Questo blog (che non è una testata giornalistica bla bla bla) è il diario personale di un quinquennio di vita nel Sultanato.
Se cercate informazioni utili sull'Oman, temo che abbiate sbagliato blog :)
E dato che siamo tutti più buoni (falsissimo), sostituisco la foto orribbbile del mese con due istantanee del mio pre-Natale a Muscat.
Vi propongo il mio pacchianissimo alberello di Natale d'oro con campanelli rossi e verdi. L'ho acquistato l'anno scorso al Lulù Hypermarket sotto gli occhi schifati del Pignolo in visita che mi ha chiesto 3 volte : "Non lo vuoi mica comprare sul serio, vero?". Notate tutt'intorno un elegante composizione di rami morti con palle di bronzo e una lampada in ferro battuto coi vetri viola. Mi sto omanizzando...Aiuto! Spero che una settimana in Italia mi faccia ricordare che "ORO" non è il colore neutro che sta bene con tutto!
A seguire il tragico risultato dell'impresa-biscotti. Forse ricorderete che mi ero fatta infinocchiare come una scema impegnandomi a produrre un certo numero di biscotti maròn elegantemente glassati. Eccoli qua. In foto (e da una certa distanza) fanno la loro porca figura. Ad un esame più attento fanno veramente schifo. MAI SCARICARE RICETTE DA INTERNET. La pasta dei biscotti non ha legato e, in forno, ha prodotto crepe che neanche nei muri del mio palazzo che, come ben sapete, è ormai a rischio crollo. L'idea era spargere decorazioni per coprire i crepacci. Ore di bestemmie ma anche questa è fatta.
Benvenuti nella nuova rubrica di assurdità omanite.
Sarà pubblicata ad intervalli casuali.
Oggi vi presento la pulsantiera dell'ascensore. Trovata nel palazzo dove abita un amico. Perchè i pulsanti sono disposti a c*zzo? E cosa sono tutte quelle lettere? E se uno torna a casa ubriaco come se la gestisce? Senza parole.
Giovedi’ sono andata dall’estetista. So che vi starete chiedendo –
Chi se ne frega?
Cosa c’entra con la scuola guida?
Pazientate tre righe e mi spiego. La mia estetista, Nissa, una simpatica ragazzetta indiana, sta cercando disperatamente di prendere la patente.
Noi europei fortunelli (insieme ad americani, australiani e altri figli dell’Occidente), qua in Oman possiamo semplicemente andare alla polizia e convertire le patenti di casa nostra in patenti omanite previo esame della vista (il mio e’ stato fonte di grasse risate…ormai sono semi-cieca) e consegna di qualche dozzina di foto-tessera. Tutti gli altri (e stranamente i greci che paiono essere gli unici europei esclusi dall’accordo per il riconoscimento delle patenti) devono FARE L’ESAME DI GUIDA.
L’esame consta di 3 prove:
DRUMS (barili), in cui il candidato deve entrare in retromarcia tra due barili da petrolio (vuoti) normalmente posizionati in una zona isolata dietro il commissariato di polizia o, a Ruwi, sul greto di un fiume in secca.
SLOPE o la partenza in salita che si svolge su una cunetta artificiale posizionata vicino ai barili vuoti.
ROAD cioe’ l’esame di guida vero e proprio in cui noi italiani incorporiamo anche la partenza in salita, il parcheggio in retro e, se non ricordo male, la temutissima inversione a U che qua, invece, non fa parte del programma di studio (e nessuno pare essere capace di fare).
Ascoltavo distratta i soliti luoghi comuni sull’esame di “DRUMS” quando mi e’ venuto un orrido sospetto.
Tra me e me, ho avuto la vaga impressione di aver capito tutto. Gli incidenti ridicoli, i tamponamenti a catena, le auto in retromarcia in autostrada, le rotonde prese al contrario. Tutte le cose che rendono cosi’ interessante guidare a Muscat. A quel punto ho fatto LA DOMANDA:
“Nissa, lascia perdere l’esame dei barili un secondo. Dimmi un po’, hai passato la teoria invece?”
