Prima che me lo chiediate: ebbene sì, finalmente ho scaricato sul computer un po' di foto. Sono tornata da un paio d'ore da una surreale due-giorni di campeggio a Sifah, spiaggia poco lontana da Muscat. Sono orribilmente bordeaux e ho curiose righe bianche in svariate parti del corpo. Inizia a fare veramente caldo. Come al solito mi sono successe parecchie cose curiose. In sole 30 ore:
- lo scemo del villaggio di Sheikh Al Sifah, ridente paesino di (a occhio e croce) 100 abitanti, al nostro passaggio ha lanciato pietre contro la macchina su cui viaggiavo urlando a gran voce frasi ignote che suonavano come arcane maledizioni in arabo. Io ho riso parecchio perchè ero con un amico e la macchina era la sua :-) Per i veronesi: lo stesso personaggio, nello stesso paesino, in dicembre ha importunato Michelangelo.
- 10 minuti dopo, nello stesso villaggio, abbiamo contrattato una gita in barca da svolgersi in uno dei prossimi weekends con un gruppo di teenager-pescatori in t-shirt vagamente "heavy metal". Prezzo richiesto: un pacco da 24 di Heineken. Su mio consiglio, il mio amico Mark ha snumerato con uno di questi figuri (che si riconosceva dagli altri per via di un monociglio foltissimo e ricciuto). Da ieri ciglione ha già chiamato tre volte chiedendo birra. Io continuo a ridere. Mark probabilmente mi odia.
- Siamo fuggiti velocemente per evitare lo scemo del villaggio. Ce l'abbiamo fatta.
- Tappe successive: foto shooting di navi arenate (sopra) e camion simmetricamente rovesciati (due post più sotto).
- Arrivo a Sifah alle 13.30. La duna deputata al campeggio è già un alveare di attività. C'è chi monta gazebo, chi predispone tavoli e sedie, chi raccoglie legna per il falò. Tutti hanno già montato le tende. Le italiane presenti (3) e un paio di inglesi illuminati, si siedono all'ombra della macchina e iniziano a preparare Spritz Campari. Così trascorre felicemente la prima metà del pomeriggio.
- Monto la tenda. Mi accorgo di aver dimenticato materassino e sacco a pelo. Pazienza.
-Tramonta il sole e mi unisco ai britannici colonialisti in un Gin Tonic.
- Barbecue
- Delirio
- Non so da dove iniziare la lista dei personaggi comparsi nel corso della notte su quella che, in teoria, è una spiaggia deserta in mezzo al nulla. Segnalo un'australiana pazza residente a Dubai che ci ha attirati al falò dei suoi amici. L'australiana era convinta che io fossi un'indovina, una signora grassa amica sua ci ha chiesto di cantare per tutto il gruppo, un anziano continuava a guardarci e a parlare di cannibalismo. Poi da dietro una duna sono comparsi due tizi con un sacchetto di marshmellows. Abbiamo declinato e siamo tornati al nostro campo.
- Nel frattempo i nostri compagni di campeggio erano completamente ubriachi. Al nostro ritorno una curiosa tipa omanita faceva roteare palle di fuoco fissate a catene con un sottofondo di musica da disco. Mah...
- Dal campo vicino, un folle è sceso dalla duna con un lungo tizzone ardente tra le mani e ha mimato un duello di Guerre Stellari.
- Più o meno a questo punto i più hanno mollato e sono andati a dormire.
- In 4 siamo andati a fare visita ai campeggiatori confinanti. Non potevamo sapere che si trattava di un gruppetto di butei omaniti che avevano portato con loro una quantità incredibile di alcolici. Ci hanno offerto delle Heineken Special Edition etichettate come "Champions League 2009 - Roma". Uno di loro aveva una parrucca rasta e girava in mutande decorate da una fantasia di farfalle.
Boh... domani torno a lavorare. Necessito di tranquillità. Tra l'altro BUONA PASQUA e un buon picnic di Pasquetta. Io sarò in studio ad invidiarvi.
- lo scemo del villaggio di Sheikh Al Sifah, ridente paesino di (a occhio e croce) 100 abitanti, al nostro passaggio ha lanciato pietre contro la macchina su cui viaggiavo urlando a gran voce frasi ignote che suonavano come arcane maledizioni in arabo. Io ho riso parecchio perchè ero con un amico e la macchina era la sua :-) Per i veronesi: lo stesso personaggio, nello stesso paesino, in dicembre ha importunato Michelangelo.
- 10 minuti dopo, nello stesso villaggio, abbiamo contrattato una gita in barca da svolgersi in uno dei prossimi weekends con un gruppo di teenager-pescatori in t-shirt vagamente "heavy metal". Prezzo richiesto: un pacco da 24 di Heineken. Su mio consiglio, il mio amico Mark ha snumerato con uno di questi figuri (che si riconosceva dagli altri per via di un monociglio foltissimo e ricciuto). Da ieri ciglione ha già chiamato tre volte chiedendo birra. Io continuo a ridere. Mark probabilmente mi odia.
- Siamo fuggiti velocemente per evitare lo scemo del villaggio. Ce l'abbiamo fatta.
- Tappe successive: foto shooting di navi arenate (sopra) e camion simmetricamente rovesciati (due post più sotto).
- Arrivo a Sifah alle 13.30. La duna deputata al campeggio è già un alveare di attività. C'è chi monta gazebo, chi predispone tavoli e sedie, chi raccoglie legna per il falò. Tutti hanno già montato le tende. Le italiane presenti (3) e un paio di inglesi illuminati, si siedono all'ombra della macchina e iniziano a preparare Spritz Campari. Così trascorre felicemente la prima metà del pomeriggio.
- Monto la tenda. Mi accorgo di aver dimenticato materassino e sacco a pelo. Pazienza.
-Tramonta il sole e mi unisco ai britannici colonialisti in un Gin Tonic.
- Barbecue
- Delirio
- Non so da dove iniziare la lista dei personaggi comparsi nel corso della notte su quella che, in teoria, è una spiaggia deserta in mezzo al nulla. Segnalo un'australiana pazza residente a Dubai che ci ha attirati al falò dei suoi amici. L'australiana era convinta che io fossi un'indovina, una signora grassa amica sua ci ha chiesto di cantare per tutto il gruppo, un anziano continuava a guardarci e a parlare di cannibalismo. Poi da dietro una duna sono comparsi due tizi con un sacchetto di marshmellows. Abbiamo declinato e siamo tornati al nostro campo.
- Nel frattempo i nostri compagni di campeggio erano completamente ubriachi. Al nostro ritorno una curiosa tipa omanita faceva roteare palle di fuoco fissate a catene con un sottofondo di musica da disco. Mah...
- Dal campo vicino, un folle è sceso dalla duna con un lungo tizzone ardente tra le mani e ha mimato un duello di Guerre Stellari.
- Più o meno a questo punto i più hanno mollato e sono andati a dormire.
- In 4 siamo andati a fare visita ai campeggiatori confinanti. Non potevamo sapere che si trattava di un gruppetto di butei omaniti che avevano portato con loro una quantità incredibile di alcolici. Ci hanno offerto delle Heineken Special Edition etichettate come "Champions League 2009 - Roma". Uno di loro aveva una parrucca rasta e girava in mutande decorate da una fantasia di farfalle.
Boh... domani torno a lavorare. Necessito di tranquillità. Tra l'altro BUONA PASQUA e un buon picnic di Pasquetta. Io sarò in studio ad invidiarvi.
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