Mi ritrovo nuovamente in un sabato di solitudine. Ho lo studio tutto per me dato che lo Scozzese Cinico e' scomparso nella sua tenuta in Vandea, la regione della Francia di cui i miei amici meno colti ignorano esistenza e ubicazione (hehehe, lo sapete che sto parlando di voi...). Mi ritrovo a pensare che in questo mese chiamato Ramadan dei lati positivi ci devono pur essere. Oggi mi e' piaciuto:
- il tragitto casa-studio in 4 minuti e mezzo attraverso una citta' semi-deserta.
- chattare con Rossella, tappata in casa coi gatti feroci, su quanto sia noioso Ramadan
- mangiare per pranzo un goloso piatto avanzato di rigatoni all'amatriciana guardando Baywatch sul divano (complice la differenza di fuso orario posso gustarmi in pausa pranzo la programmazione trash di Italia Uno a meta' mattina).
Sto divagando, torniamo alle parole inutili. Ricordo anche la parola مسلسل (musalsal) che significa "serie" e, per analogia, si usa per dire "telenovela".
Nemmeno sapevo che gli arabi ne andassero ghiotti. Poi, arrivata in Oman, ho iniziato a seguire "Noor". "Noor" in arabo significa luce. Trattavasi in realta' di una turpe soap turca dal titolo originale di "Gümüş" ("Argento" che e' il nome della protagonista e che non so come pronunciare). Una volta doppiata in arabo divenne un caso cultural-sociale da paura. Potete leggere commenti di ogni tipo se fate una ricerca su Google. Ecco qui il cast al completo. Non sembrano affatto turchi secondo me, ma sorvoliamo...
I Sauditi, sempre simpaticissimi, emisero una fatwa autorizzando l'uccisione dei proprietari dei canali televisivi che trasmettevano "Noor". Motivazione? "It is lawful to kill... the apostles of depravation... if their evil cannot be easily removed through simple sanctions." Bravi!
(Se vi interessa c'e' un'interessante sezione su Wikipedia.)
Insomma, guardavo Noor, ci capivo poco piu' che un cazzo essendo non solo in arabo ma pure in arabo dialettale con inflessione siriana, ma mi piacevano un sacco le pettinature e i vestiti d'oro anni '80. Poi ne discutevo con la mia estetista Nissa. Nemmeno lei, essendo indiana, riusci' mai a comprendere il plot nella sua interezza ma a entrambe piaceva parecchio.
Poi "Noor" fini'. Mica come Beautiful che dura da 20 anni. E mi ritrovai orfana di soap arabe. Questo succedeva piu' di due anni fa.
Da allora avevo smesso.
Fino a tre giorni fa quando mi e' arrivato un SMS del Collega Americano. "It's on. I didn't know."
[Premessa: si fa sempre piu' feroce la competizione tra Siria ed Egitto, tradizionali rivali nella produzione di agghiaccianti telenovelas medio-orientali che intrattengono gli arabuzzi durante il mese del digiuno. Pare che quest'anno (e solo per questo mese) siano state prodotte piu' di 70 soaps! Oman TV che l'anno scorso aveva prodotto un simpatico cartone animato di Ramadan, nel 2010 si e' lanciata nella creazione della sua soap, una roba cosi povera che sembra girata col mio telefonino. Per motivi mai chiariti, Collega Americano si e' ritrovato attore protagonista di due episodi della soap opera omanita di Ramadan.]
Mi avvento verso il televisore e, accendendolo, mi rendo conto che non so quale canale corrisponda a Oman TV. L'ultima volta che l'ho guardata e' stato durante la Coppa del Golfo del 2009 in cui vidi Oman-Bahrein e non so perche'...
Rapidissimo zapping nei 1315 canali di Hotbird.
Stupore: i canali di telefonate erotiche sono tutti in attivita' durante Ramadan e pieni di donnine nude. Molto poco pio...
Nel frattempo chiamo vari amici per allertarli.
Trovo finalmente Oman TV. Vedo che non hanno cambiato il simbolo della rete televisiva che, in un simpatico intrico di pugnali, copre il quarto superiore destro dello schermo. Per fortuna ho perso solo 5 minuti della prima, imperdibile puntata di "SOAP OMANITA DI RAMADAN". Il titolo non lo so (lo chiedero' domani a C.A.). Per scoprirlo ho appena controllato il sito di Oman TV ma i programmi TV sono fermi a giugno 2010. Date un'occhiata e fatevi quattro risate...
Premetto che ci ho capito poco. Andavo quasi meglio sul dialetto siriano.
L'unico che piu' o meno capivo era C.A. che parla arabo senza accenti strani. La vicenda ruota intorno al suq di Mattrah e al Sig. Mustahil che, contro il parere della famiglia, (se quelli sempre seduti a tavola sono la sua famiglia...) continua a gestire personalmente il suo negozietto di vero artigianato omanita invece di impiegare un indianino e vendere paccottiglia cinese. C.A. e' uno studioso americano di arabita' assortite che vaga per il suq alla ricerca di un vero omanita e viene costantemente insidiato da un indiano infingardo in camicia rosa (che tutti cacciano sempre a male parole ma non ho capito perche').
Sullo sfondo della vicenda ci sono una madre e uno o due figli (forse i parenti del Sig. Mustahil menzionati piu' sopra) e un cretino omanita che fa da guida a C.A. nel suo giro al suq e continua a sbagliarne il nome chiamandolo Mr. Johnston invece che Mr. John (questa e' l'irresistibile gag che tiene insieme le varie scene...). Nel complesso, una schifezza immonda che pero' ci ha catturati.
Una nota di merito per C.A. Sicuro ed espressivo ha fornito una brillante prova di recitazione. Perlopiu' in arabo. Bravo!
A destra Collega Americano in azione (foto fatta allo schermo TV)
Se vi interessa (e io so che a questo punto vi interessa), cercate su Hotbird Oman TV. Ce l'avete pure in Italia. Lo so perche' S.T. che e' un malato cronico di calcio guardava le partite della Coppa del Golfo a Verona!
Alle 19:00 (17:00 in Italia), per i prossimi 27 giorni c'e' la soap.
C..A. apparira' ancora in una puntata ambientata al Park Inn Hotel. Vi faro' sapere quando.
P.S. Ieri sera ho dato un'occhiata alle nuove soap siriane. Roba zozzissima tipo Desperate Housewives...capelli scoperti e gonne corte per tutti...non ho parole!
2 comments:
fammi sapere quando c'e' la puntata del Park Inn!!!
Sara' fatto...si mormora che la produzione stessa non abbia ancora deciso in che ordine trasmettere le puntate...SOLO IN OMAN!
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