- Silenzio -
“Nissa, i quiz, hai presente? I segnali, le precedenze, le regole del codice della strada?”
“No, di cosa stai parlando? Dici i segnali? Ci sono solo tre esami: Drums, Slope e Road. L’istruttore mi ha detto, se mi interessa, di andare a vedere i segnali sul sito Internet della polizia ma non e' mica obbligatorio e poi ne so a pacchi. Il cerchio coi numeri e’ il limite di velocita’ e il segnale con scritto STOP vuol dire che ti devi fermare”
- Silenzio (mio questa volta)-
“Nissa, ad esempio, cosa sai del triangolo rovesciato bianco col bordo rosso?”
“Mai visto”
“Pensaci bene”
“Giuro”
La mia seduta di beautification si e’ tristemente conclusa disegnando segnali e incroci sui Kleenex. Nissa ora sa le precedenze. TUTTI GLI ALTRI NO…
Oggi alle 11 il termometro della macchina segnava 34 gradi. Siamo andati in barca. Abbiamo preso il sole sorseggiando un Campari e succo d'arancia in una baia azzurrissima. Abbiamo visto un milione di delfini in festa che saltavano qua e là (ho anche temuto che uno ci cadesse nella barca). Tornati a terra abbiamo bevuto una birretta allo Yacht Club.
Poi sono tornata a casa, ho acceso il TG5 e ho preso paura. Siberia...Ho calcolato che subirò un' escursione termica di almeno 35 gradi. Probabilmente morirò fulminata appena metto piede fuori dall'aeroporto di Venezia.
Breve nota per comunicarvi che credo scomparirò dal blog per qualche giorno. Incombono numerosi aperitivi, cene e bevande per gli auguri di Natale. Ovviamente all'aperto e in maniche corte. Già so che mi state odiando. Ora vado ad un barbecue: è tempo di finire le ultimissime scorte di porco residuate dal più recente viaggio in patria per far spazio nel freezer.
Ci e' voluto tempo. Ci sono state un paio di "false partenze", un po' di ritardi e della confusione ma finalmente ci siamo. Sono lieta di annunciare che Chiara ha realizzato il suo sogno a quattro ruote. Vi presento la nuova e ignorantissima autovettura:
Noterete che ho abilmente oscurato la targa. Vabbe'...non molto abilmente, comunque l'ho coperta. Ho usato la stessa tecnica del tizio che copre col pennarello tette e pudenda sui giornali occidentali da vendersi in Oman. Intendo che lo fa a mano. Copia per copia. Chiuso in uno stanzino con una pila di Marie Claire e Cosmopolitan e un pennarello indelebile nero. Che c*zzo di lavoro... Ma sto divagando.
Vi chiederete perche' il mezzo debba rimanere "anonimo". Dunque, per labirintiche vicende burocratiche e tortuosi passaggi di proprieta', "for the time being" (che non so come tradurre in italiano) questo gioiellino e' intestato a me che quindi incremento ulteriormente il mio nutritissimo parco-macchine. Hummer, Jeep e Dahiatsu Serion (o qualcosa del genere, non e' sciccosissimo avere una macchina e non sapere nemmeno come si chiama?) qui a Muscat. Una Clio e, se non sbaglio, un camper da punkabbestia che ho comprato/mai visto/cercato invano di rivendere a Verona. Tra l'altro, volete un camper? Ci si mette d'accordo!
Aggiungiamo al tutto la barca e, naturalmente, il nuovo progetto idiota che ho sviluppato con Simon e che mira all'acquisto di un cammello da corsa per andare a fare le corse ad Abu Dhabi e diventare ricchi. Si chiamera' Kabubi. Non vedo l'ora :-)
O come ricostruire le tue giornate tramite il cellulare, la scatola nera di ognuno di noi. Il mio progetto di scrittura creativa (cretina?) di oggi prevede l’esame degli SMS ricevuti nel corso del 13 dicembre. Quelli di amici e conoscenti sono esclusi. Solo pubblicita’ e autorita’ governative.
