Saturday, December 22, 2007
EID MUBARAK, BUON NATALE, FELICE 2008 (E NON DIMENTICHIAMO LA BEFANA)
Ridendo e scherzando sono finite le vacanze di Eid (o Id che dir si voglia), sono lontana gia’ da due mesi e il Natale e’ alle porte… Non e’ ancora tempo di bilanci, propositi e progetti , attivita’ per la quale attendo l’anno nuovo ma preannuncio il mio ritorno in patria per il primo febbraio! Che sia per restare o per trasferirmi definitivamente qui e' un altro discorso...
In un'inconsueta e soleggiata fine d'anno vi ringrazio di cuore per avermi fatto compagnia in questo periodo che, specialmente all'inizio, e' stato abbastanza complicato, per avermi intrattenuta con i vostri esilaranti commenti, per avermi aggiornata su news e gossip dalla madrepatria, per aver cazzeggiato con me su Messenger, avermi scritto sms ed e-mail assortiti (quante ore-lavoro complessive avra' perso l'operoso nord-est a causa della mia partenza???) e, piu' in generale, per avermi pensata.
Ringrazio tutti coloro che hanno gia' provveduto alle operazioni augurali. Cito in primis il Miste, l'unico a ricordarmi che passero' il 25 in studio...credo che tu ti sia giocato le taniche di benzina per il maggiolone che avevo promesso di inviarti :-) Grazie anche a braccino (Anna) che in mia assenza si asterra' dal giocare a Mercante in Fiera e Trivial il giorno di Natale...sono commossa! Tra l'altro perche' (sempre tu, Anna) hai inserito i tuoi auguri di Natale e tutti gli utenti del blog in un post che ho scritto settimane fa? Nessuno li leggera' mai... Ultimo ma non ultimo un ottimo Natale a chi, sapendomi in un paese in cui l'unico "italiano scritto" e' l'elenco degli ingredienti sul vasetto della Nutella, mi allieta la vita con perle di letteratura (S.T. per il primo capitolo del nuovo romanzo del Commissario Montalbano, Anonimo Veronese per le dotte citazioni dal dizionario della lingua italiana, "la vispa Teresa" e il racconto di Benni, donna Consuelo per l'"Ode al carciofo").
Auguro a tutti le migliori feste possibili: laute libagioni, cascate di doni, capodanni divertenti/balordi/torbidi/innevati /prestigiosi/alcoolici a seconda dei gusti e un ottimo 2008.
Un buon viaggio ai due orribili gruppi-vacanze di cui sono a conoscenza (Berlino & Slovenia). Attendo ghiotti resoconti al vostro ritorno.
Benvenuto al minuscolo Leone Bonamini (che mi e' costato uno sproposito di Rial in bolletta della Omantel per le congratulazioni di rito) e buon primo Natale fra noi al piccolo Mattia (tesssoro).
Se ho dimenticato qualcosa/qualcuno rimediero' privatamente...
Come accennato in precedenza festeggio un Natale “inglese” a casa, il 26 me ne vado in Sri Lanka e torno il 31 pomeriggio. Il mio Capodanno sara’ al locale circolo nautico dove un paio di ubriaconi scozzesi (che sono fierissima di annoverare tra i miei nuovi amici) hanno organizzato una festa all'aperto in grande stile tipo brugnolata da 300 persone con annesso pernottamento in yacht. A titolo di dono vi allego finalmente un paio di foto in cui appaio anch’io. Avrete gia’ notato la simpatica immagine apparsa sotto “About me” che mi ritrae (con un singolare copricapo da deserto) all’interno di una casetta di sterco di cammello in un villaggio abbandonato ma ho deciso di tralasciare le mie gite cultural-sociologiche e riempirvi tutti di astio con un paio di foto scattate durante queste vacanze balneari (intendo negli ultimi 3 giorni mentre voi, gonfi di pandoro e prosecco, vi congelavate in Piazza delle Erbe:-) . Nella prima foto in cui poso con una simil-collega australiana (in realta' vietnamita), potete scorgere in lontananza la regal dimora gialloblu di Qaboos.
Un abbraccio a tutti e, a meno che non ritenga necessario aggiornarvi dallo Sri Lanka, ci sentiamo l’anno prossimo.
P.S. MI MANCATE!
Tuesday, December 18, 2007
FERIE IN ARRIVO
Finalmente ci siamo! Oggi e’ l’ultimo giorno lavorativo prima delle vacanze di Id! Le festivita’ dureranno fino a sabato compreso e si tornera’ a lavorare il 23 dicembre (?!?).
In studio sembrano tutti impazziti e il tempo per cazzeggiare scarseggia ma prometto di aggiornarvi nei prossimi giorni sui miei progetti festivi nonche’ di pubblicare un paio di foto del prestigiosissimo ricevimento a cui ho partecipato giovedi’ e venerdi’ scorso. A quanto pare, l’agente di viaggi Ijaz (un nome che mi ispira sempre meno fiducia…) ha deciso che e’ impossibile andare in Thailandia e mi ha prenotato di sua iniziativa un mini-tour in Sri Lanka. Io non avevo alcuna intenzione di recarmici ma non riesco a spiegarglielo dato che costui non ha un ufficio, ci si puo’ parlare solo via cellulare e l’unica risposta che riesce a dare (indipendentemente dalla domanda posta) e’ “Splendid!”. Saluto tutti i commentatori tra cui il prezioso “riderberta” e vi faccio notare che lo scopo del blog e’ informarsi sulle mie vicende omanite non discutere per i fatti vostri di telefilm lounge :-) Non sapendo bene come illustrare questo post di scarsa pregnanza, vi fornisco due eloquenti esempi di fauna locale.
Thursday, December 13, 2007
AGGIORNAMENTI
Carissimi,
nel concorso "Vota il Sultano" la giuria popolare sembra propensa ad incoronare la foto in cui l'illuminato Qaboos posa impettito sul ponte di una nave in uniforme da capitano. Vi lascio ancora un paio di giorni per pensarci perche' saro' assente dal blog causa impegni mondani di un certo livello e breve gita al mare. Sono stata invitata (per ragioni che ad oggi non mi sono chiare) ai grandi festeggiamenti per il fidanzamento della figlia di uno sceicco locale, proprietario (tra le altre cose) dell'hotel Grand Hyatt di Muscat. La manifestazione si compone del pranzo odierno per famiglia e amici intimi (cosa c'entri io e' un mistero...) e grande cena di gala domani. Impieghero' il tempo intermedio in una simpatica gita al mare con pernottamento in loco. Come avrete intuito, questa settimana il mio fine settimana parte giovedi' a ora di pranzo e si conclude sabato con il rientro pomeridiano in ufficio...
A presto e buon weekend (qualunque esso sia).
P.S. Ho notato che le foto del Sultano risultano casualmente essere 12...calendario???
nel concorso "Vota il Sultano" la giuria popolare sembra propensa ad incoronare la foto in cui l'illuminato Qaboos posa impettito sul ponte di una nave in uniforme da capitano. Vi lascio ancora un paio di giorni per pensarci perche' saro' assente dal blog causa impegni mondani di un certo livello e breve gita al mare. Sono stata invitata (per ragioni che ad oggi non mi sono chiare) ai grandi festeggiamenti per il fidanzamento della figlia di uno sceicco locale, proprietario (tra le altre cose) dell'hotel Grand Hyatt di Muscat. La manifestazione si compone del pranzo odierno per famiglia e amici intimi (cosa c'entri io e' un mistero...) e grande cena di gala domani. Impieghero' il tempo intermedio in una simpatica gita al mare con pernottamento in loco. Come avrete intuito, questa settimana il mio fine settimana parte giovedi' a ora di pranzo e si conclude sabato con il rientro pomeridiano in ufficio...
A presto e buon weekend (qualunque esso sia).
P.S. Ho notato che le foto del Sultano risultano casualmente essere 12...calendario???
Tuesday, December 11, 2007
VOTA LA FOTO
Stamane, al mio ritorno in ufficio, ho notato con grande piacere la notevole affluenza alle urne virtuali per la proclamazione della miglior foto.
Le votazioni sono ancora aperte e le foto restano visibili nel post di ieri. L’esito e’ piu’ che mai incerto ma ritengo necessario un breve intervento. Elogio l’utente Super Giulio per la sua acuta analisi stilistica e comunico che, ahime’, non era Qaboos il sovrano arabeggiante che ha presenziato alla prima della Scala. Si trattava, invece, dell’Emiro del Qatar accompagnato dalla moglie Mozah. Il suo viaggio a Milano potrebbe tra l’altro spiegare perche’ ha proclamato in fretta e furia le vacanze di Id senza aspettare il consulto dei tre saggi… A titolo puramente informativo vi rendo, inoltre, edotti del fatto che al mondo esistono solo DUE sultani, Qaboos Bin Said Al Said (il nostro) e il Sultano del Brunei. Il Sultano del Brunei si chiama Kebawah Duli Yang Maha Mulia Paduka Seri Baginda Sultan Haji Hassanal Bolkiah Al-Mu'izzaddin Waddaulah ibni Almarhum Sultan Omar Ali Saifuddien Sa'adul Khairi Waddien ed e’ l’uomo piu’ ricco e piu’ sborone del mondo (ha un nome lungo 5 volte quello di Qaboos, ha un jet con gli interni tutti d’oro, ha centinaia di auto di lusso e la sua cameriera guadagna 7 milioni di euro all’anno).
