Wednesday, May 6, 2009

INIZIA UNA NUOVA SETTIMANA

Rieccoci in ufficio come tutti i sabato mattina. Ho letto le e-mails arrivate durante il fine settimana. Nulla di urgente, provengono tutte dall’Europa dove nessuno sara’ in ufficio fino a lunedi’ a pranzo (ora omanita) quindi me la prendo comoda. Un po’ di Facebook, il Corriere, la lettura dei blog locali.

In sintesi a Muscat serpeggia il disagio estivo. 39 gradi alle 8 di mattina infastidiscono chiunque. C’e’ umidita’. Lo noto dalla pettinatura con cui mi sveglio la mattina. Quando e' umido sul serio mi alzo con un'interessante capigliatura afro tipo Jackson Five. Stamattina, a sorpresa, mi si e' proposta una pettinatura cotonata stile Farah Fawcett ai vecchi tempi di Charlie's Angels. Non male.

Tutti stanno un po’ male ma invece di farsene una ragione si lanciano nelle intraprese piu’ assurde. Cito gli ultimi casi di disperazione. Un amico si e’ prenotato un ciclo di decine di sedute di agopuntura con una dottoressa cinese. Un’amica “che non si sentiva tanto bene” ha fatto un Ramadhan fuori stagione di quattro settimane senza toccare alcool e si e’ sentita meglio solo dopo il primo prosecco post-astinenza. Varie persone (tra cui quella del Ramadhan alcoolico) si sono iscritte ad un corso di danza del ventre. Altri passano tutto il weekend nelle Spa. Ho sorpreso un’altra amica in spiaggia mentre leggeva di nascosto una specie di manualetto di scrittura creativa. Pare ci sia un romanzo in gestazione e vorrei maggiori dettagli ma lei e’ stata molto vaga. Inutile dire che quasi tutti parlano di tornare a vivere in Europa (pochissimi lo faranno veramente). Insomma, ci si intrattiene un po’ come si puo’ in attesa delle vacanze. A me mancano 39 giorni. Fuori ci sono 39 gradi. Forse sarebbe il caso che qualcuno giocasse il 39 al lotto per me. Vi rifondo un euro all’arrivo a Verona. Io nel frattempo sono (ri)sprofondata nella lettura compulsiva di libri gialli che mi sta portando ad una paranoia fuori dal comune. Ne leggo una media di 3/4 A SETTIMANA. Dovrei smettere.

Varie ed eventuali:

Sono stata all’Al Bustan mercoledi’ scorso. C’era in programma un concerto di ispirazione spagnola dell’Orchestra Sinfonica Reale. Molto bello, hanno suonato anche un paio di arie della Carmen e mi e’ venuta voglia di Arena. Segnalo la solita sfilata di abbigliamenti improbabili che spazia dalla camicia a quadretti a maniche corte allo smoking. Perche’, in generale, gli inglesi si vestono cosi’ male?

Ieri sera ho mangiato indiano vegetariano in un simpatico ristorante che si chiama Bollywood. 12 euro in tre e non siamo riusciti a finire tutto. La parte migliore era (mutatis mutandis) l’atmosfera rumorosa da pizzeria della domenica sera. Inutile dire che noi 3 eravamo le uniche facce bianche nel locale. Un ulteriore motivo per andare al Bollywood e’ che si trova di fronte a “Bella La Rosa” (e’ il vero nome), un negozio di fiori e accessori incredibilmente kitsch in cui lavora una dozzina di femminielli asiatici. Non ci ero ancora entrata ma devo dire che una visita li’ dentro mette di buonumore. Ieri stavo quasi pensando di comprare un mazzetto di funghi di legno ma poi fortunatamente ho desistito. Devo tornarci e fare foto.

L’eroe del weekend e’ un omanita su una Toyota blu metallizzato. Tornando dal Dive Centre, avevo davanti a me una macchina e, davanti alla macchina, il camion giallo. Chi vive qua sa di cosa parlo. I camion azzurri portano l’acqua. Quelli gialli svuotano I pozzi neri e trasportano un carico sgradevole. Ad ogni modo, procediamo tutti insieme a 70 km/h circa su una strada dove ho scoperto che il limite e’ 40 km/h ma tutti vanno ai 110. Il fenomeno in Toyota arriva dietro di me a velocita’ smodata. Non si puo’ sorpassare perche’ la strada e’ incuneata fra le montagne e piena di curve. L’omanita diventa impaziente. Il camion porta-merda arranca in salita. Lampo di genio dell’omanita. Scarta fino ad entrare nella corsia d’emergenza DI SINISTRA e in contromano palese accelera ulteriormente. Supera me, la macchina davanti a me, il camion e poi riattraversa in diagonale tipo Automan fino alla corsia di destra. Io mi chiedo: PERCHE’?

Ah, quasi dimenticavo, ho quasi ucciso un indiano che mi ha attraversato davanti questa mattina. La piaga degli indianini che attraversano l’autostrada di corsa putroppo non accenna a diminuire. Io, a dire il vero, non ero in autostrada ma su una strada parallela a percorrenza (molto) veloce. Lui era li’, lo stronzo, che basculava coi suoi piedini sull’orlo del marciapiede pronto a scattare. E’ passata la macchina davanti a me e via, in un lampo l’indiano in ciabatte con la gavetta del pranzo in mano si e’ lanciato verso il centro della strada. Inchiodata, bestemmie, principio d’infarto e si riparte. Li odio. Profondamente.

Per finire, circolano nuove teorie sui problemi del palazzo dove vivo (crepe, infiltrazioni, esplosione di lampadine, crolli dei controsoffitti ecc.). Doverosa premessa: gli omaniti sono superstiziosissimi. Molti credono alla magia nera e moltissimi credono ai JINN (da cui viene la nostra parola genio, non nel senso di persona molto intelligente ma di genio tipo il genio della lampada). Devo scrivere un post sui Jinn perche’ ci sono varie storie interessanti a riguardo ma non divaghiamo.

Il lato posteriore del mio palazzo da’ sull’autostrada Sultan Qaboos. Il caso vuole (…) che , esattamente di fronte, dall’altro lato dell’autostrada, ci sia una delle piu’ famose case stregate di Muscat. E’ un’anonimo villone bordeaux che pare giaccia invenduto e disabitato da anni perche’ infestato dai Jinn. Gli esperti del ramo sostengono che il villone e’ ormai in disfacimento e quindi i Jinn hanno ben ritenuto di attraversare l’autostrada (un po’ come gli indiani suicidi) e venire a stabilirsi in una nuova e piu’ confortevole residenza. Anche se non ci credo, non sono affatto felice all’idea di vivere in un condominio infestato dagli spiriti. Che palle. Perche’ mi succedono sempre cose assurde?

P.S. Ancora non ci e' dato sapere chi verra' mandato a Salalah e quando. Continuo ad incrociare le dita.

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