Premessa: non e’ che io passi le giornate lavorative in cazzeggio. E, per ribadire un concetto espresso ieri sera, il mio lavoro (purtroppo) non e’ andare in Hummer a bere cocktails al Left Bank :-)
Il punto e’ che lavorare in Oman comporta tempi morti spaventosi. Esempio: un cliente mi ha appena chiesto di cancellare la parola “UNANIMOUSLY” da un documento dove la stessa appare 3 volte. Ci ho messo circa 15 secondi. Ora la stessa operazione va ripetuta sul testo arabo dello stesso documento. Ho affidato l’incarico ad una praticante. E da qui inizia l’attesa. Dopo 10 minuti la praticante fa capolino e mi chiede se “UNANIMOUSLY” vuol dire “TUTTI INSIEME”. Confermo. Lei sparisce di nuovo. Io aspetto.
Nel frattempo medito sui denti di Berlusconi, sulla pioggia, sulla festa delle Forze Armate di ieri sera, sul Natale che si avvicina, sul 2009 che sta finendo, sui pantaloni fuxia francamente disgustosi che indossa oggi una delle segretarie filippine e su varie altre cose.
Ma torniamo agli SMS. Io non saro’ Nostradamus ma gli SMS rievocano una delle mie previsioni meno riuscite in assoluto. Lo ricordo come fosse ieri. 1994/5 circa, Verona, Portoni Borsari. Era l’epoca degli Startac Motorola e delle telefonate diurne da 2000 lire al minuto. Marco, mostrando tronfio il cellulare che allora avevamo in pochissimi, mi chiede–
“Hai notato le lettere sulla tastiera del telefonino?”
“Si, a cosa servono?”
“Pensa, puoi scrivere un messaggio e poi mandarlo al numero di cellulare di un’altra persona che puo’ leggerlo”
Mio illuminato commento: “Che stronzata immensa. Ma chi vuoi che faccia una roba del genere? E perche’ poi? Vedrai che nessuno usera’ mai ‘sti messaggini inutili.”
Erano nati gli SMS. Io, nella mia preveggenza, non avevo capito nulla.
Torniamo a ieri. La giornata potenzialmente tempestosa si e’ aperta con un divertente SMS della TRA, l’Autorita’ per le Telecomunicazioni del Sultanato. Il governo omanita ci inonda di SMS. Ricorderete l’emergenza H1N1…
"Dear Customer, Please avoid disturbing other subscribers in purpose of buying their special numbers. Any subscriber involved in such practice will be subjected for legal action." (Notate anche il pregevolissimo uso della lingua inglese...)
Tra gli status symbols del giovane omanita abbiamo la targa della macchina (meno cifre ha, piu’ vale, se sei targato “1” sei una semi-divinita’) e il numero di telefono “fico” che nel SMS e’ definito “special number”. Numeri tipo “123456” o “666999”, roba di questo genere. Pare che ultimamente la gente si sia messa a chiamare i numeri desiderati e gia’ assegnati a qualcheduno per chiedere al detentore di vendere la SIM. Io qui ho 4 SIM. Tutte hanno numeri inutili. Peccato perche’ dev’essere divertente ricevere una chiamata da uno che vuole comprare il tuo numero di telefono. E’ come quando giri fuori Muscat e, ogni volta che ti fermi a fare il pieno o a comprare una bottiglia d’acqua, un omanita ti chiede se vuoi vendergli seduta stante l’auto su cui stai viaggiando. E si stupisce non poco quando rispondi di no.
A seguire, un magnifico gioco a premi.
“You can win RO 500 daily and RO 800 weekly. Just collect the highest number of points and win instantly. No draw, no luck. Send SMS to 90134. 500 Bzs.”
Per favore, qualcuno me lo spiega?
Nel frattempo mi sono avviata verso il Diplomatic Club dove ieri sera si teneva la festa dellle Forze Armate. Fatti rilevanti della serata –
Nessuno sa veramente la strada per il Diplomatic Club (anche se e’ facilissima). Posso provarlo. Mi hanno telefonato numerose persone per chiedere, con fare piu’ o meno vago, indicazioni stradali.