Comunico ad Anna che sono impossibilitata a partecipare alle elezioni sanzenati di Papa’ del Gnocco quindi Consuelo potra’ accaparrarsi la mia porzione di cibarie. Miste, hai ragione ad esprimere una ponderata critica al gusto estetico generale ma resta il fatto che non hai espresso una preferenza! Onore al merito a tutti i commenti e a presto.
Wednesday, December 5, 2007
DRESS CODE
Gli omaniti si vestono esattamente come mi aspettavo. A livello generale gli uomini si aggirano in tunica bianca e le donne in tunica nera.
Ad un’osservazione piu’ attenta, tuttavia, non sfuggono particolari distintivi rilevanti.
Gli uomini vestono una dishdasha (camicione) che , per l’ufficio e le occasioni “eleganti” e’ bianca mentre quando decidono di adottare un look piu’ sportivo e’ colorata. Prediligono nuance che io trovo imbarazzanti: verde muschio, arancio chiaro e, la peggiore di tutte ma apprezzatissima, lilla.
Gli accessori comprendono l’onnipresente sandalo in cuoio e un cappelluccio tozzo e conico decorato con ricami colorati.
Si vocifera nella comunita’ internazionale che, come gli scozzesi in kilt, costoro non indossino mutande. Questa teoria e’ in parte suffragata dal fatto che al locale ipermercato Lulu’ (una cosa gigantesca che ricorda vagamente l’Auchan di Bussolengo ma piu’ grande e piu’ colorato) non esiste un reparto di “intimo uomo”. Inutile aggiungere che questa constatazione rappresenta l’unico tipo di indagine statistica che intendo condurre sull’argomento!
Quando l’occasione richiede un abbigliamento formale, l’ottimo omanita, sfoggia nell’ordine: camicione immacolato e un po’ lucido dotato di una specie di coccarda in filo di cotone (tipo corda da tenda) applicata sul lato destro del colletto che viene cosparsa generosamentemente di profumo, cappelluccio sgargiante e, legato in vita, il tradizionale pugnale con fodero d’argento (vedi foto) che ritroviamo anche sulla bandiera nazionale.
Le donne, invece, sono tutte ricoperte da tunica nera con velo nero abbinato.
Esiste una serie infinita di modelli di tunica con vari ed interessanti decori costituiti da ricami e paillettes assortiti. La mia grande domanda (che non ho ancora avuto il coraggio di porre alle mie colleghe velate) e’ la seguente: perche’ si mettono il velo a mostrare pudica modestia se il velo stesso e’ cosi’ intarsiato di Swaroski che anche la Consu lo troverebbe pacchiano, si truccano come Moira Orfei e si cospargono di ettolitri di profumo?
Parlando di profumo devo aprire una parentesi su “Amouage”.
Fino al mio arrivo nel sultanato non ne avevo mai sentito parlare ma pare che sia il profumo piu’ costoso del mondo. Roba da 200 euri per un bottiglino piccino piccino...
(Vi invito a visitare l’ elegante, si fa per dire, sito internet www.amouage.com)
Creato 25 anni fa per volere dell’onnipresente e onnipotente Sultano Qaboos come regalo personale da porgere a dignitari stranieri in visita, si compone di essenze preziose di origine locale. La parte del leone la fa la rarissima rosa di montagna insieme all’incenso del Dhofar (la regione meridionale del paese al confine con lo Yemen).
Ho visto alcuni prestigiosi roseti durante una gita a Jabal Al Akhdar (la montagna verde) e ho partorito una mia personale teoria: la suddetta inarrivabile rosa di montagna e’ una rosa qualunque ed e’ rarissima solo perche’ le montagne nel deserto non sono un habitat naturale adatto a questo tipo di pianta!
Ad ogni modo, ho conosciuto ad una cena mondana il CEO di Amouage e pare che si stiano preparando a sbarcare in forze con le loro creazioni sul mercato europeo. Il piu’ grande evento mondano dell’autunno omanita (che mi sono persa perche’ ero ancora a Verona a bere Valpo e mangiare porco...) e’ stato il lancio della fragranza del venticinquennale. Come giustamente ci fa notare Consuelo in un suo commento, e’ stata creata dal piu’ grande profumiere francese vivente e unisce il lusso piu’ ridicolo alla millenaria tradizione locale.
Vi do’, quindi, l’opportunita’ di apparire informati quando sfoglierete i rotocalchi dal coiffeur!
Ad un’osservazione piu’ attenta, tuttavia, non sfuggono particolari distintivi rilevanti.
Gli uomini vestono una dishdasha (camicione) che , per l’ufficio e le occasioni “eleganti” e’ bianca mentre quando decidono di adottare un look piu’ sportivo e’ colorata. Prediligono nuance che io trovo imbarazzanti: verde muschio, arancio chiaro e, la peggiore di tutte ma apprezzatissima, lilla.
Gli accessori comprendono l’onnipresente sandalo in cuoio e un cappelluccio tozzo e conico decorato con ricami colorati.
Si vocifera nella comunita’ internazionale che, come gli scozzesi in kilt, costoro non indossino mutande. Questa teoria e’ in parte suffragata dal fatto che al locale ipermercato Lulu’ (una cosa gigantesca che ricorda vagamente l’Auchan di Bussolengo ma piu’ grande e piu’ colorato) non esiste un reparto di “intimo uomo”. Inutile aggiungere che questa constatazione rappresenta l’unico tipo di indagine statistica che intendo condurre sull’argomento!
Quando l’occasione richiede un abbigliamento formale, l’ottimo omanita, sfoggia nell’ordine: camicione immacolato e un po’ lucido dotato di una specie di coccarda in filo di cotone (tipo corda da tenda) applicata sul lato destro del colletto che viene cosparsa generosamentemente di profumo, cappelluccio sgargiante e, legato in vita, il tradizionale pugnale con fodero d’argento (vedi foto) che ritroviamo anche sulla bandiera nazionale.
Le donne, invece, sono tutte ricoperte da tunica nera con velo nero abbinato.
Esiste una serie infinita di modelli di tunica con vari ed interessanti decori costituiti da ricami e paillettes assortiti. La mia grande domanda (che non ho ancora avuto il coraggio di porre alle mie colleghe velate) e’ la seguente: perche’ si mettono il velo a mostrare pudica modestia se il velo stesso e’ cosi’ intarsiato di Swaroski che anche la Consu lo troverebbe pacchiano, si truccano come Moira Orfei e si cospargono di ettolitri di profumo?
Parlando di profumo devo aprire una parentesi su “Amouage”.
Fino al mio arrivo nel sultanato non ne avevo mai sentito parlare ma pare che sia il profumo piu’ costoso del mondo. Roba da 200 euri per un bottiglino piccino piccino...
(Vi invito a visitare l’ elegante, si fa per dire, sito internet www.amouage.com)
Creato 25 anni fa per volere dell’onnipresente e onnipotente Sultano Qaboos come regalo personale da porgere a dignitari stranieri in visita, si compone di essenze preziose di origine locale. La parte del leone la fa la rarissima rosa di montagna insieme all’incenso del Dhofar (la regione meridionale del paese al confine con lo Yemen).
Ho visto alcuni prestigiosi roseti durante una gita a Jabal Al Akhdar (la montagna verde) e ho partorito una mia personale teoria: la suddetta inarrivabile rosa di montagna e’ una rosa qualunque ed e’ rarissima solo perche’ le montagne nel deserto non sono un habitat naturale adatto a questo tipo di pianta!
Ad ogni modo, ho conosciuto ad una cena mondana il CEO di Amouage e pare che si stiano preparando a sbarcare in forze con le loro creazioni sul mercato europeo. Il piu’ grande evento mondano dell’autunno omanita (che mi sono persa perche’ ero ancora a Verona a bere Valpo e mangiare porco...) e’ stato il lancio della fragranza del venticinquennale. Come giustamente ci fa notare Consuelo in un suo commento, e’ stata creata dal piu’ grande profumiere francese vivente e unisce il lusso piu’ ridicolo alla millenaria tradizione locale.
Vi do’, quindi, l’opportunita’ di apparire informati quando sfoglierete i rotocalchi dal coiffeur!
Saturday, December 1, 2007
NUOVE SPIAGGE VERSO SUR (NOME PROPRIO DI CITTA')
Friday, November 30, 2007
BUON FINE SETTIMANA, AMICI CRISTIANI!
Vi scrivo in un venerdi' sera di perplessita'. Domani inizia la settimana lavorativa (weekend lungo e strano: mercoledi', giovedi' e venerdi') nonche' il mese di dicembre e, immagino, Verona sara' gia' in via di allestimento per le decorazioni natalizie. Qua ci sono i classici 30 gradi ma la temperatura inizia ad abbassarsi un po' durante la notte: e' il cambio di stagione. Nel Sultanato ci sono due stagioni (d'altronde le due di mezzo ce le siamo giocate pure noi da anni) che si chiamano "stagione calda" e "stagione caldissima e umida". Sono tornata ieri da un meraviglioso weekend al mare e fino ad oggi ero decisamente felice di passare il Natale qui, in piena stagione calda ma poi mi sono recata a AL FAIR (il supermarket prestigioso) e, all'improvviso, ho avuto un momento di straniamento spazio-temporale. In fondo, in fondo alla corsia mi e' apparsa una piramide di familiari scatole violette e da lontano ho letto "Bauli, il pandoro di Verona". Per un breve attimo mi stavo mettendo a piangere...
Superata la commozione e' prevalsa la curiosita' e ho guardato il cartellino del prezzo. Signore e signori, un comune pandoro Bauli da un chilo costa ben 14 euri!
