Sono in ferie. Un avvocato di pessimo carattere disponibile in orario lavorativo infrasettimanale per sbrigare commissioni nei pubblici uffici del Sultanato non ha prezzo. E io lo so benissimo. Il mio primo giorno di ferie mi ha portata a visitare con/per vari amici -
- Ufficio licenze della Polizia
- Ministero del Commercio e dell'Industria
- Camera di Commercio
- Ministero del Lavoro
- Camera di Commercio (una seconda volta)
- Notaio
Per chi non vive a Muscat, tutto ciò può sembrare tedioso ma fattibile in una mattinata. SBAGLIATO! Un mix letale di traffico impazzito, parcheggi inesistenti, assenteismo degli impiegati e confusione generale mi aveva fatto preventivare almeno 3 giorni di corse matte e disperatissime. E invece no. In modo del tutto inatteso in 5 ore di delirio abbiamo fatto TUTTO. Gli inutili factotum omaniti che tutti gli uffici assumono per fare queste commissioni potrebbero imparare a pacchi dalla mia strategia di camicia aperta fino al terzo bottone, aria smarrita, arabo parlato a caso e grandi sorrisi.
Partiamo dalla Polizia. Io e Amico Svizzero (AS) ci presentiamo al commissariato di Ruwi per la sua licenza di comprare alcool. Nello stesso ufficio, se vi interessa, si può ottenere anche la licenza di barbiere e di fabbro ferraio (che vorrei). Mentre lui si dimena tra i moduli, io mi occupo di un'altra amica, chiamiamola, chessò, Tizia che mi aveva richiesto assistenza. Presento le sue carte sostanzialmente per vedere se sono complete e in ordine ma per un equivoco che ancora non mi spiego, guardando la fotocopia del di lei passaporto, il poliziotto si convince che Tizia sono io e inizia a compilare moduli.
Guardo AS con perplessità. AS che è uno scriteriato incosciente mi incita in strettissimo dialetto svizzero a vedere come va a finire. Compilo moduli a caso, attribuisco alla povera Tizia religioni, professioni e dati anagrafici di fantasia e sghignazzo tra me e me. Invento anche una firma che lei dovrà imitare per i prossimi due anni ogni volta che vorrà comprare una bottiglia da OUA. Arriva il momento topico "Pictures please!" chiede lo sbirro fisionomista. Gliele porgo. Sono le foto di Tizia, sono a colori e Tizia, oltre a somigliarmi pochissimo, E' BIONDA!
Il poliziotto guarda le foto, mi guarda, riguarda le foto, vorrebbe dire qualcosa ma ovviamente si vergogna a chiedermi se mi sono tinta i capelli. Non capisce. Tace, firma e timbra il libretto e mi chiede "Credit Card please". C*zzo! Non posso usarla, non posso firmare, sono Tizia. Lampo di genio: "Signor Poliziotto Fisionomista, la tassa sulla licenza alcool la paga mio marito". AS è al telefono per i fatti suoi e non capisce. Gli strappo il portafogli di mano e cerco un qualunque pezzo di plastica che serva all'uopo.
Fatto, licenza ottenuta! Cara Tizia, mi devi una bottiglia di prosecco :-)
(Mi rendo conto che tutta questa vicenda configura un'interessante serie di illeciti quindi nego che sia mai accaduta. Me la sono inventata per intrattenervi). Vedete sopra per il notaio.
Partiamo dalla Polizia. Io e Amico Svizzero (AS) ci presentiamo al commissariato di Ruwi per la sua licenza di comprare alcool. Nello stesso ufficio, se vi interessa, si può ottenere anche la licenza di barbiere e di fabbro ferraio (che vorrei). Mentre lui si dimena tra i moduli, io mi occupo di un'altra amica, chiamiamola, chessò, Tizia che mi aveva richiesto assistenza. Presento le sue carte sostanzialmente per vedere se sono complete e in ordine ma per un equivoco che ancora non mi spiego, guardando la fotocopia del di lei passaporto, il poliziotto si convince che Tizia sono io e inizia a compilare moduli.
Guardo AS con perplessità. AS che è uno scriteriato incosciente mi incita in strettissimo dialetto svizzero a vedere come va a finire. Compilo moduli a caso, attribuisco alla povera Tizia religioni, professioni e dati anagrafici di fantasia e sghignazzo tra me e me. Invento anche una firma che lei dovrà imitare per i prossimi due anni ogni volta che vorrà comprare una bottiglia da OUA. Arriva il momento topico "Pictures please!" chiede lo sbirro fisionomista. Gliele porgo. Sono le foto di Tizia, sono a colori e Tizia, oltre a somigliarmi pochissimo, E' BIONDA!
Il poliziotto guarda le foto, mi guarda, riguarda le foto, vorrebbe dire qualcosa ma ovviamente si vergogna a chiedermi se mi sono tinta i capelli. Non capisce. Tace, firma e timbra il libretto e mi chiede "Credit Card please". C*zzo! Non posso usarla, non posso firmare, sono Tizia. Lampo di genio: "Signor Poliziotto Fisionomista, la tassa sulla licenza alcool la paga mio marito". AS è al telefono per i fatti suoi e non capisce. Gli strappo il portafogli di mano e cerco un qualunque pezzo di plastica che serva all'uopo.
Fatto, licenza ottenuta! Cara Tizia, mi devi una bottiglia di prosecco :-)
(Mi rendo conto che tutta questa vicenda configura un'interessante serie di illeciti quindi nego che sia mai accaduta. Me la sono inventata per intrattenervi). Vedete sopra per il notaio.
3 comments:
le tue storie sono priceless... dovresti prendere ferie piu' spesso, anche se dubito tu voglia passarle tutte nel Sultanato!
Mi immagino la faccia di AS mentre assiste al tuo carosello.. haha
R.
Io e AS abbiamo deciso: da grandi vogliamo fare i PRO!
Tizia ringrazia!
E non vede l'ora di poterti comprare tutti i prosecchi, Pimm's, e Neri d'Avola (surprise surprise, nel Sultanato c'e' chi lo vende!) che vuoi! ;)
Post a Comment