Mi sono riempita le scarpe d’acqua cercando di arrivare dalla macchina all’ingresso e, nelle 3 ore successive, non sono riuscita a ritornare a piedi asciutti.
Dalle alte sfere mi comunicano che si e’ superato ogni record nel consumo di vino. Se ben ricordo 103 bottiglie. Se non ricordo bene e' perche' ho dato un certo contributo nel consumarle...Sul finale sono apparse delle bottiglie segrete da sotto i tavoli e un paio di lattine di birra Grolsch da mezzo litro.
Varie persone mi hanno additata bisbigliando “E’ lei, e’ lei…il blog…lo leggi?”. Piuttosto imbarazzante. Comunque gia’ che leggete, contribuite al progetto! Attendo commenti e idee.
Nel mentre, la NCCD (che immagino sia la protezione civile) mi scrive
“Despite the low rainfall level yesterday, dramatic casualties were recorded due to people driving into wadis. We urge you to be extremely cautious.”
“Staro’ attentissima tornando a casa” penso mentre ordino un altro prosecco.
Recupero il vicino Michele e via verso casa non prima di venire avvertita dal Centre Point (ovviamente via SMS) che ho 1.872 punti sulla mia tessera fedelta’. Peccato che io non l’abbia mai richiesta ne’ avuta…
Per concludere la giornata, un’eccezione alla regola. Ore 23:01, SMS da un’amica che ammetto eccezionalmente nella lista:
“Accendi subito il TG, hanno colpito il berlusca con un oggetto di ferro!”
Copio-incollo l'articolo in prima pagina sull'Oman Observer di oggi. ALLUCINANTE. Nel frattempo ha ricominciato a piovere. Speriamo in bene. "Flash floods, coupled with strong winds, left some people stranded, missing or dead as the density of the depression mounted in several areas in the Sultanate yesterday.In the Dakhiliyah region, two people were confirmed drowned in Wadi Fanja, while another two died in the Wilayat of Nizwa as low visibility caused a head-on collision between two vehicles, according to ROP sources.
In the Governorate of Muscat, floods in the Wilayat of Al Amerat’s Wadi Ghizlan washed away seven vehicles, but one of the vehicles carrying two women and a child was towed to safety. A man was rescued by policemen of Al Amerat Police Station, who also went to the rescue of an expatriate woman whose husband went missing in the same wadi as he tried to help another man in trouble. In the Dahahirah region, a man was reported missing in Dhank while two more people were rescued by policemen. In the wilayat of Bausher, policemen rescued the passengers of three vehicles that were washed away by Wadi Al Ansab as they ventured to cross the roaring gorge. In Wadi Adai, floods led to the stranding of 20 people on board a bus as the driver tried to cross the wadi. Attempts were still being made to rescue the passengers till the late afternoon.In the Wilayat of Seeb, near Wadi al Khodh, 10 people took to a mountain as rapid floods surprised them while they were taking pictures of the rains. Efforts were being made by the Royal Oman Police until a late hour to rescue them. In the Sharqiyah region’s Wilayat of Sur, policemen managed to remove a stranded vehicle before it was washed away by the wadi. In the Batinah region, policemen rescued people who were stranded in their vehicles in Wadi al Ghalil in the Wilayat of Al Suwaiq. There were scores of unconfirmed reports of similar accidents in other parts of the Sultanate. Strong winds also felled electric poles in different places, including one Al Azaiba and five in Nakhl."
Sono tornata a casa sana e salva. Ho dissuaso il vicino Michele dall'andare in palestra perchè col Porsche non ha nessuna speranza di attraversare incolume il parcheggio allagato. E' stata la mia seconda buona azione quotidiana dopo l'organizzazione del trasporto delle segretarie dello studio che vivono in zone allagate. Praticamente mi sento Guido Bertolaso.
