fra voi negli ultimi giorni. La ragione per la mia latitanza e' la madre di tutte le scuse: non ho avuto tempo.
La prima settimana a Muscat e' stata oberata di lavoro e impegni mondani. Durante la seconda (che poi e' la settimana scorsa) sono stata vittima di un'orrenda influenza estiva che mi ha costretta a letto con febbre e malessere generalizzato. Ripresami a meta' settimana ero (nuovamente) oberata dal lavoro e per il weekend sono stata a Dubai. La visita alla grande citta' ha portato alle solite considerazioni:
1. che palle le lunghe distanze da "metropoli" (anche se la crisi finanziaria che si e' abbattuta con violenza inaudita sugli Emirati ha portato ad una gradevole diminuzione del traffico stradale).
2. quanto sono antipatici gli Emirati rispetto agli Omaniti!
3. certo che i prezzi di ristoranti e bevande alcoliche non sono scesi di un Dirham a causa della crisi...
Nel complesso e' stato, come sempre, un weekend onerosissimo e simpatico.
Rientrata ieri sera a tarda ora da una Dubai funestata da una tempesta di sabbia che ha creato una visibilita' da nebbia novembrina in Pianura Padana (grazie Omanair, tutto puntuale ed efficientissimo), ringrazio la polizia municipale di Muscat per non avermi rimosso ne' multato la macchina pur avendola lasciata per 40 ore nel parcheggio dell'aeroporto nella seguente posizione:
- in evidente contromano
- in curva
- in mezzo alla strada
- con due route sul marciapiede
(so che e' difficile configurarsi come si possa parcheggiare contemporaneamente in mezzo alla strada e con 2 ruote sul marciapiede ma, fidatevi, si puo').
Da oggi riprendo - o almeno spero di riprendere - la mia consueta routine.
A presto
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