Mi sono accontentata di un pandorino piccino per la colazione ma, sull'onda del sentimento patrio, ho acquistato anche un vasetto di Nutella, una confezione di spaghetti Barilla n.5, un tetrapak di passata di pomodoro Pomi' e dei Ferrero Rocher, praticamente gli unici generi alimentari italici disponibili.
Nel frattempo ho scoperto che la famiglia con cui vivo ha organizzato la cena della Vigilia in giardino: una trentina di invitati, le palme adorne di festoni e palline e il catering dello Sheraton per il cenone... che strano Natale si preannuncia. Domani o dopodomani prometto un resoconto meno intimista e munito di ricche foto della mia gita al mare. Viaggio in fuoristrada nel deserto, spiaggia, nuoto nei wadi (fiumi locali), grotte e montagne: paesaggi clamorosi!
Mi sono accontentata di un pandorino piccino per la colazione ma, sull'onda del sentimento patrio, ho acquistato anche un vasetto di Nutella, una confezione di spaghetti Barilla n.5, un tetrapak di passata di pomodoro Pomi' e dei Ferrero Rocher, praticamente gli unici generi alimentari italici disponibili.
Nel frattempo ho scoperto che la famiglia con cui vivo ha organizzato la cena della Vigilia in giardino: una trentina di invitati, le palme adorne di festoni e palline e il catering dello Sheraton per il cenone... che strano Natale si preannuncia. Domani o dopodomani prometto un resoconto meno intimista e munito di ricche foto della mia gita al mare. Viaggio in fuoristrada nel deserto, spiaggia, nuoto nei wadi (fiumi locali), grotte e montagne: paesaggi clamorosi!
Concludo salutando l'ottimo Supergiulio e tutti quelli che mi hanno mandato link alle foto dei vostri ultimi weekend (nostalgia canaglia!) ed elogiando Consuelo per il suo arguto nonche' informato intervento sul profumo Amouage.
Tuesday, November 27, 2007
TOILETTE
Piccola digressione su una domanda che a volte affligge chi si trova a viaggiare in paesi lontani: qual e' la toilette per gli uomini e qual e' quella per le donne? Considerando la mia ben nota miopia questo e' un problema non trascurabile poiche' entrambe le figure rappresentate sulle porte dei bagni indossano una 'gonna'. Solo un'osservazione piu' attenta permette di riconoscere lei (velata) e lui (con turbante e pugnale tradizionale appeso in vita...).
SULLA STRADA
Per entrare nel vivo della tematica, inserisco anche due foto, la Yaris e la mia nuova targa.
Mi rendo conto che sara' una lettura parecchio lunga ma il problema e' complesso e merita una trattazione di una certa ampiezza.
Muscat e’ grande, molto grande. A dispetto di una popolazione abbastanza limitata (circa 800.000 persone), la citta’ occupa una superficie di 1.500 kmq.
C’e’, per ovvie ragioni, un sacco di spazio vuoto ma anche un sacco di traffico.
Il settimanale gratuito di lingua inglese “HI!”, ha dedicato proprio pochi giorni fa un ampio servizio al problema fornendo dati interessanti che vado subito a condividere con voi:
Nel 1970, in tutta la nazione c’erano 10 km (sì, dieci!) di strada asfaltata e le auto si contavano sulle dita di una mano. Oggi ci sono 17.533 km di strada asfaltata (e aggiungo, asfaltata da dio, altro che le buche di Via IV Novembre…) e 548.908 automobili.
Nel frattempo cresce esponenzialmente il numero dei patentati e aprire un’autoscuola da queste parti e’ un’idea da non buttare via…
La maggior parte di questo bordello stradale da secondo mondo (ebbene si’, prima o poi andava detto!) si concentra dove vivo io.
La citta’ e’ attraversata da un lato all’altro dalla temibile “Highway Sultan Kaboos” che corre parallela al mare e, forte delle sue 6/8 (a seconda dei tratti) corsie, dovrebbe in teoria permettere di attraversare in tempi brevi Muscat.
La realta’ e’ ovviamente diversa: le rare volte in cui non resto incastrata in un ingorgo sulla Kaboos, mi areno all’uscita dove appare subito evidente la passione degli indigeni per la tridimensionalita’ del traffico stradale. C’e’ sempre almeno un ponte o un sottopassaggio circolare e normalmente si trova anche una magnifica idea tutta omanita: la rotonda con semafori (2 o 3) che, invece delle solite 4 uscite, ne ha almeno 7 e munite di cartelli segnaletici arabi non sempre traslitterati nel nostro alfabeto.
Anche se la mia capacita’ di lettura della lingua locale migliora rapidamente purtroppo non riesco ancora a gestire con sicurezza questa vicenda quindi, se non sono sicura della mia destinazione, tendo a girare in tondo per un paio di volte cercando di leggere il cartello un pezzo alla volta e di non farmi travolgere dagli scoordinatissimi automobilisti locali….
L’alternativa, un po’ discosta dalla linea costiera e meno trafficata, e’ la “Highway South” che sarebbe una splendida opzione se non fosse ancora in costruzione. Per motivi a me ignoti, ha un caratteristico andamento a cavatappi che costringe a muoversi a serpentina per circa 5 km e non e’ fornita di illuminazione. La presenza di fossi e pareti rocciose ai lati rende quindi sconsigliabile il transito notturno.
Usciti dalle circonvallazioni arriva il momento di gestire i dossi. Abilmente mimetizzati con l’asfalto circostante, sono diffusissimi, alti circa 40 cm e sostanzialmente invisibili (naturalmente non e’ previsto alcun cartello segnaletico).
Il peggiore di tutti e’ il super-dosso dell’ambasciata pakistana dietro casa mia. Essendo sul percorso casa-ufficio ci passo 4 volte al giorno ma ancora mi inganna…e’ inevitabile che prima o poi ci lascero’ la coppa dell’olio, coi miei migliori omaggi al governo di Islamabad.
Dossi o non dossi un problema veramente annoso e’ rappresentato da una tripletta di deficenze che rendono pressoche’ impossibile muoversi con agilita’.
L’elegante linearita’ del castrum romano con la sua ordinata successione di cardi e decumani incrociantisi ad angolo retto, qui non e' stata compresa.
Anche la non disprezzabile struttura a circonvallazioni concentriche cara agli urbanisti europei ottocenteschi dev’essere apparsa banale quindi si e’ optato per un sistema casuale di strade curve che non segue nessuna logica percepibile.
Meta’ di queste strade sono vicoli ciechi ma nessuno, in questo paese, ha ancora inventato l’apposito cartello segnaletico da esporre all’imbocco della via.
Ieri, mentre manovravo faticosamente per uscire dall’ennesimo spiazzo sabbioso, ho pensato che potrei diventare ricca brevettandolo!
In generale, se qualcuno ti invita a cena, ti invia via fax in ufficio una mappa esplicativa per raggiungere il luogo dell’appuntamento.
Un indirizzo serve a poco dato che non esistono vere e proprie cartine della citta’ ne’ tantomeno una mappatura GPS (fate un giro su google map e capirete cosa intendo!).
La mia seconda idea per svoltare e’ pertanto la creazione di “Tuttocitta’”.
Sopravvissuti ai dossi e all’affannosa ricerca del civico 1432 della Street 1949 (che pur essendo lunga 400 m ha civici fino al 2000 e passa…) all’angolo con Al Fair (l'Esselunga locale, supermercato costoso e un po' fighetto frequentato prevalentemente da occidentali) e di fronte a Pizza Hut, prima o poi si deve parcheggiare e qui si appalesa in tutta la sua ampiezza l’assoluta inettitudine dei locali…il tempo medio da me calcolato perche’ un omanita faccia una semplice retromarcia in linea retta per lasciare libero il posto nel parcheggio di un centro commerciale e’ di circa 40 secondi! Si aggiunga che gli stranieri sono per la maggior parte di estrazione britannica o comunque appartenenti al Commonwealth.
Costoro, gia’ normalmente, come autistomobilisti non sono proprio dei fulmini di guerra e, in piu’, qui devono guidare a destra, cosa che li confonde non poco…
Capirete che muoversi non e’ semplice ma, in qualche modo, se ne viene fuori.
Il mio esercizio zen nei momenti peggiori e’ immaginare di essere su Viale Piave all’uscita da un venerdi’ di Vinitaly! Provare per credere…funziona.
Avendo fatto serata (mediamente pesante) ieri, stamattina non riesco a lavorare quindi, se avete voglia date un'occhiata ai post vecchi perche' ho aggiunto qualche foto qua e la' e un paio di parole di commento.
A proposito di commenti: se volete lasciarne uno, non occorre che vi registriate, basta scegliere l'opzione anonymous.
Detto cio' mi accomiato per lo strano weekend lungo (mercoledi', giovedi', venerdi') che mi e' capitato in sorte questa settimana e che hamdulillah (grazie a dio) passero' al mare.
Friday, November 23, 2007
CENSIMENTO
Breve post dettato da curiosita': si puo' sapere quanti e chi sono gli utenti di questo blog? Il mio profilo (peraltro privo di contenuti di rilievo), che trovate sotto il mio nome sulla solita colonna verde di destra, e' stato visto ben 117 volte... Comincio a sentire il peso dell'attenzione pubblica!
Ringrazio sin d'ora per ogni indicazione utile. Per rendere meno "povero" questo post, aggiungo due foto della gita nel deserto con visita al forte di Nakhal di sabato scorso. Meraviglioso!
Thursday, November 22, 2007
APOLOGIA
Ammetto di aver prodotto poche occasioni di intrattenimento in questi giorni e me ne scuso.
Nel frattempo e' finita un'altra settimana quindi rimando una serie fantastica di nuovi post che ho progettato.