Ora mi annoio. Nessuno esce e non c'è nulla in TV. Mi sono ridotta a vedere Hercule Poirot su Rete 4. Nel frattempo Internet ha iniziato ad andare e venire e una lampadina del salotto è esplosa. Uffa...Mi resta solo da aspettare e vedere cosa ci riserva la tempesta in arrivo. Per peggiorare la situazione già angosciante, nessuno mi farà trovare il piatto di Santa Lucia. Qua non usa. Che palle.
Forse ieri ho parlato troppo presto. Non va bene per nulla. Stamattina mi sono svegliata coi prodromi dell’influenza. Non so se sia stata la gita in barca o la serata ape all’aperto ma non stavo affatto bene. Ho deciso di dormire fino alle 10 e di presentarmi in studio con calma, previo SMS all’Avvocato Scozzese Cinico per informarlo delle mie precarie condizioni di salute. Il suo commento, come al solito, e’ stato “Non sarai mica incinta?”. Non mi aspettavo nulla di diverso.
Uscita di casa ho trovato la macchina parcheggiata in mezzo ad un lago sterminato di profondita’ variabile fra i 15 centimetri sui bordi e gli abissi inesplorati della parte centrale. Assolutamente inaccessibile. Bestemmie. Ho seriamente pensato di prendere un taxi per andare in studio. Poi ho considerato i pericoli insiti nel salire su una Toyota Corolla guidata da un beduino ottuagenario in una citta’ allagata e ho deciso che era meglio bagnarsi i piedi. Per fortuna avevo un sacchetto di plastica. Ho inserito il piede destro nel sacchetto e legato il tutto al ginocchio. Con prudenti balzelli su una gamba sola (trasportando cartella, borsa, giornale e giacchetta), ho raggiunto il cofano dell’auto. Da li’ mi sono calata perigliosamente sulla pedana che serve a salire in macchina se si e’ alti come me e si guida un fuoristrada di dimensioni ridicolmente eccessive e finalmente mi sono insinuata dentro. Ho recuperato sporgendomi dal finestrino tutte le masserizie (borsa ecc.) che avevo abbandonato sul cofano e via…
Ora sono in studio. Il cielo e’ plumbeo. Il vento soffia forte e, poco fa, e’ stato annunciato che le scuole domani resteranno chiuse. Possibilmente il giorno libero verra’ esteso ai Ministeri. Se si mette male stiamo tutti a casa (tanto per cambiare). Che strano vivere in un paese dove piove tre volte all’anno e ogni volta si entra in assetto-catastrofe. Gia’ so che, in questo momento, gli omaniti si accalcano nei supermercati a comprare acqua, candele e cibo in scatola per resistere a settimane di assedio in caso di ciclone. Io mi dissocio dall’isteria collettiva ma credo che un paio di bottiglie d’acqua le comprero’. Tanto per scaramanzia. Se non mi sentite per un po’, sappiate che la prossima fase dell’allarme comprende black out e collasso delle (gia’ patetiche normalmente) connessioni Internet.
Non succedeva da marzo. Piove. Ero a bere un ape da amici e mi sono dovuta precipitare a casa di gran fretta attraverso le strade allagate. I tombini! Omaniti, capitelo finalmente: dovete metterci i tombini sulle vostre strade. Lo so che piove 3 volte all'anno ma i tombini servono!
Ad ogni modo, le finestre di casa lasciate aperte non hanno creato danni. Tutto è bene quel che finisce bene. Non mi sono inabissata in autostrada, non è crollato il palazzo e c'è la corrente elettrica. Funziona perfino Internet. Un successo senza precedenti! Spero solo che piova ancora durante la notte così possibilmente domani non si va in ufficio (e già...qua funziona così...). Nel frattempo ringrazio perchè non si è ripetuto il dramma di gennaio.
Poc'anzi ero al distributore dell'Omanoil a fare il pieno e ho notato il cartello che raffigura le carte accettate in pagamento. Amici di Muscat: Visa e Mastercard ce le ho, quella della Omanoil ci sta ma le altre cosa sono? Dove si prendono? Voglio subito Atheer , quella con lo sceicco falconiere! (in basso a destra).
