Per la prima volta nel Sultanato si festeggia il Primo Maggio. Peccato che si festeggi oggi che e’ il 2 maggio e che, in un'interpretazione molto restrittiva della cosa, sia vacanza solo per gli operai...Io pertanto lavoro.
E' appena finito un weekend variegato ed interessante (un modo elegante per definire il consueto disastro). Ieri abbiamo passato, per la prima volta nel 2009, la soglia "psicologica" dei 45 gradi. 46° segnalati intorno alle 11 di mattina e, tornando a casa alle 10:30 di sera, la temperatura era ancora fissa sui 39°. Evviva l'estate!
Oggi ho ufficialmente spento il boiler. Lo riaccendero’ a ottobre. Dal rubinetto dell’acqua fredda esce acqua bollente quindi l’unico modo per avere un po’ d’acqua “fresca” e’ tenere il boiler spento e usarlo come riserva d’acqua a temperatura “ambiente”. ANSIA.
A tale proposito segnalo che l’impianto dell’aria condizionata in camera da letto e’, come dire, un po’ debole. Dovrei almeno far pulire i filtri ma sono terrorizzata. L’ultima volta un gruppo di tre indiani e’ riuscito a spargere un polverone nero tipo fuliggine per tutta la casa. In piu’ hanno ritenuto di salire in due, scalzi e coi piedi LURIDI, sulla mia scrivania per raggiungere il condizionatore ma non hanno mica spostato tutte le mie carte, libri e simili. Ci hanno semplicemente camminato sopra. Li odio profondamente pero’ l’aria condizionata mi serve. Non so bene cosa fare. Qualcuno mi aiuti.
Per il resto succede poco. Vi segnalo un interessante articolo apparso sul Khaleej Times. Parla di prostituzione in Oman. Nello specifico parla della doppia vita delle colf filippine. http://www.khaleejtimes.com/DisplayArticle.asp?xfile=data/opinion/2009/May/opinion_May1.xml§ion=opinion&col=
Premetto che la prostituzione qui e’ vietatissima. Esercizio, sfruttamento, adescamento, semplice fornicazione al di fuori del matrimonio (pure a gratis), attivita’ gay divise dal locale Codice in sodomia di primo, secondo o terzo grado (mi riprometto da tempo di investigare sulle definizioni) e tutto quello che vi puo’ venire in mente in questo campo sono reati penali sottoposti a pene detentive severe seguite, se si e’ straniero, dalla deportazione nel proprio paese d’origine. Detto cio’, Muscat e’ strapiena di mignotte e femminielli.
Recentemente, nonostante avessi giurato di evitarlo, sono finita di nuovo allo "zoo". Lo zoo e’ il “Club Safari”, un locale pacchianissimo situato all’interno del Grand Hyatt. Sorvolo sulle decorazioni atroci a tema Africa tipo teste di leone di cartapesta e scudi Zulu’ plastificati. Aggiungo che li’ suona dal vivo una delle band peggiori che io abbia mai sentito. Dovrei odiare disperatamente qualcuno per augurargli di essere presente mentre costoro cantano “Zombie”. Pelle d’oca. (forse potrei portarci i butei che fanno la manutenzione dei condizionatori…). Volevo allegare un paio di foto del locale ma pare che persino i proprietari se ne vergognino un po’. Sul sito ufficiale dell’hotel, sotto Safari Club, c’e’ semplicemente la foto di un bicchiere…Insomma…non e’ esattamente un bel posto pero’ presenta un’interessante clientela mista. Categorie:
Le signorine sono ovunque. Sono anche in posti dove non mi sarei aspettata di trovarne. Avete mai visto una cinese con gli occhiali battere in un pub? Tra l’altro quest’ultima frase si potrebbe riciclare per farne il titolo di un film. Ci pensero’. Nel frattempo vado a pranzo.