Fra gli argomenti che intendo trattare ci sono:
1) usi e costumi dei locali (nel senso di abbigliamento: ho finalmente capito la logica con cui si alternano fogge e colori delle tuniche e ho ispezionato un centro commerciale per capire che tipo di abbigliamento portano le donne sotto i loro assurdi camicioni sintetici neri)
2) la stanza del porco (un misterioso anfratto nascosto nei supermercati frequentati da stranieri dove si trova, a volte, qualche frattaglia suina venduta a peso d'oro) e la grande spesa settimanale all'ipermercato Lulu' che mi ha portata ad un passo dalla crisi di nervi
3) nuove avventure nella mia enorme yaris lungo la "Highway Sultan Qaboos", la circonvallazione cittadina che e' larga una volta e mezza la Milano-Venezia
4) cibo tipico e bevande assurde (ovviamente analcoliche) di cui tutti sembrano andare ghiottissimi
5) sistema giuridico ed esilaranti norme di legge del Sultanato (non solo per avvocati anche se, tanto, parecchi fruitori del sito lo sono... dubito che una questione come la distinzione fatta dal locale codice penale tra sodomia di primo, secondo e terzo grado possa lasciare indifferenti...).
6) Amouage, il profumo piu' costoso del mondo e grande vanto del Sultanato.
Ringrazio, inoltre, e saluto i nuovi frequentatori del blog (Laura, Glo e Raja).
Apprezzerei molto, in subordine, che qualcuno mi aggiornasse sulle novita' veronesi...
Buon fine settimana a tutti nell'operoso e freddo Nord-Est.
A me manchera' (come sempre) l'aperitivo in centro ma mi consolero' in spiaggia.
Nel frattempo e' finita un'altra settimana quindi rimando una serie fantastica di nuovi post che ho progettato.
Fra gli argomenti che intendo trattare ci sono:
1) usi e costumi dei locali (nel senso di abbigliamento: ho finalmente capito la logica con cui si alternano fogge e colori delle tuniche e ho ispezionato un centro commerciale per capire che tipo di abbigliamento portano le donne sotto i loro assurdi camicioni sintetici neri)
2) la stanza del porco (un misterioso anfratto nascosto nei supermercati frequentati da stranieri dove si trova, a volte, qualche frattaglia suina venduta a peso d'oro) e la grande spesa settimanale all'ipermercato Lulu' che mi ha portata ad un passo dalla crisi di nervi
3) nuove avventure nella mia enorme yaris lungo la "Highway Sultan Qaboos", la circonvallazione cittadina che e' larga una volta e mezza la Milano-Venezia
4) cibo tipico e bevande assurde (ovviamente analcoliche) di cui tutti sembrano andare ghiottissimi
5) sistema giuridico ed esilaranti norme di legge del Sultanato (non solo per avvocati anche se, tanto, parecchi fruitori del sito lo sono... dubito che una questione come la distinzione fatta dal locale codice penale tra sodomia di primo, secondo e terzo grado possa lasciare indifferenti...).
6) Amouage, il profumo piu' costoso del mondo e grande vanto del Sultanato.
Ringrazio, inoltre, e saluto i nuovi frequentatori del blog (Laura, Glo e Raja).
Apprezzerei molto, in subordine, che qualcuno mi aggiornasse sulle novita' veronesi...
Buon fine settimana a tutti nell'operoso e freddo Nord-Est.
A me manchera' (come sempre) l'aperitivo in centro ma mi consolero' in spiaggia.
Sunday, November 18, 2007
DISFUNZIONI DEL BLOG
C'e' qualcosa che non funziona nella mia adorata creatura (l'inutile blog che, a quanto pare, mezza verona segue con interesse :-). Gli ultimi post a volte non compaiono sulla pagina principale ma li si puo' leggere cliccando su "2007" nella colonna verde sulla destra...Non so se sia un problema passeggero o un difetto permanente quindi se, d'ora in poi, non trovate nulla di nuovo, o vi sto ignorando o i miei scritti sono nascosti in qualche meandro della rete.
Vi faccio omaggio di due foto: un paesaggio marino e un dhow, l'imbarcazione tradizionale omanita che si dice risalga ai tempi del piu' celebre abitante del paese, Sindbad il Marinaio. So benissimo che e' tutta una bufala e che Sindbad non e' mai esistito ma, d'altronde, non e' forse la stessa storia con Romeo e Giulietta? E allora mi domando: perche' vivo sempre in citta' i cui abitanti piu' celebri sono personaggi immaginari? (vi ricordo che sono nata nel paese di Guglielmo Tell :-)
SPIAGGE & FESTA NAZIONALE
Ci e’ voluto parecchio ma, il weekend scorso (cioe’ giovedi’ e venerdi’ perche’ questa settimana, per cambiare un po', ho scelto il calendario islamico…) sono finalmente riuscita a passare un paio di giorni al mare. Le spiagge sono di una bellezza impressionante coperte di sabbia bianchissima e contornate da montagne brulle dal colore rossiccio. Sono, com’e’ logico, completamente ignorate dai locali che trovano inutile (sono gia’ scuri) nonche’ disdicevole (devono spogliarsi) dedicarsi a bagni di mare e tintarella. L’Oceano Indiano, grazie alla relativa vicinanza delle coste di Iran e Pakistan che vanno a formare uno stretto, e’ sorprendentemente calmo e l’acqua e’ pulitissima e trasparente. Le suddette bellissime acque sono popolate da forme di vita variegate e abbondanti. Ho molto apprezzato i delfini e le tartarughe mentre ho trovato decisamente inquietanti i serpenti di mare che abbiamo avvistato al largo durante una gita in barca. Queste velenosissime creature misurano circa 1 metro e mezzo, assomigliano a vipere e nuotano a pelo d’acqua come se strisciassero sulla terra…la brillante livrea a righe rosse e gialle rende impossibile non notarle! Pare che siano letali ma tendano a non avvicinarsi troppo a riva. La bocca piccolissima, inoltre, permette loro di mordere solo le dita di mani e piedi non avendo un’apertura sufficiente ad azzannare parti del corpo piu’ ingombranti.
Un altro fenomeno, ancor piu’ interessante, e’ la fosforescenza delle alghe.
Giovedi’ sera, quando ancora ignoravo l’esistenza dei mortali serpenti marini, ho fatto un bagno notturno sotto il cielo piu’ stellato che io abbia mai visto e ho scoperto che, smuovendo l’acqua in cui si trovano, queste microscopiche alghe si illuminano come lucciole creando un effetto stranissimo che somiglia a delle scintille subacquee.
La temperatura, tra l’altro, qui nel Sultanato resta stabile intorno ai 30 gradi!
Un’ultima minuscola nota fuori argomento per comunicare che l’altro giorno, al suq di Muttrah (praticamente il mercato dello Stadio di Muscat), ho visto la MIRRA! Ebbene si’: il terzo misterioso dono dei Re Magi al Bambinello esiste veramente e l’Oman ne e’ un grande produttore. Trattasi di grumi di resina ricavati da una pianta simile all’incenso che viene lavorata e utilizzata piu’ o meno allo stesso modo dell’incenso…in pratica il Bambinello si e’ ritrovato con un regalo doppio…Allego foto di un vasetto di mirra. Come potete vedere, non e' un materiale particolarmente gradevole alla vista... I miei complimenti a Gaspare, Melchiorre e Baldassarre per la scelta!
Detto cio’ mi rimetto a lavorare perche’ questa settimana sara’ molto breve. Per festeggiare il National Day e il suo compleanno, l’ottimo Sultano Kaboos ha decretato due giorni di vacanza obbligatoria in tutta la nazione. (I giorni sono 4 per chi lavora nel settore pubblico. Qui esiste, infatti, una strana regola per cui gli statali hanno sempre i giorni di festa raddoppiati rispetto al settore privato) Le attivita’ di allestimento per la lieta occasione hanno, naturalmente, inferto un ulteriore durissimo colpo alla gia’ travagliata situazione del traffico stradale ma ora e’ tutto pronto.
La citta’ e’ decorata a festa con grande sfoggio delle luminarie piu’ pacchiane che io abbia mai visto e ritratti del festeggiato campeggiano ovunque.
Immaginate il cattivo gusto degli addobbi di un paesino del profondo meridione italico che celebra il santo patrono, trasportate il tutto in una grande citta’ e forse riuscirete a visualizzare quello che intendo. Nella foto che sono finalmente riuscita a fare potete notare il ponte dell'hotel Intercontinental che attraversa la "circonvallazione" elegantemente adorno di tulipani con al centro il ritratto del Sultano. Prestate attenzione anche ai festoni di luci multicolori...
L’evento piu’ prestigioso sara’ la corsa dei cammelli ma non so se riusciremo a farci mettere in lista per un paio di biglietti dall’apposito Comitato Ministeriale in coordinamento con il Royal Camel Corps (non sto affatto scherzando, esiste veramente!)
A me piacerebbe molto partecipare perche’ pare sia una cosa mondanissima!
Un altro fenomeno, ancor piu’ interessante, e’ la fosforescenza delle alghe.
Giovedi’ sera, quando ancora ignoravo l’esistenza dei mortali serpenti marini, ho fatto un bagno notturno sotto il cielo piu’ stellato che io abbia mai visto e ho scoperto che, smuovendo l’acqua in cui si trovano, queste microscopiche alghe si illuminano come lucciole creando un effetto stranissimo che somiglia a delle scintille subacquee.
La temperatura, tra l’altro, qui nel Sultanato resta stabile intorno ai 30 gradi!