Devo occupare la prossima ora in attesa di uscire a cena. Questa è già una prima notizia inutile.
La seconda notizia non è inutile ma non è nemmeno più una notizia. Tra 16 giorni sono a Verona. Mannaggia a chi dice che con Emirates si viaggia stilosi. Orari più stronzi non ne avevo mai trovati. Nemmeno quando ebbi la sventurata idea di fare Muscat-Amman-Milano con Royal Jordanian. Sconsigliato. Di quell'esperienza conservo una frequent flyer card (aspetta e spera che riprenoto coi giordani) e un vago ricordo dell'atroce cibo propinatoci in volo. Beh...Emirates è peggio. Parto alle 5 di mattina. Torno alle 5 di mattina. Aspetto ore a Dubai. Mai più.
Continuiamo col dire che non riesco a trovare le "decorazioni" per i biscotti di Natale. Mi sono fatta infinocchiare da Aileen e ora sono coinvolta in una vicenda tragica. Anche se diserterò la loro bellissima cena della Vigilia in giardino con catering dello Sheraton (ancora mi chiedo perchè vengo a Verona...la famigghia...), sono stata coinvolta in un'annosa missione. I SEGNAPOSTO. E' il terzo anno consecutivo che 'sta rogna viene rifilata a me. Quest'anno si è scelto per ognuno dei SETTANTA commensali un biscotto gingerbread (quelli maròn) a stella cometa/alberello/angelo etc. glassato e guarnito di pallette d'argento e altri ammenicoli. Una volontaria se ne è fatta carico la settimana scorsa e ha sfornato biscotti a valanghe. Peccato che poi si sia aggiunta gente e manchino i biscotti. E la tipa non vuole rifare quelli mancanti (tipo 18). E tocca a me. Tra un po' parto in missione. Ho scoperto che a parte la stella e il coniglio che non c'entra una fava, ho solo una formina per biscotti a forma di porco. Non ricordo di averla mai comprata ma pare poco adatta. Uffa!
Cambiando discorso, ho l'impressione che faccia sempre più caldo. So che i residenti italici mi odieranno ma stamattina alle 8 c'erano 29° ed è peculiare. Fino a qualche giorno fa c'erano i soliti 23/24° mattutini invernali...Sarà l'effetto serra.
Qua oggi ovviamente non era festa. Ho menzionato il fatto che lo è in Italia. Ne è seguita una conversazione imbarazzantissima col praticante-mullah-barbuto-piissimo (se questo superlativo esiste) che chiedeva dettagli sull'Immacolata Concezione.
Mi si dice che un tizio omanita è in galera perchè, pur essendo maritato, ha baciato un'altra donna. Sto indagando avidamente sulla vicenda.
Hanno arrestato e deportato la colf del Collega Pakistano. Qua non ti danno il foglio di via firmato dal Questore, te lo metti in tasca e continui a farti i fatti tuoi in Piazza Pradaval. Qua ti DEPORTANO. Di peso. Portandoti all'aeroporto e sbattendoti su un aereo per la tua madrepatria. In seguito alle recenti modifiche al Testo Unico sul Lavoro (visto che frasetta da avvocato?), quasi tutti i domestici, aiutanti e sottoposti vari sono impiegati illegalmente e rischiano galera e/o deportazione. Serpeggia l'ansia.
Sono stata a fare shopping in una serie di negozi spaventosamente trash. Chiara cercava degli asciugamani per gli ospiti. I più sobri raffiguravano Spiderman. Al solito non ho trovato delle lenzuola decenti. Resto bloccata su due set di biancheria da letto. Uno rosso, uno di leopardo. Sorvolo sui vestiti e ancor più sull'intimo ma le mutande qua sotto le ho trovate curiose. Me le spiegate?