E' appena finito un weekend variegato ed interessante (un modo elegante per definire il consueto disastro). Ieri abbiamo passato, per la prima volta nel 2009, la soglia "psicologica" dei 45 gradi. 46° segnalati intorno alle 11 di mattina e, tornando a casa alle 10:30 di sera, la temperatura era ancora fissa sui 39°. Evviva l'estate!
Oggi ho ufficialmente spento il boiler. Lo riaccendero’ a ottobre. Dal rubinetto dell’acqua fredda esce acqua bollente quindi l’unico modo per avere un po’ d’acqua “fresca” e’ tenere il boiler spento e usarlo come riserva d’acqua a temperatura “ambiente”. ANSIA.
A tale proposito segnalo che l’impianto dell’aria condizionata in camera da letto e’, come dire, un po’ debole. Dovrei almeno far pulire i filtri ma sono terrorizzata. L’ultima volta un gruppo di tre indiani e’ riuscito a spargere un polverone nero tipo fuliggine per tutta la casa. In piu’ hanno ritenuto di salire in due, scalzi e coi piedi LURIDI, sulla mia scrivania per raggiungere il condizionatore ma non hanno mica spostato tutte le mie carte, libri e simili. Ci hanno semplicemente camminato sopra. Li odio profondamente pero’ l’aria condizionata mi serve. Non so bene cosa fare. Qualcuno mi aiuti.
Per il resto succede poco. Vi segnalo un interessante articolo apparso sul Khaleej Times. Parla di prostituzione in Oman. Nello specifico parla della doppia vita delle colf filippine. http://www.khaleejtimes.com/DisplayArticle.asp?xfile=data/opinion/2009/May/opinion_May1.xml§ion=opinion&col=
Premetto che la prostituzione qui e’ vietatissima. Esercizio, sfruttamento, adescamento, semplice fornicazione al di fuori del matrimonio (pure a gratis), attivita’ gay divise dal locale Codice in sodomia di primo, secondo o terzo grado (mi riprometto da tempo di investigare sulle definizioni) e tutto quello che vi puo’ venire in mente in questo campo sono reati penali sottoposti a pene detentive severe seguite, se si e’ straniero, dalla deportazione nel proprio paese d’origine. Detto cio’, Muscat e’ strapiena di mignotte e femminielli.
Recentemente, nonostante avessi giurato di evitarlo, sono finita di nuovo allo "zoo". Lo zoo e’ il “Club Safari”, un locale pacchianissimo situato all’interno del Grand Hyatt. Sorvolo sulle decorazioni atroci a tema Africa tipo teste di leone di cartapesta e scudi Zulu’ plastificati. Aggiungo che li’ suona dal vivo una delle band peggiori che io abbia mai sentito. Dovrei odiare disperatamente qualcuno per augurargli di essere presente mentre costoro cantano “Zombie”. Pelle d’oca. (forse potrei portarci i butei che fanno la manutenzione dei condizionatori…). Volevo allegare un paio di foto del locale ma pare che persino i proprietari se ne vergognino un po’. Sul sito ufficiale dell’hotel, sotto Safari Club, c’e’ semplicemente la foto di un bicchiere…Insomma…non e’ esattamente un bel posto pero’ presenta un’interessante clientela mista. Categorie:
- militari americani/inglesi in libera uscita
- businessmen bifolchi di mezza eta’ vestiti in modo allucinante
- un po’ di omaniti (vengono a sbavare dietro alle tipe dell’atroce band che, forse per distrarre almeno il pubblico maschile dalle loro performances inqualificabili, cantano seminude)
- un contingente foltissimo di filippine/i e simili in cerca di clienti
- un paio di persone qualunque (tipo la sottoscritta) che si godono lo spettacolo sguazzando nello squallore assoluto della vicenda
Le signorine sono ovunque. Sono anche in posti dove non mi sarei aspettata di trovarne. Avete mai visto una cinese con gli occhiali battere in un pub? Tra l’altro quest’ultima frase si potrebbe riciclare per farne il titolo di un film. Ci pensero’. Nel frattempo vado a pranzo.
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