Un’ultima minuscola nota fuori argomento per comunicare che l’altro giorno, al suq di Muttrah (praticamente il mercato dello Stadio di Muscat), ho visto la MIRRA! Ebbene si’: il terzo misterioso dono dei Re Magi al Bambinello esiste veramente e l’Oman ne e’ un grande produttore. Trattasi di grumi di resina ricavati da una pianta simile all’incenso che viene lavorata e utilizzata piu’ o meno allo stesso modo dell’incenso…in pratica il Bambinello si e’ ritrovato con un regalo doppio…Allego foto di un vasetto di mirra. Come potete vedere, non e' un materiale particolarmente gradevole alla vista... I miei complimenti a Gaspare, Melchiorre e Baldassarre per la scelta!
Detto cio’ mi rimetto a lavorare perche’ questa settimana sara’ molto breve. Per festeggiare il National Day e il suo compleanno, l’ottimo Sultano Kaboos ha decretato due giorni di vacanza obbligatoria in tutta la nazione. (I giorni sono 4 per chi lavora nel settore pubblico. Qui esiste, infatti, una strana regola per cui gli statali hanno sempre i giorni di festa raddoppiati rispetto al settore privato) Le attivita’ di allestimento per la lieta occasione hanno, naturalmente, inferto un ulteriore durissimo colpo alla gia’ travagliata situazione del traffico stradale ma ora e’ tutto pronto.
La citta’ e’ decorata a festa con grande sfoggio delle luminarie piu’ pacchiane che io abbia mai visto e ritratti del festeggiato campeggiano ovunque.
Immaginate il cattivo gusto degli addobbi di un paesino del profondo meridione italico che celebra il santo patrono, trasportate il tutto in una grande citta’ e forse riuscirete a visualizzare quello che intendo. Nella foto che sono finalmente riuscita a fare potete notare il ponte dell'hotel Intercontinental che attraversa la "circonvallazione" elegantemente adorno di tulipani con al centro il ritratto del Sultano. Prestate attenzione anche ai festoni di luci multicolori...
L’evento piu’ prestigioso sara’ la corsa dei cammelli ma non so se riusciremo a farci mettere in lista per un paio di biglietti dall’apposito Comitato Ministeriale in coordinamento con il Royal Camel Corps (non sto affatto scherzando, esiste veramente!)
A me piacerebbe molto partecipare perche’ pare sia una cosa mondanissima!
Wednesday, November 14, 2007
LICENZA DI BERE & SOLDI
Stamattina ho sonno perche’ ieri ho fatto (un po’) serata.
Questo mi da’ una lieta occasione per tornare con voi su una delle questioni che hanno destato piu’ interesse tra gli utenti del blog: la licenza per l’acquisto delle bevande alcoliche coi suoi affascinanti annessi e connessi.
Le floride condizioni economiche dei 12 commensali di ieri sera (era una cena in casa), o almeno della maggior parte di essi, hanno permesso l’acquisto di vino in grande quantita’ anche se, ho notato, serpeggia inquietudine per quanto riguarda gli approvvigionamenti natalizi/capodanneschi che vanno a gravare entrambi sul mese di dicembre...
Ho, infatti, un nuovo dato allarmante sul funzionamento dell’ autorizzazione: il calcolo e’ su base mensile ma quanto non viene speso non puo’ essere impiegato il mese successivo.
Se io, quindi, guadagno per ipotesi RO (che sta per Omani Rial) 2.000,000 al mese, posso, previa presentazione della licenza che e’ un simpatico libretto con foto dove un impiegato della rivendita di bevande annota tutto quello che compri, spendere al massimo RO 200,000 al mese pari al 10% del mio stipendio.
Se, per ipotesi, per un mese non compro nulla (lo so che e’ improbabile…), non e’ che il mese successivo posso ubriacarmi tutte le sere perche’ ho RO 400,000, il credito si annulla e ho sempre i soliti RO 200,000.
Notare che il Rial e’, credo, l’unica valuta nota divisa in millesimi invece che in centesimi. Le difficolta’ di calcolo sono notevolissime…In piu’ le banconote rappresentano TUTTE il Sultano Qaboos e sono contrassegnate da numeri arabi con traduzione in cifre comprensibili agli occidentali di dimensioni microscopiche e finemente celate nella filigrana. Le suddette banconote si assomigliano tutte in maniera imbarazzante tanto che, al supermercato, tendo a calcolare quanto dovuto e a contare i soldi prima di arrivare alla cassa per evitare brutte figure. La piu’ comune delle banconote locali e’ quella da 1 Rial che, come idea e valore, equivale ai nostri 5 euro (pur valendo solo 2 euro). Peccato che, in giro, ne esistano almeno 3 versioni diverse…Con 1 Rial puoi comprare, ad esempio, 8 litri di benzina o un pacchetto di marlbor light e mezzo (un pacchetto costa 670 millesimi). Per finire le monete non valgono un cazzo e non ne ho praticamente mai viste. In compenso giro con un rotolo di soldoni in tasca…
Questo mi da’ una lieta occasione per tornare con voi su una delle questioni che hanno destato piu’ interesse tra gli utenti del blog: la licenza per l’acquisto delle bevande alcoliche coi suoi affascinanti annessi e connessi.
Le floride condizioni economiche dei 12 commensali di ieri sera (era una cena in casa), o almeno della maggior parte di essi, hanno permesso l’acquisto di vino in grande quantita’ anche se, ho notato, serpeggia inquietudine per quanto riguarda gli approvvigionamenti natalizi/capodanneschi che vanno a gravare entrambi sul mese di dicembre...
Ho, infatti, un nuovo dato allarmante sul funzionamento dell’ autorizzazione: il calcolo e’ su base mensile ma quanto non viene speso non puo’ essere impiegato il mese successivo.
Se io, quindi, guadagno per ipotesi RO (che sta per Omani Rial) 2.000,000 al mese, posso, previa presentazione della licenza che e’ un simpatico libretto con foto dove un impiegato della rivendita di bevande annota tutto quello che compri, spendere al massimo RO 200,000 al mese pari al 10% del mio stipendio.
Se, per ipotesi, per un mese non compro nulla (lo so che e’ improbabile…), non e’ che il mese successivo posso ubriacarmi tutte le sere perche’ ho RO 400,000, il credito si annulla e ho sempre i soliti RO 200,000.
Notare che il Rial e’, credo, l’unica valuta nota divisa in millesimi invece che in centesimi. Le difficolta’ di calcolo sono notevolissime…In piu’ le banconote rappresentano TUTTE il Sultano Qaboos e sono contrassegnate da numeri arabi con traduzione in cifre comprensibili agli occidentali di dimensioni microscopiche e finemente celate nella filigrana. Le suddette banconote si assomigliano tutte in maniera imbarazzante tanto che, al supermercato, tendo a calcolare quanto dovuto e a contare i soldi prima di arrivare alla cassa per evitare brutte figure. La piu’ comune delle banconote locali e’ quella da 1 Rial che, come idea e valore, equivale ai nostri 5 euro (pur valendo solo 2 euro). Peccato che, in giro, ne esistano almeno 3 versioni diverse…Con 1 Rial puoi comprare, ad esempio, 8 litri di benzina o un pacchetto di marlbor light e mezzo (un pacchetto costa 670 millesimi). Per finire le monete non valgono un cazzo e non ne ho praticamente mai viste. In compenso giro con un rotolo di soldoni in tasca…
Monday, November 12, 2007
MESSENGER & SMS
L'altro giorno ho intercettato Ben Hur (lo sfuggente amministratore di sistema dello studio) che mi ha finalmente fatto installare Messenger.
Mi trovate all'indirizzo a.zingales@hotmail.it
Approfitto del post sulle telecomunicazioni per comunicare che la stupida Hayyak Card funzionera' anche benissimo per le telefonate all'interno dell'Oman ma i SMS che mando in Italia arrivano raramente a destinazione.
Per fortuna che pubblicizzano le tariffe concorrenziali per i messaggi all'estero!
Riassumendo: io ricevo i vostri sms, voi non ricevete i miei.
Mi trovate all'indirizzo a.zingales@hotmail.it
Approfitto del post sulle telecomunicazioni per comunicare che la stupida Hayyak Card funzionera' anche benissimo per le telefonate all'interno dell'Oman ma i SMS che mando in Italia arrivano raramente a destinazione.
Per fortuna che pubblicizzano le tariffe concorrenziali per i messaggi all'estero!
Riassumendo: io ricevo i vostri sms, voi non ricevete i miei.
SAYYARA
In lingua locale significa automobile. Il post di oggi verte sulla definitiva acquisizione di un mezzo di trasporto personale e sulle tragiche condizioni del traffico locale.
Premetto che il traffico di Muscat e’ catastrofico: immaginate la quantita’ di auto che circola a Milano nell’ora di punta di, diciamo, un lunedi’ e moltiplicate per due. Aggiungete i lavori in corso di via 4 novembre e moltiplicate per tre e, in piu’, immaginate che tutti gli automobilisti presenti sulla strada guidino come un ragazzino ansiogeno che ha preso la patente da due settimane.
Oltretutto la viabilita’ e’ notevolmente complicate dall’insana passione degli omaniti per le rotonde che si trovano ogni 200 metri e, intersecandosi tra loro, formano interessanti figure a quadrifoglio di varie dimensioni.