Ah, alla fine abbiamo trovato un set da 6 asciugamani in promo all'Home Centre. I colori possibili erano, stando all'apposito cartello informativo, bianco e giallo. Erano tutti bordeaux! Inutile dire che Chiara non è riuscita ad usare il buono da 10 Rial che porta in borsa da settimane o mesi. E' partito il solito siparietto che inizia con "This is ridicolous!". Questa è la frase che pronuncio più spesso in assoluto quando interagisco con negozianti e simili. Va pronunciata con aria stizzita e bocca a cul-di-gallina. Spesso funziona. In caso contrario, la seconda mossa consiste nel dire "Please call the manager!". Questa richiede un tono più autoritario. A questo punto arriva un indiano coi baffi che dondola la testa da destra a sinistra farfugliando "Yes Madam, yes Madam". in risposta alle lamentele assortite dell'Occidentale di turno. Funziona quasi sempre. Questa volta purtroppo abbiamo fallito. Toccherà tornare all'Home Centre (l'Ikea del Medio Oriente) a comprare altre cazzate.
Ieri mi si era smagnetizzato il Bancomat. Ho vagato per Madinat Qaboos provando tutte le banche possibili. Nulla. Ho dovuto chiedere un prestito per comprarmi la colazione e sono rimasta con l'equivalente di 5 euro in tasca. Oggi, andando in agenzia viaggi, ho riprovato a prelevare. Non solo il bancomat funziona di nuovo ma mi ha pure sputato soldi in piu'. Sono rimasta per vari minuti a contare e ricontare un mazzo di banconote alto 3 cm sotto gli occhi perplessi di Chiara. Non ci sono dubbi. Il Bancomat che ieri pareva morto oggi regala denari. Misteri omaniti...
Come potete vedere, la vita mi sorride. Sono tornata a lavoro oggi e dal 23/12 sono di nuovo in ferie. Come se non bastasse, nel breve periodo lavorativo intermedio, abbiamo anche un weekend lungo per il Capodanno Islamico che (forse) cade il 18 dicembre. Pare dipenda come al solito dai vecchi, la luna ecc. Sapete di cosa parlo.
Per rallegrarmi ulteriormente, il viscido commesso Apple (vedi qui) ha finalmente accettato il fatto che l'iPod che mi aveva venduto non funzionava e me lo ha sostituito. Questo mi ha permesso di percorrere l'intero tragitto Muscat - Ras Al Hadd canticchiando Maracaibo e Maledetta Primavera. Sono preda di una dipendenza dalla musica trash che mi spaventa. Oggi, mentre guidavo verso lo studio cantando a squarciagola "La valigia sul letto" (grandissimo Julio) mi sono chiesta se vivere qui non mi stia danneggiando il cervello...
Nel frattempo penso gia' al prossimo weekend che si propone pieno di attivita' sciocche tra cui un probabile viaggio in giornata a Dubai per acquistare un'automobile. Ma questa e' un altra storia...
Per concludere ho scoperto il blog di una gggiovane veronese. L'ho scovato su FB dove era stato postato dal Manu e mi e' piaciuto. Forse e' un po' di nostalgia canaglia della mia gioventu' scaligera... (o forse e' la scarsa voglia di lavorare...quanto e' vero che meno lavori meno vorresti lavorare!).
Eccomi di ritorno in studio dopo 9 giorni di vacanza in Oman. Le ferie sono state allietate da gite, immersioni, salvataggio di tartarughini appena nati, serate al bar, cene e altre amene attivita’. Con la dovuta calma (al solito) pubblichero’ qualche foto e riportero’ qualche aneddoto.
Veniamo a cose serie: a pausa pranzo vado a pagare il biglietto. Alla fine ho deciso. Vengo a Verona per Natale.
Arrivo il 24 (come il bambinello). Atterro a Venezia alle 14:00 e, bus e treni permettendo, dovrei essere a VR a meta’ pomeriggio. Gia’ pregusto la cena che avra’ come special guest mia sorella balorda a cui ho dovuto regalare un biglietto aereo da Siviglia per convincerla a venire a casa per Natale :-). Ho ordinato pasta al forno. Quella sicula. Densa di porco, formaggi, uova e altre delizie.
Informatemi dei vostri programmi natalizi. Io saro’ in patria fino al 30. (Va bene il Natale al gelo ma al Capodanno al mare non mi sento di rinunciare…)