Essendo persona previdente, dopo lunga contrattazione con l’autonoleggio di fronte allo studio ho optato per la piu’ piccola delle macchine disponibili e cioe’ una toyota yaris. Il mio simpatico collega Said si e’ molto stupito e mi ha chiesto “perche’ vuoi una macchina piccola? Mi rendo conto dell’aumento del prezzo della benzina (n.b. 24 cent. al litro. Com’era prima, mi chiedo? Ti pagavano loro per fare il pieno?) ma guarda che, se giri con una macchina piccola, poi tutti ti crederanno povera!” Bah, se lo dice lui che guida un pick up bianco grande come un minibus con le fiamme rosse e gialle sui lati...
Fiera della mia condizione di pezzente stradale mi sono presentata alla Budget Car Rental dove un superciccione indigeno, dopo aver cercato di spiegarmi come si guida col cambio manuale, mi ha consegnato una specie di VW Passat di dimensioni inconsulte.
Quanto ho cercato di fargli capire che aveva sbagliato auto, ha sorriso con sufficienza e mi ha indicato la scritta sulla macchina…Toyota Yaris… In sostanza esiste un modello gigantesco di Yaris che sui mercati europei e’ sconosciuto.
Per finire un paio di interessanti norme omanite del codice stradale:
- pugno di ferro sulla guida in stato di ebbrezza (e vabbe’ ci sono abituata…)
- nella zona dove abito e’ vietato parcheggiare sulla strada, tutte e 4 le ruote devono essere SUL MARCIAPIEDE
- il “gratta e parcheggia” costa tipo 10 cent. all’ora e, se non lo paghi, la sanzione prevista e' di 3 Rial (6 euri!)
- se circoli con la macchina sporca ti fanno la multa (circa 10 €, ne voglio immediatamente prendere una!)
Premetto che il traffico di Muscat e’ catastrofico: immaginate la quantita’ di auto che circola a Milano nell’ora di punta di, diciamo, un lunedi’ e moltiplicate per due. Aggiungete i lavori in corso di via 4 novembre e moltiplicate per tre e, in piu’, immaginate che tutti gli automobilisti presenti sulla strada guidino come un ragazzino ansiogeno che ha preso la patente da due settimane.
Oltretutto la viabilita’ e’ notevolmente complicate dall’insana passione degli omaniti per le rotonde che si trovano ogni 200 metri e, intersecandosi tra loro, formano interessanti figure a quadrifoglio di varie dimensioni.
Essendo persona previdente, dopo lunga contrattazione con l’autonoleggio di fronte allo studio ho optato per la piu’ piccola delle macchine disponibili e cioe’ una toyota yaris. Il mio simpatico collega Said si e’ molto stupito e mi ha chiesto “perche’ vuoi una macchina piccola? Mi rendo conto dell’aumento del prezzo della benzina (n.b. 24 cent. al litro. Com’era prima, mi chiedo? Ti pagavano loro per fare il pieno?) ma guarda che, se giri con una macchina piccola, poi tutti ti crederanno povera!” Bah, se lo dice lui che guida un pick up bianco grande come un minibus con le fiamme rosse e gialle sui lati...
Fiera della mia condizione di pezzente stradale mi sono presentata alla Budget Car Rental dove un superciccione indigeno, dopo aver cercato di spiegarmi come si guida col cambio manuale, mi ha consegnato una specie di VW Passat di dimensioni inconsulte.
Quanto ho cercato di fargli capire che aveva sbagliato auto, ha sorriso con sufficienza e mi ha indicato la scritta sulla macchina…Toyota Yaris… In sostanza esiste un modello gigantesco di Yaris che sui mercati europei e’ sconosciuto.
Per finire un paio di interessanti norme omanite del codice stradale:
- pugno di ferro sulla guida in stato di ebbrezza (e vabbe’ ci sono abituata…)
- nella zona dove abito e’ vietato parcheggiare sulla strada, tutte e 4 le ruote devono essere SUL MARCIAPIEDE
- il “gratta e parcheggia” costa tipo 10 cent. all’ora e, se non lo paghi, la sanzione prevista e' di 3 Rial (6 euri!)
- se circoli con la macchina sporca ti fanno la multa (circa 10 €, ne voglio immediatamente prendere una!)
Thursday, November 8, 2007
FORSE NON TUTTI SANNO CHE...
Ammetto che sto rimandando sine die il resoconto con foto del weekend nel deserto (il meglio che posso fare, ormai, e' aggiungere un paio di foto a caso) e un sunto della mia effervescente vita mondana ma, all'approssimarsi del venerdi', mi prende l'astinenza da 'Settimana Enigmistica' (assolutamente introvabile, conservo gelosamente per i tempi bui che mi attendono il cruciverba senza schema e la ricerca di parole crociate dell'ultima edizione acquistata a Malpensa prima della partenza).
Ho deciso pertanto di creare una mia personale rubrica.
L'argomento di oggi e': ISTITUZIONI & POLITICA.
Forse non tutti sanno che:
1) Quando il Sultano Qaboos si sveglia di buonumore, si reca sulla soglia del suo (pacchiano) palazzo e lancia in giro a casaccio pacchetti di banconote. E' per questo motivo che, ogni mattina all'alba, si riunisce sul posto un discreto capannello di persone.
2) Le squadre speciali della ROP (Royal Omani Police, quelli, per intendersi, che rilasciano la licenza necessaria per acquistare alcoolici) sono state addestrate dai SAS (le cazzutissime forze speciali britanniche) di cui volevano in qualche modo imitare le divise. Per un disguido, pare, di natura linguistica si e' creato un equivoco sul colore delle suddette divise quindi le locali forze speciali si aggirano con addosso un imbarazzante mimetica sui toni del fucsia e dell'azzurro.
3) La settimana scorsa si sono tenute le elezioni per il locale parlamento. Tra le notizie di rilievo spicca la vicenda di un'anziana signora che ha preteso tre schede sostendendo di dover votare per tre candidati diversi dato che tutti e tre l'avevano pagata per avere la sua preferenza. In un altro seggio gli elettori hanno rifiutato di entrare nelle cabine fino a quando un qualche candidato non avesse offerto loro del denaro in cambio del voto. Che dire?
Tuesday, November 6, 2007
FINALMENTE LA HAYYAK CARD!
Con notevoli sforzi sono infine riuscita ad aggiudicarmi la famigerata Hayyak Card (Hayyak significa benvenuto in lingua locale...benvenuto 'sti cazzi, vista la fatica che ho fatto...) che altro non e' che una comunissima SIM ricaricabile.
La grande notizia e' che ora ho un numero di cellulare locale.
Per chi volesse sperperare inutilmente del denaro il mio numero e':
00968/ 99134652
P.S. Gustatevi l'elegante targa dello studio (le misure sono esagerate, tipo 150x70 cm...)
Monday, November 5, 2007
CATENA DI SANT'ANTONIO?
Sono le 11.30 del mattino e avrei tutt’altro da fare ma devo assolutamente condividere con voi alcuni brani espunti da una locale “catena di Sant’Antonio” (che qui si chiamera’, immagino, diversamente. “Catena del Califfo Omar”???) appena inviatami dalla ‘praticante velata” Nisreen Al Kanbashi.
Presumo che l’intenzione dell’autrice sia quella di imitare le solite affermazioni femminili di indipendenza/autostima cosi’ care al mondo occidentale (“perche’ io valgo” e simili) ma, a contatto con la cultura locale, la vicenda si fa a tratti esilarante:
Titolo: IF A MAN WANTS YOU (e fin qua poco da dire)
Sottotitolo If a man wants you, nothing can keep him away.
If he doesn't want you, nothing can make him stay. (bah…)
BRANI SCELTI
Maltrattamenti assortiti:
“If a relationship ends because the man was not treating you as you deserve then heck no, you can't "be friends." A friend wouldn't mistreat a friend.”
“Don't stay because you think "it will get better." You'll be mad at yourself a year later for staying when things are not better. The only person you can control in a relationship is you.”
Coda di paglia?
“Never let a man know everything. He will use it against you later.”
Autostima?
“You cannot change a man's behavior. Change comes from within.
Don't EVER make him feel he is more important than you are...even if he has
more education or a better job.”
Proprieta’ transitiva delle corna
“Never borrow someone else's man.
Oh Lord! If he cheated with you, he'll cheat on you.”
Il mio consiglio preferito: semplicemente geniale!
“Avoid men who've got a bunch of children by a bunch of different women.
He didn't marry them when he got them pregnant,
Why would he treat you any differently? “
Detto questo torno alle mie attivita’…per chi fosse incuriosito dalla vicenda, conservo il testo completo in Outlook!
Presumo che l’intenzione dell’autrice sia quella di imitare le solite affermazioni femminili di indipendenza/autostima cosi’ care al mondo occidentale (“perche’ io valgo” e simili) ma, a contatto con la cultura locale, la vicenda si fa a tratti esilarante:
Titolo: IF A MAN WANTS YOU (e fin qua poco da dire)
Sottotitolo If a man wants you, nothing can keep him away.
If he doesn't want you, nothing can make him stay. (bah…)
BRANI SCELTI
Maltrattamenti assortiti:
“If a relationship ends because the man was not treating you as you deserve then heck no, you can't "be friends." A friend wouldn't mistreat a friend.”
“Don't stay because you think "it will get better." You'll be mad at yourself a year later for staying when things are not better. The only person you can control in a relationship is you.”
Coda di paglia?
“Never let a man know everything. He will use it against you later.”
Autostima?
“You cannot change a man's behavior. Change comes from within.
Don't EVER make him feel he is more important than you are...even if he has
more education or a better job.”
Proprieta’ transitiva delle corna
“Never borrow someone else's man.
Oh Lord! If he cheated with you, he'll cheat on you.”
Il mio consiglio preferito: semplicemente geniale!
“Avoid men who've got a bunch of children by a bunch of different women.
He didn't marry them when he got them pregnant,
Why would he treat you any differently? “
Detto questo torno alle mie attivita’…per chi fosse incuriosito dalla vicenda, conservo il testo completo in Outlook!
Sunday, November 4, 2007
SONDAGGIO: INDIA?
Rimando ad altro momento il reportage sul fantastico weekend nel deserto roccioso (non sto ironizzando, e’ veramente bello!) per proporre un sondaggio: qualcuno degli affezionati utenti del sito ha intenzione di recarsi in villeggiatura in India quest’inverno? Ho scoperto che da qua si arriva a Bombay (ora Mumbai) in circa 2 ore e il volo costa veramente poco…fatemi sapere: io andro’ sicuramente a dare un’occhiata, magari per un weekend lungo. Potrei considerare anche altre opzioni asiatiche…
Thursday, November 1, 2007
SERVI DELLA GLEBA
Un utente del blog mi ha chiesto informazioni sullo stipendio mensile del tea boy. Non ho avuto il coraggio di chiederglielo (prima o poi lo faro’) ma origliando in giro ho scoperto due cose interessanti:
- posso mandare il tea boy a comprarmi le sigarette
- l’omino assunto per lavare le automobili degli avvocati dello studio (!!!) percepisce a fine mese la stratosferica somma di 5 rial (circa 10 €) per ogni automobile che “accudisce” ed e’ tenuto a provvedere al lavaggio 3 volte a settimana.
Appena mi consegnano la macchina lo assumo anch’io!
Detto queso mi congedo per un paio di giorni: tra mezz'ora inizia il weekend (ven.-sab.). Partecipo ad una simpatica gita di gruppo di 2 giorni con partenza domattina all'alba. La nostra meta e' la citta' di Nizwa di cui, finora, so molto poco. A quanto ho capito si trova nel deserto (il fatto non mi stupisce per nulla)ai piedi delle montagne ed e' ricca di forti e mura di epoca forse portoghese. Molto rinomato e' anche il prestigioso mercato delle capre che vi si tiene ogni venerdi' mattina...chissa' quanto costa una capra?!
Avrete forse notato che ho iniziato a inserire qualche foto qua e la'.
La settimana prossima ho in programma di arricchire ulteriormente il blog.
Mi rallegra vedere che la querelle sulla consecutio temporum tra ootenshi e anonimo si sta placando. Caro ex-anonimo, avevo notato l'assenza del "ne" ma ho preferito sorvolare. Peccato che anche nell'altrimenti forbitissimo intervento in calce al primo post ci sia un fastidioso refuso...
Ad ogni buon conto auguro un felice ponte a tutti!
(Qua non si festeggia perche' dei Santi e dei Morti non gliene frega niente a nessuno...l'unico evento del mese sara' la due giorni di gran festa per il compleanno del Sultano...)
Wednesday, October 31, 2007
PROBLEMI VARI
Avendo un po’ di tempo libero prima del prossimo meeting (e mi chiedo perche’ qua tutti organizzano meeting ad orari prefissati e in apposite sale-conferenza se devono solo scambiare due parole su una pratica con l’avvocato della stanza accanto…) vi ragguaglio sulla mia situazione automobile-telefono.
I documenti per la mia macchina sono teoricamente pronti ma pare che, finche’ non ho un numero di cellulare locale, io non possa prendere possesso del veicolo.
Al di la’ della stranezza del caso, mi sono informata (per la quarta volta) sulle procedure necessarie ad ottenere una SIM.
Questa volta mi sono rivolta a tale Nandini (e’ il nome…poi non meravigliatevi se non li imparo!).
Del surreale dialogo spicca questa porzione:
Lei: “Prima di scegliere la compagnia telefonica dovresti esaminare tutti i numeri che presumi di chiamare piu’ spesso dato che chiamare qualcuno che ha lo stesso operatore costa infinitamente meno.”
Io: “non avendo amici da chiamare il problema non si pone in modo particolarmente urgente...”
Lei: “mi dispiace molto, vuoi il mio numero di telefono cosi’ almeno ne hai un altro con prefisso locale oltre a quello dello studio?”
Io: “sei molto gentile…quasi quasi mi abbono alla compagnia telefonica che usi tu”
Lei: “scusa se mi permetto ma, a questo punto, se non hai amici, a cosa ti serve un numero di cellulare?”
Io: “lo ritengono necessario per noleggiare l’automobile”
A questo punto ripartite dall’inizio e rileggete il tutto almeno 3 volte dato che la conversazione e’ ripartita almeno 3 volte dalla scelta dell’operatore piu' economico…non ce la posso fare!
PORCO
Ho completamente dimenticato di aggiornarvi sull’annosa vicenda della carne suina! (ero tutta concentrata sulle difficolta’ di acquisto degli alcoolici e mi e’ passato di mente…)
Breve introduzione all’argomento per i pochi che, a Verona, non ho tediato lamentando la quasi totale impossibilita’ di aggiudicarsi un paio di fette di prosciutto nel Sultanato:
I musulmani non mangiano porco perche’ e’ un animale impuro (pero’ mangiano cammello che, secondo me, puzza quanto e piu’ del porco ma questo e’ un altro discorso…).
L’avvocato con cui lavoro, essendo inglese, mi ha chiesto in tono supplichevole di contrabbandare in Oman un cubo di bacon sottovuoto, cosa che ho prontamente fatto, aggiungendo, gia’ che c’ero, un po’ di crudo, un paio di cacciatorini e un salame Milano per un totale di un paio di chili di peso.
Soprassiedo sul momento di panico cieco che mi ha colto quando ho scoperto che la Qatar Airways fa pagare 28 € al Kg per il sovrappeso del bagaglio…ho un po’ pianto e mi hanno abbuonato 5 kg di bagaglio imbarcato non notando che ne avevo altri 15 nello “zainetto” che fungeva da bagaglio a mano…dopo averlo trascinato in giro per circa 16 ore sono arrivata a Muscat con la gobba!
Ad ogni modo, conservavo ancora il ricordo dell’avv. Moretti che mi aveva avvertita della possibile presenza all’aeroporto di un cane anti-porco/anti-valpo.
Con la fronte imperlata di sudore gelido, la consueta secchezza delle fauci e una fenomenale coda di paglia (ho gia’ menzionato il fatto che trasportavo pure 2 bottiglie di prestigiosissimo Amarone Meroni?) sono passata indenne dai controlli e ora centellino un paio di fettine di salame al giorno…
Al supermercato locale ho notato un banco di affettati e ho scoperto che vendono, tra le altre cose, la MORTADELLA DI POLLO!
Mi sono ripromessa di assaggiarla al piu’ presto…
Breve introduzione all’argomento per i pochi che, a Verona, non ho tediato lamentando la quasi totale impossibilita’ di aggiudicarsi un paio di fette di prosciutto nel Sultanato:
I musulmani non mangiano porco perche’ e’ un animale impuro (pero’ mangiano cammello che, secondo me, puzza quanto e piu’ del porco ma questo e’ un altro discorso…).
L’avvocato con cui lavoro, essendo inglese, mi ha chiesto in tono supplichevole di contrabbandare in Oman un cubo di bacon sottovuoto, cosa che ho prontamente fatto, aggiungendo, gia’ che c’ero, un po’ di crudo, un paio di cacciatorini e un salame Milano per un totale di un paio di chili di peso.
Soprassiedo sul momento di panico cieco che mi ha colto quando ho scoperto che la Qatar Airways fa pagare 28 € al Kg per il sovrappeso del bagaglio…ho un po’ pianto e mi hanno abbuonato 5 kg di bagaglio imbarcato non notando che ne avevo altri 15 nello “zainetto” che fungeva da bagaglio a mano…dopo averlo trascinato in giro per circa 16 ore sono arrivata a Muscat con la gobba!
Ad ogni modo, conservavo ancora il ricordo dell’avv. Moretti che mi aveva avvertita della possibile presenza all’aeroporto di un cane anti-porco/anti-valpo.
Con la fronte imperlata di sudore gelido, la consueta secchezza delle fauci e una fenomenale coda di paglia (ho gia’ menzionato il fatto che trasportavo pure 2 bottiglie di prestigiosissimo Amarone Meroni?) sono passata indenne dai controlli e ora centellino un paio di fettine di salame al giorno…
Al supermercato locale ho notato un banco di affettati e ho scoperto che vendono, tra le altre cose, la MORTADELLA DI POLLO!
Mi sono ripromessa di assaggiarla al piu’ presto…
Tuesday, October 30, 2007
BOH...
Nuovo caso gustosissimo…un altro sceicco (quanti ce ne saranno in giro?) si aggiudica un contratto di franchising per l’Oman con una nota azienda americana che produce donuts e decide di associarsi con una societa’ locale per la commercializzazione. Qui presumono che io sappia cosa fare…Mi viene da piangere e sono solo le 9 di mattina. Per fortuna mi sono aggiudicata un paio di ora libere per andare a visitare la rinomata moschea del Sultano Qaboos!
Completata con grande impiego di uomini e mezzi nel 2001, e' il fiore all'occhiello del Sultano.
Pare che nella sezione riservata agli uomini ci sia un tappeto persiano (vero) che misura 60x50 metri e pesa 21 tonnellate...solo con quello che ha speso per il tappeto il buon Qaboos si comprava l'Hellas comprensivo del Bentegodi.
Stasera spero di riuscire a scaricare un po' di foto da mostrarvi... ora come ora, per quanto ne sapete voi, potrei anche essermi nascosta a Castel D'Azzano!
Approfitto per rispondere ad anonimo (tanto so benissimo chi sei!) che ha trovato da ridire sulla consecutio temporum all'interno del mio "messaggio di benvenuto".
A) mandami il tuo indirizzo e-mail perche' in qualche modo misterioso mi si e' scompaginata tutta la rubrica
B) il messaggio di benvenuto non l'ho scritto io! E' stato Michelangelo in una fase schizofrenica a creare il blog, trovare il titolo (originalissimo...), fare la foto orrenda e, infine, scrivere il messaggio approfittandone per ringraziare se stesso...
Monday, October 29, 2007
ORARI E WEEKEND
Devo ancora procurarmi una SIM locale e non riesco a capire qual'e' il numero diretto del mio ufficio (e il modo per chiamare...appena ci arrivo inizio a telefonare in Italia a scrocco!) ma almeno ho chiari gli orari.
Lavoro dalle 8.30 alle 17.00 con una ricca pausa pranzo.
Il tutto si svolge dalla domenica al giovedi' perche' ho scelto il venerdi' e sabato come weekend (l'altra opzione era giov.-ven. ma mi piaceva meno).
Calcolando 3 ore in piu' rispetto all'Italia ora sapete quando trovarmi.
Messanger e skype sono ancora in sospeso perche' non posso installare nulla senza autorizzazione e l'amministratore di sistema (tale mahmoud, se ho capito bene) e' latitante.
Lavoro dalle 8.30 alle 17.00 con una ricca pausa pranzo.
Il tutto si svolge dalla domenica al giovedi' perche' ho scelto il venerdi' e sabato come weekend (l'altra opzione era giov.-ven. ma mi piaceva meno).
Calcolando 3 ore in piu' rispetto all'Italia ora sapete quando trovarmi.
Messanger e skype sono ancora in sospeso perche' non posso installare nulla senza autorizzazione e l'amministratore di sistema (tale mahmoud, se ho capito bene) e' latitante.
VARIE ED EVENTUALI
Primi 2 giorni:
Il mio ambizioso progetto di un blog ordinato e di facile consultazione viene subito accantonato a favore di una congerie di fatti inutili ma parecchio impressionanti che mi sono successi nelle prime 30 ore.
Mi scuso fin d'ora per l'ortografia scadente ma sulla tastiera locale mancano le vocali accentate ( tra l'altro internet explorer si inchioda in continuazione e mozilla e' in arabo...)
Per dare comunque un’impressione di organizzazione ho stilato una hit parade:
8) La Qatar Airways al decollo, fornisce una serie di adesivi da attaccarsi addosso (o sul sedile) che comunicano alle hostess se vuoi essere svegliato per mangiare, per il duty free oppure se non vuoi proprio essere scocciato. Secondo me meritano un Nobel!
7) Il mio aereo era pieno di milanesi stronzi diretti alle Maldive. Pare che Doha sia il posto piu’ economico da cui partire se si e’ diretti da quelle parti.
6) Avevo previsto che qua facesse caldo ma non pensavo che potesse fare TANTO caldo… all’atterraggio (6 di mattina) c’erano gia’ 27 gradi… Per il resto del tempo vivono tutti in ambienti climatizzati ovviamente gelidi…
5) Il mio simpaticissimo ospite (nel senso che mi ospita) ha cambiato casa quindi non ho la dependence tanto decantata dal mio predecessore ma un fantastico mezzo piano di una villa con giardinetto situata tra la residenza del console inglese e l’ambasciata pakistana nel prestigioso quartiere di MQ (sta per Medina Qaboos, la citta’ del Sultano). Domani mi arriva la macchina quindi posso dare inzio ad un serio safari fotografico!
4) Lo studio e’ spaziale e pieno di gente di cui non ricordo i nomi. In realta’ non riconosco nemmeno le facce…un po’ come i giappo, gli indigeni mi sembrano tutti uguali. Mi sembravano eccessivamente gentili e solo dopo qualche ora di perplessita’ ho capito perche’! Ho trovato sulla scrivania un memorandum interno che preannunciava il mio arrivo raccomandando di trattarmi con tutti i riguardi…
3) Il lavoro: dopo l’ottima oretta di discorso introduttivo, presentazione di un migliaio di personaggi che vanno dalle 3 ragazzine velate di nero (le 3 Parche???) all’australiano un po’ bifolco passando per l’indiano in ciabatte e l’irakeno con la cravatta piu’ brutta del mondo, mi hanno assegnato un simpatico ufficio e una prima pratica da seguire. Pensavo al solito tamponamento e invece mi e’ capitata tra le mani l’eredita’ di uno sceicco morto l’anno scorso lasciando, tra le altre cose, una serie di immobili allucinanti in giro per Europa e Canada…Se lo studio si fida…
2) La centralinista nuova (ovviamente non ricordo il nome e non so distinguerla dale altre) non parla inglese!
1) Non imparero’ mai le strade…qualche urbanista illuminato ha deciso che qui gli indirizzi non sono contrassegnati dai nomi delle vie ma da numeri. Le strade si dividono in “roads” e “streets” con numero annesso. Es.: io risiedo nella ROAD 2 di MQ. Il problema grave e’ che i numeri sono stati assegnati alle strade man mano che le costruivano quindi vanno in successione assolutamente casuale (nella mia zona ho visto che la 2, la 13 e la 9 sono tre traverse consecutive!). Con i civici va ancora peggio…nella stessa strada puoi trovare fino a tre case lontanissime l’una dall’altra con lo stesso numero. Il problema postale comunque non si pone semplicemente perche’ i postini consegnano solo in uffici e aziende e non in abitazioni private. Ho provato ad obiettare che cosi’ un pensionato non potra’ mai ricevere una cartolina e la risposta e’ stata: puo’ fare richiesta per una casella postale. Tempo d’attesa previsto: 10 anni!
FUORI CLASSIFICA:
A). Bussano alla porta del mio studiolo ed entra un indiano che mi chiede se voglio un caffe’. Dato che, prima o poi, con costoro dovro’ pure socializzare rispondo “volentieri!” e mi metto a cercare in borsa qualche buffa banconota locale per offrire il caffe’ e rendermi simpatica. Mi giro e il tipo e’ sparito. Arriva 5 minuti dopo con caffe’ e bicchiere d’acqua su un vassoio. Da allora ogni 2 ore passa a chiedere se voglio qualcosa da bere (ahime’ sono esclusi gli alcoolici…). Ho scoperto che lo studio l’ha assunto con questo solo e specifico compito e che sulla sua carta d’identita’ alla voce “professione” c’e’ scritto “TEA BOY”. Che dire?
B) Parlando di alcool: negli alberghi ed in alcuni ristoranti si puo’ bere. Fin qua tutto bene! Nei supermercati non vendono alcool e questo e’ fastidioso se vuoi bere una birretta a casa ma esistono dei negozi speciali che si chiamano “African and Eastern” che vendono vino e simili. La tragedia e’ che per comprare alcolici serve una licenza con validita’ biennale che va richiesta alla R.O.P. (Royal Omani Police) presentando la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente poiche’ non e’ permesso spendere in alcool piu’ del 10% del reddito mensile medio!!!
In sostanza puo’ comprare una bottiglia di vino solo chi:
- non e’ musulmano
- ha un lavoro
- lavora da almeno un anno o e’ dipendente con busta paga
- capisce il diabolico sistema e si accolla tutta la burocrazia necessaria
Inutile dire che, se sfori la tua quota, si blocca tutto e non puoi piu’ comprare neanche una Becks…
Sunday, October 28, 2007
PRIMO GIORNO IN STUDIO
Breve aggiornamento per comunicare a tutti che mi sono ufficialmente insediata nel mio nuovo ufficio! P.S. Lo studio si chiama Said Al Shahry Law Office e si trova nel palazzo fortificato bianco. A breve inseriro' anche una foto dell'enorme targa dorata che riluce nell'atrio (altro che sobrieta' da codice deontologico italiano...)
Tuesday, October 16, 2007
PLAGIO?
Primi problemi per il mio neonato blog...
Il nome (a dire il vero molto suggestivo) scelto dal pignolo si è rivelato identico al titolo di un romanzo di tale D. Trombin.
"Lettere dall'Oman" narra la storia dell'autore che, per un viaggio di lavoro, accompagna un commerciante di pesce italiano nel remoto Sultanato.
Che dire? Mi farà causa?
Il nome (a dire il vero molto suggestivo) scelto dal pignolo si è rivelato identico al titolo di un romanzo di tale D. Trombin.
"Lettere dall'Oman" narra la storia dell'autore che, per un viaggio di lavoro, accompagna un commerciante di pesce italiano nel remoto Sultanato.
Che dire? Mi farà causa?
Saturday, October 13, 2007
Finalmente il blog
Finalmente sono riuscita a trovare il tempo per creare il blog che vi terrà aggiornati sulla mia prossima vita nel lontano sultanato dell'Oman. Non è stata un'operazione difficile, in realtà avrei potuto farla prima e da sola. Ringrazio comunque Michelangelo che mi ha gentilmente dato una mano. Prego tutti, ma l'avrete sicuramente già fatto (non ridete stronzi), di notare la "bellissima" fotografia che il Capu mi ha fatto per mostrarmi il funzionamento del blog. Spero, dopo aver imparato come inserire le foto, di riuscire anche a capire come si possano eliminare.
Spero mi leggerete di frequente e mi farete sentire la vostra voce, nonché presenza, nelle lunghe giornate tra tribunali omaniti, deserti, datteri e ahimé brutti butei.
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